Ambrosetti Forum Taormina – Cedolare Secca – Intervista ad Achille Colombo Clerici

Intervista al presidente di Assoedilizia e di Federlombarda edilizia, nonché vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, presente al Forum Ambrosetti-Fondazione Banco di Sicilia che si tiene a Taormina il 7 e 8 ottobre 2010.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - varie)

Valutazioni in merito all’introduzione della cedolare secca.

1.Dom.) Nel 2011 i redditi da locazione abitativa verranno tassati con un’aliquota fissa del 20% invece che con le normali aliquote progressive. Questo provvedimento, contenuto nella bozza di decreto legislativo varato dal Consiglio dei ministri, quali effetti avrà, secondo Lei, sul mercato?

Risp.) Se introdotta nei termini previsti dalla bozza di decreto legislativo approvata dal CdM, la cedolare secca costituisce un primo passo verso una razionalizzazione ed una perequazione della iniqua fiscalità immobiliare.
Ma non è sufficiente a produrre sostanziali effetti né anticiclici (rilancio degli investimenti e della produzione nell’edilizia), né calmieratori dei costi della casa (riduzione dei canoni di locazione), né generatori di nuova offerta di edilizia abitativa in locazione.
La finalità che traspare chiaramente dalla impostazione legislativa è esclusivamente quella di favorire il recupero dell’evasione fiscale presente nel settore, eliminando nel contempo, per le persone fisiche, l’iniquità di una imposizione fiscale sui redditi immobiliari cumulativa con i redditi da lavoro.
La riprova è data dal fatto che la normativa non impatta con le istanze della stragrande maggioranza degli attuali potenziali investitori nell’edilizia in locazione; che non è rappresentata certamente dalle persone fisiche.
Quanto poi al recupero dell’evasione, va detto che gli ambiti nei quali verosimilmente essa si annida più frequentemente sono quelli delle locazioni turistiche e transitorie: ambiti che non hanno niente a che vedere con i problemi abitativi del nostro Paese.
Sicché minimo effetto di rilancio degli investimenti in immobili destinati alla locazione abitativa e nessuna misura di incentivazione per gli investimenti in immobili commerciali o terziari in locazione.

2. Dom.) Secondo alcuni analisti il gettito complessivo nel settore delle locazioni potrebbe presentare una perdita consistente, si parla di oltre 600 milioni rispetto alla precedente tassazione. Altri ritengono invece che tale perdita verrà ridotta da una conseguente emersione del nero. Lei cosa ne pensa?

Risp.) La disciplina sanzionatoria delle violazioni tributarie per le locazioni è talmente severa (al limite della costituzionalità, in quanto alle stesse si riconnette un mutamento della situazione civilistica dei diritti soggettivi nei confronti di terzi estranei al rapporto tributario) da far ritenere che si possa recuperare la gran parte del nero del settore.
A quanto esso ammonti è difficile stimare.
Per l’ Erario certamente, a fronte di una riduzione del gettito preesistente, si avrà un incremento di gettito insorgente conseguente ad un sensibile recupero dell’evasione.
Il saldo potrebbe risolversi quasi in pareggio.

3. Dom.) Per rilanciare gli investimenti immobiliari nel comparto della locazione e allineare il nostro mercato all’Europa è sufficiente introdurre la cedolare secca, come prevista dal Governo?
Quali altre misure, secondo Lei, sarebbero necessarie?

Risp.) Nel patrimonio di molti investitori del settore edilizio si stanno formando sacche di immobili improduttivi di reddito (morosità e mancate locazioni) di sempre maggior consistenza: mentre permane un irrazionale sistema fiscale, che colpisce questi investimenti anche in assenza di reddito effettivo, tassandosi il reddito figurativo.
Anche se ora si introdurrà la cedolare secca (che riguarderà una parte esigua delle locazioni abitative: da persona fisica a persona fisica e fuori dall’esercizio di commerci, arti o professioni) l’impatto nei bilanci delle famiglie che tengono i risparmi investiti anche in immobili commerciali e terziari in locazione, proprio per il permanere di un regime fiscale oppressivo nei confronti degli stessi, non sarà tale da permettere un calmieramento dei canoni di questi ultimi e il conseguente effetto benefico di sostegno alle attività economiche, svolte dai conduttori.
Urgono ulteriori misure di razionalizzazione e di perequazione della fiscalità immobiliare.
Occorre introdurre in generale per le persone fisiche criteri di tassabilità dei redditi da locazione basati sul fatto che questi risultino effettivamente percepiti; abolendo ogni forma di tassazione dei redditi cosiddetti figurativi o virtuali, e introducendo ad esempio meccanismi di credito d’imposta.
Bisogna estendere per le persone fisiche l’applicazione della cosiddetta cedolare secca anche ai contratti di locazione a uso diverso dall’abitativo e prevedere la cedolare secca, o un meccanismo che produca analogo risultato, anche per le società e le altre persone giuridiche locatrici di abitazioni e di locali a uso diverso dall’abitativo.
Bisogna inoltre ovviare alla iniquità della doppia tassazione dei redditi delle società immobiliari di gestione (una volta in capo alla società e una volta in capo al socio in caso di distribuzione dei dividendi) equiparando le stesse alle Sgr e ai fondi immobiliari, sotto tutti i profili fiscali.
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