"Gioie e dolori nella vita delle giraffe" di Tiago Rodrigues. Compagnia Big Action Money. Regia Teodoro Bonci del Bene. Una produzione EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE.

Modena, Teatro delle Passioni, dal 13 al 28 gennaio 2018. Bologna, Teatro Arena del Sole, dal 30 gennaio all'8 febbraio 2018.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) La compagnia riminese Big Action Money debutta nello spettacolo "Gioie e dolori nella vita delle giraffe", firmato dalla e prodotto da ERT, a Modena, sabato 13 gennaio 2018, con repliche fino al 28 gennaio 2018.

"Gioie e dolori nella vita delle giraffe".

di Tiago Rodrigues.

Traduzione Vincenzo Arsillo
Scene e regia Teodoro Bonci del Bene.

Con Carolina Cangini, Martin Chishimba, Dany Greggio, Jacopo Trebbi
disegno luci, video e audio Matteo Rubagotti.

Costumi Cristina Carbone.
Scenografo realizzatore Rinaldo Rinaldi.
Scenografi collaboratori Lucia Bramati e Ludovica Sitti.
Scene costruite nel laboratorio di Emilia Romagna Teatro Fondazione
direzione tecnica Robert John Resteghini
contributo video (bambina nella tv) Cecilia Valli.
(All.:
Big Action Money -
foto di Marco Montanari).
Durata 1 ora e 30 minuti.

Una produzione EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE

Modena, Teatro delle Passioni
dal 13 al 28 gennaio.
Sipario dal martedì al venerdì ore 21 | sabato ore 20 | domenica ore 15.30.
Bologna, Teatro Arena del Sole, dal 30 gennaio all'8 febbraio 2018.

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"Gioie e dolori nella vita delle giraffe", scritto dal drammaturgo portoghese Tiago Rodrigues e ora messo in scena dal regista Teodoro Bonci del Bene, è una favola straniata e straniante sui contrasti, le disarmonie e gli opposti che caratterizzano la nostra sfuggente realtà.
«Chi è Giraffa, cosa fa Giraffa, la protagonista? È una bambina di nove anni» racconta Vincenzo Arsillo, traduttore del testo, «troppo alta per la sua età, che deve svolgere un compito: fare una ricerca sulle giraffe. E in questa ricerca, attraverso questa ricerca, inizia un vagabondaggio nella Lisbona di oggi, e di sempre e di mai, dove ogni incontro è un indizio e una complicazione, una rivelazione e un disincanto, una ferita e una risata. E tutto questo è giocato dall’autore su infiniti e sottilissimi scarti linguistici, delicati e profondi come sogni reali o come immagini rivelatrici e insensate. E così nella ampollosità innaturale di Giraffa, che parla spesso per definizioni e che riproduce imperfettamente registri linguistici elevati in contesti di comunicazione che immagineremmo informali, si riflette il turpiloquio pervasivo del peluche Judy Garland. Tutto ci parla di contrasti e di dismisura, la vera cifra segreta del testo».

