Giuseppe Alviti presenta la nascita del Movimento nazionale Italiani In Italia

In Italia gli stranieri lavorano più degli italiani. In percentuale sono più i cittadini stranieri, sia comunitari che non (62,4%), che hanno un impiego rispetto a quelli nazionali (60,3%). In Europa la proporzione è inversa
NAPOLI, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Giuseppe Alviti ,leader storico dell'Associazione nazionale Guardie Giurate ha stamane presentato Ufficialmente la Nascita del Movimento Nazionale Italiani in Italia
al Suo fianco i fedelissimi di sempre,Ciro Martello ed Emilio Valentino.
il Movimento,sovranista,nasce anche provocatoriamente proprio per sensibilizzare tutti gli Italiani di Fare fronte comune contro questa falsa immigrazione che ha portato ad una vera colonizzazione da parte di extracomunitari del nostro bel paese
ribadisce Alviti con dati alla mano:

In Italia gli stranieri lavorano più degli italiani.
In percentuale sono più i cittadini stranieri, sia comunitari che non (62,4%), che hanno un impiego rispetto a quelli nazionali (60,3%). In Europa la proporzione è inversa
In Italia gli stranieri lavorano più degli italiani. Secondo i dati pubblicati da Eurostat la percentuale di lavoratori tra la popolazione economicamente attiva compresa tra i 20 e i 64 anni per i cittadini del nostro Paese è del 60,3% mentre per gli stranieri è del 62,4%. Se guardiamo solo agli immigrati provenienti da uno degli altri 27 Stati membri questa percentuale sale addirittura al 66,7%, mentre più bassa invece la fetta di lavoratori extracomunitari che si ferma al 60,7%, che vuol dire comunque una percentuale più altra rispetto agli italiani. In Europa la proporzione è inversa con il 70,6% di impiegati nazionali e 63,7 stranieri, ma se guardiamo solo agli stranieri provenienti da un Paese Ue questi in percentuale lavorano di più (73,4%), mentre più bassa è la cifra per gli extracomunitari, che si ferma a 56,7%.

In generale nel 2015 nell’Unione europea la percentuale di persone economicamente attive, ovvero persone che sono nel mercato del lavoro o vorrebbero esserci (si escludono quindi ad esempio studenti o pensionati), si attesta al 77,3% per i cittadini comunitari mentre appena al di sotto del 70% per quelli provenienti da Paesi terzi.

Questo dato viene però ribaltato in 10 Stati: Grecia (72,6% per i cittadini ellenici rispetto al 80,7% per quelli non-Ue), Slovenia (75,7% contro 83,5%), Slovacchia (76,2% contro 81,3%), Italia (67,9% contro 72,6%), Spagna ( 78,7% contro 82,0%), Cipro (79,3% contro 81,5%), Portogallo (79,0% contro 80,9%), Repubblica Ceca (78,7% contro 79,2%) e Ungheria (73,8% contro 74,1%).

Totalmente diversa la situazione in Stati come l’Olanda, la Finlandia o la Germania dove i cittadini stranieri sono in percentuale meno economicamente attivi di olandesi, finlandesi e tedeschi rispettivamente di -22,5 %, -18,8% e -18,3%.
Per maggiori informazioni
Contatto
giuseppe ALVITI
Italia
Ufficio Stampa
AURORA ANATRELLA
 FNL (Leggi tutti i comunicati)
via costantino grimaldi
80143 NAPOLI Italia
[email protected]