L'ennesimo e duro attacco sul tema sanità arriva da Colombo - Lamezia Non Conforme

Poca e sterile cosa poi rappresenta la raccolta firme indirizzata a contrastare queste scelleratezze e chiedere l’allontanamento di Scura.
Lamezia Terme, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) La nuova riorganizzazione della rete ospedaliera voluta dal Commissario alla sanità dott. Scura non rappresenta altro che l’ultimo atto incondizionato di chi ha deciso in maniera scellerata di penalizzare ed in pratica spazzare via il nostro ospedale di Lamezia con la soppressione di ben 10 reparti.
Da qualche anno a questa parte sto lanciando l’allarme che il disegno machiavellico è quello di ridurre il Giovanni Paolo II in una semplice Casa della Salute ed in quest’ultima decisione assunta da Scura tutto ciò ne trova piena concretizzazione.
Il declino della nostra sanità parte da quel maggio del 2007 quando, l’allora Giunta regionale di centro sinistra targata Loiero con assessore al ramo la lametina Doris Lo Moro, decise, con un maxi emendamento notturno in maniera proditoria, la soppressione della nostra Asl che aveva un senso ed una logica in quanto vi era una certa sovranità esercitata dal nostro presidio ospedaliero su di un territorio di 150 mila abitanti,per far posto alle aziende sanitarie provinciali.
Poi giunse, a dare il colpo di grazia, l’altra riorganizzazione della rete ospedaliera voluta dalla Giunta Scopelliti che divideva i nosocomi calabresi in Hub e Spoke,assegnando a Lamezia quest’ultima qualifica,col beneplacito di un altro lametino, l’0n. Francesco Talarico,che allora occupava una postazione di prestigio quale presidente del Consiglio Regionale.
Il resto è storia recente e parla ancora una volta di un indirizzo politico che depaupera e mortifica la terza città della Calabria e verso il quale non possiamo restare indifferenti.
Tutta la sanità calabrese è in stato ormai comatoso con tagli imposti dall’Europa per far fronte al contenimento di un debito truffa di cui conosciamo solo numeri astratti,un’imposizione di un pareggio di Bilancio e di un Piano di Rientro per colmare un pressocchè inventato disavanzo sanitario regionale che scaturisce e prende forma dalla sciagurata ripartizione del Fondo sanitario alle Regioni che porta milioni di euro nel nord Italia e residue briciole al sud.
In tutto questo drammatico quadro ben definito la politica ha ormai abdicato lasciando alla strutturale commissariale prendere decisioni arbitrarie e contro il territorio ed il popolo.
Poca e sterile cosa poi rappresenta la raccolta firme indirizzata a contrastare queste scelleratezze e chiedere l’allontanamento di Scura.
Io credo sia arrivato il momento che i cittadini lametini insieme a tutte quelle associazioni che realmente amano la città,espressione di forza sana staccata dalla logica e dal potere politico,abbandonino la via della burocrazia e dei dialoghi istituzionali rivelatisi del tutto infruttuosi, e comincino a scendere in piazza e mobilitarsi e lottare con le unghie e con i denti per i propri diritti.
Bene in questo caso sta già facendo il consigliere comunale Mimmo Gianturco di Sovranità-Prima gli Italiani,che già dalla sua pagina dei social sta indirizzando il popolo e quanti lo seguono verso una protesta popolare a difesa del nostro ospedale,in questo storico momento, in cui l’ennesimo atto di spoliazione voluto da Scura ed avallato dal Governo Renzi a danno del nostro ospedale,deve scatenere in noi quel giusto e forte senso di difesa verso queste enormi ingiustizie e non può certo rappresentare la passerella per i politici da salotto ne tantomeno il canto del cigno di una città che da troppi anni subisce scippi in tutti i settori della politica.

IGOR COLOMBO
LAMEZIA NON CONFORME
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