La ricchezza di questa «scena teatrale di formazione» firmata da Tiago Rodrigues si amplifica nella messa in scena di Teodoro Bonci del Bene, che chiama in causa, per dare corpo allo spettacolo, l'universo dissonante delle «subculture, ovvero di quei gruppi che hanno espresso nella storia della collettività una forma di socialità non istituzionale, distinguendosi dalla cultura di massa per comunione di stili di vita e visioni del mondo diverse rispetto a quelle imposte dal mainstream. Spesso identificate come devianti e pericolose, le subculture hanno trovato il proprio habitat naturale nell’undergound e, a seconda dei casi, sono state assorbite e riadattate al consumo di massa».
Così, nella lettura di Teodoro Bonci del Bene, i personaggi di Gioie e dolori nella vita delle giraffe sono stati costruiti ispirandosi ad alcune delle più importanti subculture del Novecento, dando loro precise connotazioni estetiche e iconografiche che emergono nella scelta di capi di abbigliamento e codici comportamentali.
Divertendosi a intessere un gioco di codici e linguaggi non solo verbale, ma anche visuale, lo spettacolo inizia il suo percorso socio-culturale dalla periferia inglese della fine degli anni ’60: qui i giovani proletari, criticando il progressivo imborghesimento della working class, iniziano a rasarsi la testa, indossare bretelle, polo Fred Perry, blue jeans attillati e scarponi da lavoro. Nasce il movimento skinhead a cui si ispira il personaggio di Judy Garland (alias il vecchio, alias il bancario del pacchetto di zucchero) che, come tutte le “teste rasate” dell’epoca, ripudia lo stile di vita aristocratico, parla di temi legati al lavoro in fabbrica e si aggrega ad altri skinhead per ascoltare musica reggae e ska importata dai fratelli neri jamaicani, i cosiddetti rude boys.
Dall'America glam e punk Rock dei primi Settanta, quella di David Bowie che sta producendo l’album di esordio di Lou Reed, Transformers, quella della Lower East side di Manhattan, quella dei Television, i Ramones, i Blondie e Patti Smith, arriva invece il padre/madre di Giraffa (alias Cechov): costumi androgini e make-up, grande presenza scenica e sessualità.
Dallo stesso periodo, più a nord, dal Bronx in fiamme e dalla cultura afroamericana che inizia a far sentire la propria voce grazie ai block party (feste di strada) dove b-boys e fly-girls ballano la break dance su basi campionate dal soul e dalla disco music, iniziando a vestirsi da biker e coprendo il giubbotto di pelle (o denim) con toppe di ogni genere, giunge l'immagine del personaggio di Giraffa.
Infine, la quarta e ultima figura dello spettacolo, Pantera (alias poliziotto, alias il minacciato primo ministro Pedro Passo Coelho), vede i suoi contorni arrivare dallo sfondo della scena hip hop, ormai imponente fenomeno commerciale che, lasciati i panni larghi tipici dei ballerini di break dance, è nei nostri occhi per l'abbigliamento cool e formale dello streetwear di moda oggi. Orologi d’oro e gioielli alle mani stanno a suggerire prestigio e benessere.

Gioie e dolori nella vita delle giraffe va in scena nel 2018, anni della generazione Y e dei social media, dove tutte le sottoculture si re-incontrano e si influenzano a vicenda in uno scenario virtuale fluido e privo di confini tangibili.

Tiago Rodrigues.

Classe 1977, Tiago Rodrigues è oggi uno dei maggiori drammaturghi europei, ma la sua carriera è caratterizzata da esperienze e collaborazioni piuttosto disparate. A soli ventuno anni si trasferisce in Belgio, dove si unisce come attore al collettivo teatrale Tg Stan. Tra il Belgio e il Portogallo affina così i suoi vari interessi, che combinano il gusto per la scrittura (inizialmente giornalistica, cinematografica e televisiva) con l'attenzione verso i linguaggi della danza (ha modo di collaborare con l'importante coreografa Anne Teresa De Keersmaeker), entrambi vissuti preferendo sempre dei contesti di lavoro d'ensemble. È con questo spirito che nel 2003 fonda assieme a Magda Bizarro la compagnia Mundo Perfeito, con la quale dà vita a varie creazioni collettive, mettendo in scena drammaturgie di altri gruppi o scrittori europei. Solo nel 2010 inizia a dedicarsi più fortemente alla drammaturgia e già nel 2011 scrive Tristezas e alegrias na vida das girafas (Gioie e dolori nella vita delle giraffe), “favola” ironica, dolce e tremenda a un tempo, apprezzata in Portogallo e più di recente in Francia, dove è stata presentata all'ultimo Festival di Avignone con la traduzione francese e la regia di Thomas Quillardet.

Vincenzo Arsillo è nato a Cava de’ Tirreni (SA) nel 1965. Insegna letteratura portoghese e brasiliana all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di autori del Novecento, in particolare Carlos Drummond de Andrade, Fernando Pessoa, João Guimarães Rosa, José Saramago, Herberto Helder e Antonio Lobo Antunes. Ha tradotto poesia e narrativa e, adesso, teatro. Per alcuni anni è stato autore e conduttore de “Il consiglio teatrale” per RAI Radio3 e collaboratore dei programmi di RAI Cultura.

