MERITOCRAZIA ITALIA INVOCA LA RIMOZIONE DELL’OBBLIGO DI GIACCA E CRAVATTA IN SENATO, ONDE LEGITTIMARE LA LIBERTÀ DI SCELTA DI ABBIGLIAMENTO FORMALE ANCHE PER GLI UOMINI

Nessuno deve restare indietro, è il principio-base di Meritocrazia Italia
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Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

L’altro ieri, giovedì 8 maggio, una delegazione di Meritocrazia Italia è stata ricevuta a Palazzo Madama per discutere l’inciso del regolamento che obbliga gli uomini alla giacca e alla cravatta (cioè all’uso di un preciso codice formale) onde ottenere l’accesso a tutte le sedi del Senato. Non si tratta di questione secondaria, perché l’evoluzione della società sta arricchendo il genere maschile di forme espressive diverse da quella tradizionale, refrattarie al classico vecchio stampo e pur sempre degne di rispetto e legittimazione.

Nella fattispecie, e a norma di Costituzione, tutti gli uomini che lo desiderano hanno diritto a partecipare attivamente alla vita pubblica e ad aver accesso alle aule parlamentari, a prescindere dalla loro divisa formale. È né più né meno che questione di pari opportunità, atteso che lo stesso regolamento del Senato non dà imposizione specifica alle donne, limitandosi, nel loro caso, a prescrivere genericamente “abbigliamento appropriato”.

Era stato il Presidente Walter Mauriello a caldeggiare disponibilità in questa direzione con una lettera scritta di suo pugno al Presidente Ignazio La Russa due mesi fa. In essa raccontava che il Direttore Generale dei Ministeri di Meritocrazia Italia Stefano Ferri, crossdresser e dunque uso a indossare abiti convenzionalmente riservati al sesso femminile, «ha numerose opportunità di interfacciarsi con le istituzioni, venendone sempre accettato e apprezzato.

Purtroppo, per ironia della sorte, l’unica a essergli preclusa da un regolamento concepito in altri tempi» è proprio la più importante di tutte dopo il Quirinale, ossia la prima assemblea legislativa d’Italia. La procedura sarà complessa, ma l’associazione si impegna a trovare il modo di portarla a termine, con costanza, come la goccia che scava la roccia, in onore di uno Stato realmente democratico e contrario alle discriminazioni. In fondo, si tratta soltanto di togliere l’esplicitazione dell’obbligo di giacca e cravatta e lasciare la frase All’interno del Palazzo è raccomandato un abbigliamento appropriato. Nessuno deve restare indietro, è il principio-base di Meritocrazia Italia e, ne siamo certi, anche del nostro Senato, al quale chiediamo collaborazione nei termini di cui sopra.

Stop war.

Roma, lì   10 Maggio 2025                     

Meritocrazia Italia 

Il Presidente Walter Mauriell

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