LUDWIG VAN BEETHOVEN Fidelio. Al Teatro Comunale di Bologna, fino al 16 novembre 2019

La regia di Georges Delnon sottolinea con forza il carattere dell'opera, con la sua domanda senza tempo di giustizia e libertà. Asher Fisch guida l'Orchestra del Comunale con una lettura attenta e possente dell'unica opera di Beethoven
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Teatro Comunale di Bologna.

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Fidelio

Opera in due atti.
Libretto di
Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke.

DIRETTORE Asher Fisch.

REGIA Georges Delnon.

CAST:

DON FERNANDO Nicolò Donini.

DON PIZZARRO Lucio Gallo.

FLORESTAN Erin Caves (10 | 13 | 16); Daniel Frank (12 | 14 | 15).

LEONORA Simone Schneider (10 | 13 | 16); Magdalena Anna Hofmann (12 | 14 | 15).

MARZELLINE Christina Gansch (10 | 13 | 16); Anna Maria Sarra (12 | 14 | 15).

ROCCO Petri Lindroos.

JAQUINO Sascha E. Kramer.

DUE PRIGIONIERI Andrea Taboga, Tommaso Norelli.

SCENE KASPAR ZWIMPFER.

COSTUMI LYDIA KIRCHLEITNER.

LUCI MICHAEL BAUER.

VIDEO fettFILM.

ASSITENTE ALLA REGIA HOLGER LIEBIG.

MAESTRO DEL CORO ALBERTO MALAZZI.

Fidelio, unica opera scritta da Beethoven e indicata come un Singspiel, in quanto prevede parti cantate e altre parlate, suddivisa dall'autore in due atti e composta tra il 1803 e il 1805, viene proposta per la stagione d' Opera 2019 del Teatro Comunale di Bologna, in coproduzione con Staatsoper Hamburg, e in replica fino al 16 novembre 2019.

 L’opera è basata sullo scritto “Leonore ou l’amour conjugal” di Jena Nicola Bouilly: la storia raccontata in Fidelio è un fatto realmente accaduto in Francia durante il periodo del Terrore, conseguenza degli eccessi della Rivoluzione Francese.

La vicenda si svolge a Siviglia, dove vi giunge Leonora sotto le mentite spoglie di Fidelio, per liberare il marito Florestano, catturato e fatto prigioniero ingiustamente dal suo nemico personale don Pizarro. Con l’aiuto del carceriere, Rocco, e di sua figlia, Marcellina, Leonora riuscirà nella difficile impresa.

La prima rappresentazione, avvenuta il 20 novembre 1805 a Vienna, risentì fortemente del clima culturale e politico del tempo (le truppe napoleoniche avevano occupato la città e gli spettatori erano per la maggior parte militari francesi): un clima che segna in profondo il carattere universale dell'opera, senza tempo e senza luogo, interamente legata alla domanda di giustizia e di libertà.

 Come afferma il regista svizzero Geoges Delnon, profondo conoscitore dell'opera (già portata in scena con grande successo nello scorso Aprile in Amburgo, con la direzione di Kent Nagano) "il fratello cerca il fratello e può aiutarlo", così come recita il canto finale possente del Coro del Comunale.

Sul podio il direttore israelianoAsher Fisch, profondo interprete dell'opera mozartiana e beethoveniana, guida l'Orchestra del Comunale con una lettura attenta e possente, coadiuvato da un  cast di interpreti molto preparati.

 

Nuova produzione TCBO con Staatsoper Hamburg.

  • REPLICHE:

12 | 13 | 14 | 15 | 16 Novembre  2019.

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Giancarlo Garoia
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