Teodoro Bonci del Bene è nato a Fano nel 1984. Mentre frequenta il liceo classico a Rimini partecipa alla fondazione del collettivo teatrale Maelstrom realizzando una serie di performance di teatro abusivo. Contemporaneamente si dedica alla pittura e alla fotografia sempre con finalità performative. Terminato il liceo entra alla scuola del Teatro d’Arte di Mosca (MXAT), in cui ottiene una laurea con lode come attore, e il premio “Tarkanov” per la scherma teatrale. Nei cinque anni della sua permanenza in Russia recita in numerosi spettacoli e realizza il suo primo lavoro di regia, Crux Fidelis, liberamente ispirato a Delitto e Castigo di Dostoevskij. Negli stessi anni collabora come organizzatore ai festival di teatro contemporaneo “Territorija”, “NET (Nuovo Teatro Europeo)”, e “Gavroche”, curando le tournée a Mosca di alcune fra le più prestigiose compagnie di teatro contemporaneo italiano. Nel 2009 è il protagonista di Cose dell’altro mondo, che viene presentato nel 2010 al festival internazionale di monologhi “SOLO” del teatro “STD” di Mosca. Sempre nel 2010 fonda a Rimini la compagnia Big Action Money, apre lo spazio che porta lo stesso nome e debutta con Big Action Money – performance party thing, spettacolo vincitore del bando “Experience 2010” della Fondazione Milano, presentato in anteprima al festival “Kilowatt” e premiato per le musiche al festival “Ermo Colle” di Reggio Emilia. In questo periodo recita come attore per alcuni teatri fra cui Teatro de gli Incamminati e il Teatro Stabile delle Marche, lavorando parallelamente a numerose performances di contaminazione fra teatro, pittura, danza e sperimentazioni elettroniche. Dal 2010 al 2015 lavora per il Teatro delle Briciole a Parma, recitando in Papà Perduto (poi rinominato l’Orco sconfitto), monologo diretto da Letizia Quintavalla. Il lavoro per il Teatro delle Briciole lo porta a partecipare al progetto “Dagoretti drama School” di Nairobi (fondato da Marco Baliani e Letizia Quintavalla), in qualità di formatore teatrale.
Nel 2013 assieme a Fabio Biondi, direttore artistico de l’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, firma il progetto “Cantiere Vyrypaev” a cui lavora con la sua compagnia, Big Action Money. All’interno di questo progetto, cui aderiscono numerosi studiosi fra cui Fausto Malcovati e Gerardo Guccini, realizza la traduzione di cinque testi di Ivan Vyrypaev, vincendo il premio “DARTS” di Trieste con la traduzione di UFO, e mettendo in scena Kislorod, con la partecipazione di Emanuele Valenti, e Illusioni che debutta al VIE festival di Modena nel 2015.
Nel maggio 2016 al Teatr.doc di Mosca presenta Manifesto, spettacolo frutto della collaborazione con alcuni attori moscoviti. Nel giugno 2017 debutta come attore e regista in Ossigeno di Ivan Vyrypaev.

Conversando di teatro – incontro con la compagnia:
Modena, Teatro delle Passioni, 20 gennaio (al termine dello spettacolo), con ospite Gerardo Guccini, docente di Drammaturgia, Università di Bologna.

Il testo Gioia e dolori nella vita delle giraffe di Tiago Rodrigues, nella traduzione italiana di Vincenzo Arsillo, è pubblicato da Luca Sossella Editore.

Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Teatro Storchi - Largo Garibaldi 15, Modena:
martedì ore 10-14 e 16.30 – 19; dal mercoledì al venerdì ore 10-14; sabato ore 10-13 e 16.30-19-

INFO:
Biglietteria Teatro delle Passioni - Viale Carlo Sigonio 382, Modena:
aperta solo in concomitanza degli spettacoli programmati, da un’ora e mezza prima dell’inizio della rappresentazione
Biglietteria telefonica: tel. 059.2136021 dal lunedì al venerdì ore 9-13
[email protected]
www.modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietteria Arena del Sole - Via Indipendenza 44, Bologna:
tel. 051.2910910 dal martedì al sabato ore 11-14 e 16.30-19
Biglietteria telefonica: tel. 051.656.83.99 dal martedì al sabato ore 10-13
[email protected]
www.arenadelsole.it | www.vivaticket.it
www.emiliaromagnateatro.com
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Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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