‘L’ELISIR D’AMORE’ IN CHIAVE POP al Teatro Duse di Bologna con l'Orchestra Senzaspine Under 35

7 E 8 NOVEMBRE 2017
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Orchestra Senzaspine

SMART DRUG E UMARELLS, ‘L’ELISIR D’AMORE’ IN CHIAVE POP.

DEBUTTA LA PRIMA OPERA LIRICA PRODOTTA DALL’ORCHESTRA UNDER 35

7 E 8 NOVEMBRE AL TEATRO DUSE DI BOLOGNA.

‘L’ELISIR D’AMORE’
Melodramma giocoso in due atti su libretto di Felice Romani. Musica di Gaetano Donizetti.
CAST:

Adina/Giannetta: Erika Tanaka,
Anna Roberta Sorbo.
Nemorino: Chen Dashuai, Hu Guang.
Dulcamara: Maurizio Leoni.
Belcore: Abraham García González.

Direttore d’orchestra: M° Matteo Parmeggiani.

Regia: Ulduz Ashraf Gandomi.

Maestro del coro: Maria Elena Mazzella –
Accademia Corale ‘V. Veneziani’ di Ferrara-

Debutta il 7 e l’8 novembre al Teatro Duse di Bologna, ‘L’elisir d’amore’ di Gaetano Donizetti, la prima opera lirica prodotta dall’Orchestra Senzaspine, l’orchestra under 35, nata nel 2013 sotto le Due Torri, con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico, ed in particolare i giovani, alla musica colta. Nel solco di questa missione, il melodramma giocoso di Donizetti, su libretto di Felice Romani, sarà eseguito nella sua interezza, ma in chiave pop e contemporanea.
La regia di Ulduz Ashraf Gandomi, infatti, ambienta la vicenda in un parco popolato di ‘umarells’, ragazzi che giocano a pallone, istruttori di yoga e amanti del barbecue. Una scena affollata in cui non mancano pettegolezzi e piccoli soprusi quotidiani. In questo contesto, l’elisir d’amore si presenta sotto forma di una moderna smart drug. L’amore non corrisposto, la sete di potere, la ricerca del divertimento ed il percorso di due giovani verso la liberazione dai condizionamenti sociali sono i temi che animano l’opera.
A dirigere l’Orchestra Senzaspine il M° Matteo Parmeggiani. Il commento ironico e cinico della storia è affidato al coro dell’Accademia Corale ‘Vittore Veneziani’ di Ferrara, diretto dal M° Maria Elena Mazzella. Nelle vesti di Adina e Giannetta Erika Tanaka e Anna Roberta Sorbo. A Chen Dashuai e Hu Guang il ruolo di Nemorino. Mentre Dulcamara è Maurizio Leoni. Nei panni di Belcore c’è Abraham García González.
“L’azione prende vita ai nostri giorni, in un parco cittadino dove un’umanità variegata ed esuberante si contende lo spazio comune, alla ricerca disperata di svago e di un posto speciale nel mondo - spiega la regista Ulduz Ashraf Gandomi - Il conflitto sembra, quindi, l’unica soluzione per l’intera comunità che, in una comica escalation di piccole sopraffazioni quotidiane, trova unità d’intenti in rare occasioni: coalizzandosi contro il capro espiatorio di turno, o sotto l’effetto estasiante del magico elisir: una moderna smart drug, che potenzia pericolosamente le facoltà mentali e sociali, infonde benessere e disinibisce i sensi”.
“Per la nostra prima produzione lirica, abbiamo scelto ‘L’elisir d’amore’ – sottolinea il M° Matteo Parmeggiani – perché è un’opera molto divertente, movimentata e colorata, quindi in perfetto stile Senzaspine. Il tema centrale è l’amore, lo stesso che ha reso immortali storie come quelle di Romeo e Giulietta o Tristano e Isotta. Come se non bastasse, su tutto impera l’elemento magico, l’elisir appunto, che porta con sé sempre un grande fascino, in grado di catturare l’attenzione anche dei più piccoli”.
“Il coro - precisa Maria Elena Mazzella - accompagna i passaggi cruciali e interpreta le emozioni, i sentimenti, i pensieri e le azioni, a volte contrastanti, della collettività”. Presente in scena con oltre 30 voci, “il coro è attivo in buona parte di questo spettacolo frizzante, variopinto ed estremamente fruibile da chiunque - conclude - un vero banco di prova per la nostra corale che ritrova qui, in pieno, la sua vocazione per la lirica".
Tratto saliente dell’opera è anche il coinvolgimento del pubblico, che per tutto il mese di ottobre ha partecipato ai laboratori aperti di riciclo creativo per la costruzione di alcuni elementi di scena. L’opera è nata, infatti, come esperienza viva e condivisa, all’interno del Mercato Sonato di Bologna, l’ex mercato rionale rigenerato, grazie al bando ‘Incredibol!’ del Comune, dal progetto culturale dei Senzaspine. “Tutte le risorse messe in gioco – spiegano Greta Naselli e Maria Camilla Corticelli, che hanno condotto i laboratori insieme a Dario Marcolin Gallerani - sono frutto di relazioni con altre associazioni e privati che, attraverso la vicinanza, l’accoglienza e il coinvolgimento, hanno dato un prezioso contributo ed espresso la propria creatività senza fini di lucro, ma con il comune obiettivo di sviluppare un progetto aperto e condiviso”.

Tra i partner della produzione: il Teatro Comunale di Bologna, la Scuola di Teatro di Bologna ‘Alessandra Galante Garrone’, l’Accademia Corale ‘Vittore Veneziani’ di Ferrara, l’Ufficio servizi per i giovani del Comune di Bologna ed il collettivo Lac Scatola. L’opera è realizzata anche grazie al contributo di Gualandi Vera, Gianni della Piazzola, Piazza Grande, Il Mercato di Piazza Grande, Remida Bologna Terre d’acqua, Romicitas Flowers, 128 abiti da lavoro, IIA - Italian Institute of Art & Makeup, Vicini d’Istanti, Alter Alias Ass. Culturale, Cooperativa Sociale Camelot, Ass. Culturale Tiranga, Ass. Recicantabuum.

La stagione sinfonica Senzaspine@DUSE prosegue il 27 e 28 dicembre con ‘Bollicine’, il 7 e 8 febbraio con ‘Filmusic’ ed il 15 marzo con ‘Social Concert’.

Inizio spettacoli: ore 21.

Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
 RETERICERCA (Leggi tutti i comunicati)
47122 Forlì Italia
[email protected]
3338333284