Vincere le dipendenze con la mindfulness

Sigarette, smartphone, relazioni: come superare le abitudini autodistruttive
milano, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Le dipendenze sono il male del nostro secolo. Non parliamo delle classiche dipendenze quali alcol o droga. Parliamo di dipendenze che spesso non vengono considerate come tali in quando non cagionano (apparentemente) alcun danno all’individuo. Siamo dipendenti dagli smartphone, dai social network, dalle relazioni, dall’amore. Gli smartphone e i social network se usati con moderazione e nella maniera appropriata rappresentato una risorsa e in alcuni casi possono essere un utile strumento di lavoro, ma se l’uso si trasforma in abuso possiamo pericolosamente sfociare in una dipendenza tale per cui se non controlliamo il nostro profilo social ogni due minuti finiamo col sentirci male. Le relazioni e l’amore, a loro volta, sono qualcosa senza cui non potremmo vivere e che fanno parte della natura umana, ma se diventano totalizzanti e se non riusciamo più a fare un passo senza la persona amata ecco che rimaniamo intrappolati in circoli viziosi di dipendenza.
Nel suo nuovo lavoro dal titolo particolarmente evocativo “Vincere la dipendenza” (edito da Edizioni FS) Judson Brewer, psichiatra e neuroscienziato, ci spiega in che modo siamo possibile accedere ai processi che incoraggiano i comportamenti di dipendenza al fine di poterne uscire. Descrive con precisione i meccanismi sottostanti alla formazione delle cattive abitudini e delle dipendenze, spiegando poi come sia possibile interrompere queste abitudini con la pratica della mindfulness. Mettendo insieme le storie dei pazienti, la propria esperienza personale con la mindfulness e la meditazione e le attuali scoperte scientifiche, Brewer ci indica la strada per andare oltre il craving, per ridurre lo stress e, in ultima analisi, per vivere una vita più piena.
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Alice Gatti
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