NADIR MAGAZINE CERCA DI FARE IL PUNTO SULLA QUALITÀ FOTOGRAFICA: MEDIO FORMATO O UNA FOTOCAMERA FULL FRAME DI ULTIMA GENERAZIONE? CONFRONTO SUL CAMPO

Un importante confronto pratico sulla qualità ottenibile con fotocamere medio formato e full frame nei tempi del digitale.
Pescara, (informazione.it - comunicati stampa - information technology) I fotografi, da sempre, cercano di ottenere la massima qualità per le loro fotografie. Gli accorgimenti da seguire sono tanti, ma - a parte quelli legati alla bravura del fotografo ed alla sua esperienza - ci sono quelli di natura tecnica.

Quindi ottime fotocamere con ottimi obiettivi, ottime pellicole di bassa sensibilità una volta ed ottimi sensori oggi. Ma non basta: oltre alla qualità di pellicole e sensori, contano le loro dimensioni e, in linea generale, a sensore di maggiori dimensioni dovrebbe corrispondere una maggiore qualità come una volta avveniva con le pellicole. Questa regola è ancora valida?

Rino Giardiello, su Nadir Magazine fotografia dal 1997, come già fatto in passato mettendo a confronto diverse fotocamere a pellicola di vari formati, non fidandosi di schede tecniche e numeri, decide di mettere a confronto sul campo due eccellenti fotocamere rappresentative dei loro formati: l’Hasselblad X1D per il medio formato (stesso sensore Sony che ritroviamo anche nella Fuji GFX 50S e nella Pentax 645Z) e, per il Full Frame, l’ultima ammiraglia di casa Nikon, l’ottima D850 di recente testata. Riuscirà l’ottimo sensore Full Frame della Nikon D850 (simile a quello della Sony A7R III) a competere con una fotocamera di alta qualità (e alto prezzo) come l’Hasselblad X1D?

Su Nadir Magazine un confronto interessante che non manca di sorprendere, ma le sorprese maggiori arrivano dall’economica outsider non inclusa nel test perché dotata di sensore Foveon formato APS-H: la Sigma sd Quattro H. Il formato APS-H è a metà strada tra l’APS-C ed il Full Frame ed il sensore Foveon è strutturato in maniera diversa da tutti gli altri sensori (è a strati come la pellicola) e per questo era stato escluso dal confronto, ma può essere una scelta molto interessante per chi vuole una notevole qualità d’immagine senza spendere un capitale e non ha bisogno delle alte sensibilità e della velocità di scatto.

Un articolo che, con semplicità e chiarezza, fa il punto della situazione attuale per quanto riguarda la qualità d’immagine in fotografia.

Ricordiamo test del Godox V860 II di recente pubblicazione, un ottimo flash dalla vocazione professionale che può sostituire i flash originali spendendo meno della metà. Tra i punti di forza, la batteria ricaricabile al Litio e l’integrazione con tutti i flash e gli accessori Godox. Spettacolare il funzionamento del Trasmettitore Radio (standard X1-T o il nuovo Xpro) montato sulla slitta della reflex. Con questo accessorio è possibile gestire in remoto ben 5 gruppi di flash ed ognuno sino a 32 flash. Il flash Godox V860 II è stato provato insieme al Godox AV360 ed alla geniale staffa Godox S-TYPE 6060 con il softbox 60x60 durante il 2° Incontro Foveon in Abruzzo tenuto da Rino Giardiello a Caramanico con due brave e belle modelle truccate per l’occasione dalla make-up artist Natalia Yastremskaia. Un workshop di ottimo livello nella splendida cornice delle montagne e di un casolare diroccato.

 
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