Diana Manea (Compagnia permanente di ERT Fondazione) legge un estratto da Nel profondo di Daisy Johnson.

Mercoledì7 aprile 2021 ore 18.00 sui canali di Uniradio e RadioEmiliaRomagna, per la rassegna Ricordo al futuro: voci dal mondo
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Ricordo al futuro: voci dal mondo - ciclo di letture a puntate on line 

 

mercoledì 7 aprile alle ore 18.00 , su Uniradiocesena, RadioEmiliaRomagna e su ERTonAIR



Mercoledì 7 aprile alle ore 18.00 sui canali di Uniradio e RadioEmiliaRomagna sarà on line l’ultimo podcast del secondo ciclo Ricordo al futuro: voci dal mondo: Diana Manea (Compagnia permanente di ERT Fondazione) legge un estratto da Nel profondo di Daisy Johnson.

 

Classe 1990, all’età di ventisette anni l’inglese Daisy Johnson è stata la più giovane scrittrice in assoluto a entrare nella shortlist del Man Booker Prize, il maggior premio letterario britannico, con il suo romanzo d’esordio, Nel profondo.

Intriso di mitologia e di favole, questo libro è strano, selvaggio, sconvolgente. Racconta la storia di una donna e sua figlia che si perdono e si ritrovano (dopo 16 anni) tra i canali dell’Oxfordshire. I personaggi, i luoghi, la memoria, il linguaggio: ogni cosa è fluida e mutevole, come le acque torbide del canale che fanno da ambientazione a questa vicenda magnetica. 

 

Gretel lavora come lessicografa: aggiorna le voci del dizionario, ragionando quotidianamente sul linguaggio, attività che ben si addice alla sua natura riflessiva e solitaria. Ha imparato che non sempre esistono vocaboli precisi per indicare ogni cosa, almeno non nel linguaggio di tutti. Ma quando era piccola, e viveva su una chiatta lungo il fiume, lei e sua madre parlavano una lingua soltanto loro, fatta di parole ed espressioni inventate, e allora anche i concetti più astratti trovavano il proprio termine di riferimento: come il Bonak, un mostro acquatico che rappresentava tutto quello che più fa paura. 

Adesso sono passati sedici anni, esattamente la metà della vita di Gretel, da quando sua madre l’ha abbandonata, e le parole di quel codice stanno lentamente scolorendo, perdendosi nei fondali della memoria. Ma una telefonata inattesa arriverà a riportarle a galla, insieme ai ricordi di quegli anni selvaggi passati sul canale, di uno strano ragazzo che trascorse un mese con loro durante quel fatidico ultimo anno, di quella figura materna adorata e terribile con la quale è arrivato il momento di fare i conti.

 

Attraverso una lingua dalla precisione quasi inquietante, l’autrice riscrive il mito di Edipo in chiave femminile, con rimandi anche al folklore nord-europeo, in un un racconto di rara suggestione, in cui risalire le correnti del passato è l’unico modo per costruire la geografia del presente.

 

Ricordo al futuro: voci dal mondo 

 

Un percorso di ERT Fondazione, RadioEmiliaRomagna e Uniradio Cesena 

nell’ambito del progetto di teatro partecipato Ricordo al futuro

regia e selezione dei testi a cura di Silvia Rigon

testi di Richard C. Morais, Paul Smaïl, Négar Djavadi, Mohsin Hamid, Daisy Johnson

con Diana Manea, Massimo Vazzana, Maria Vittoria Scarlattei, Daniele Cavone Felicioni 

(Compagnia permanente di ERT Fondazione)

per Uniradio Cesena: Eugenio, Maria e Matteo

registrazioni: Giovanni Belvisi

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

 

durata singole puntate: 30’

 

QUINTA PUNTATA - 7 aprile 2021 ore 18.00

Nel profondo di Daisy Johnson 

legge Diana Manea

 

I contenuti saranno disponibili anche sulla pagina del sito di ERT dedicato alle produzioni digitali: ERTonAIR.



Compagnia permanente di ERT Fondazione

Emilia Romagna Teatro Fondazione in oltre 40 anni di attività ha dato vita a progetti teatrali di ampio respiro, dai molteplici profili, con l’obiettivo di coinvolgere profondamente i territori in cui risiede. In particolare, dal 2012, pensandosi come “teatro senza mura”, “teatro aperto” che si rivolge alle comunità in cui opera, la Fondazione ha creato diverse iniziative di teatro partecipato, che – grazie all’azione di una base stabile di attori – hanno permesso ai cittadini di essere protagonisti attivi di percorsi artistici e culturali. Fra queste: Il Ratto d’Europa. Per un’archeologia dei saperi comunitari (2011-2014), Carissimi Padri… Almanacchi della “Grande Pace” (1900-1915) (2015-2017), Un bel dì saremo – L’azienda è di tutti e serve a tutti (2018-2019).

Per valorizzare ulteriormente questa vocazione pubblica, a partire dalla stagione 2019/2020, ERT Fondazione si è dotata di una compagnia permanente, dando avvio a una operazione innovativa per il panorama italiano: un gruppo di attori diventa parte organica e attiva della vita di un Teatro Nazionale, non solo sul piano più specificamente artistico, ma anche su quello della didattica (in seno alla Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro) nonché della promozione continua del dialogo vivo con i cittadini spettatori: dai progetti di teatro partecipato alle letture pubbliche, passando per i classroom plays e per le visite spettacolo nei teatri di ERT. Compongono la Compagnia permanente di ERT: Simone Baroni, Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Michele Di Giacomo, Simone Francia, Michele Lisi, Diana Manea, Paolo Minnielli, Elena Natucci, Silvia Rigon (regista assistente), Maria Vittoria Scarlattei, Cristiana Tramparulo, Jacopo Trebbi, Giulia Trivero, Massimo Vazzana.

Ufficio Stampa