PESARO, TEATRO ROSSINI. STAGIONE 2019-20 DANZA, sesta edizione.

Sei appuntamenti, da ottobre 2019 ad aprile 2020. Inaugurazione il 25 ottobre con il Balletto di Roma e Fabrizio Monteverde
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) COMUNE DI PESARO.
AMAT.
REGIONE MARCHE.
MiBACT

PESARO, TEATRO ROSSINI.
STAGIONE 2019-20
DANZA

PROGRAMMA:

25 / OTTOBRE:
BALLETTO DI ROMA
IO, DON CHISCIOTTE
FABRIZIO MONTEVERDE
+ masterclass gratuita .

08 / NOVEMBRE:
ATERBALLETTO
SERATA SHECHTER / NAHARIN
HOFESH SHECHTER
OHAD NAHARIN
+ masterclass gratuita

29 / DICEMBRE:
RUSSIAN CLASSICAL BALLET
IL LAGO DEI CIGNI
MARIUS PETIPA / LEV IVANOV
[fuori abbonamento]

21 / MARZO 2020:
KATAKLÒ
EUREKA
GIULIA STACCIOLI
+ masterclass gratuita

05 / APRILE:
IL FUNARO
MOVING WITH PINA
CRISTIANA MORGANTI

26 / APRILE:
LA CITTÀ IN SCENA
SCUOLE DI DANZA DELLA CITTÀ
GALA
[fuori abbonamento]

Il Teatro Rossini di Pesaro rinnova l’appuntamento con la danza con la nuova stagione 2019/20, giunta alla sesta edizione, promossa dal Comune di Pesaro con l’AMAT e con il contributo di Regione Marche e MiBACT. Il cartellone di compone di sei appuntamenti da ottobre ad aprile.

L’inaugurazione il 25 ottobre è con il Balletto di Roma e Fabrizio Monteverde, esponente di una generazione di talenti esplosa negli anni Novanta, coreografo che svolge da oltre trent’anni un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Dopo capolavori come Giulietta e Romeo, Otello, Bolero, Cenerentola, Il Lago dei Cigni ovvero il Canto, ora è la volta di Io, Don Chisciotte. Per la stagione 2019/2020 e per dare inizio ai festeggiamenti dei 60 anni del Balletto di Roma, su invito del direttore artistico Francesca Magnini e del direttore generale Luciano Carratoni, Monteverde rilegge in chiave coreografica un’altra pagina della letteratura mondiale: il capolavoro del Siglo de oro.
L’8 novembre una serata “perfetta” per ammirare la versatilità degli straordinari danzatori di Aterballetto nei lavori di Hofesh Shechter e Ohad Naharin, due dei coreografi più intensi, viscerali e acclamati del panorama internazionale. Hofesh Shechter compone quasi sempre egli stesso la musica per i sui brani che s’intona strettamente all’energia del suo movimento. Il risultato è un punch, come afferma lui stesso, un pugno con il quale lo spettatore viene investito da un’onda di energia. In Wolf, oggi ripensato per Aterballetto, troviamo una sorta di selvaggia animalità che attraversa a tratti gli uomini e a tratti le donne. Il quadro che si compone ci trascina in un universo misterioso e coinvolgente. Ohad Naharin è coreografo, direttore artistico della Batsheva Dance Company e ha sviluppato il suo personale linguaggio del movimento, chiamato Gaga. Secus vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici, alle seducenti melodie indiane, fino alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix eclettico funge da sfondo alla coreografia audacemente stravagante che oscilla fra delicatezza ed esagerazione.
L’appuntamento delle feste di fine anno il 29 dicembre è con una magica interpretazione de Il lago dei cigni, il più acclamato tra i capolavori di Čajkovskij su coreografia di Lev Ivanov e Marius Petipa che ha sempre riscosso enorme successo popolare. A presentarlo come appuntamento fuori abbonamento della stagione è Russian Classical Ballet, diretto da Evgeniya Bespalova, eccellente compagnia di numerosi talenti dalle migliori accademie russe, interpreti di una versione coreografica che ricostruisce filologicamente l’opera originaria.
Per festeggiare i 25 anni dalla fondazione della compagnia italiana Kataklò, la coreografa e direttrice artistica Giulia Staccioli offre al pubblico italiano e del Teatro Rossini il 21 marzo un esclusivo riallestimento di Eureka, acclamato “cavallo di battaglia” della compagnia arricchito e rivisto nelle scelte coreografiche, musicali e scenografiche. In Eureka resta intatto e ben riconoscibile il carattere che ha reso Kataklò la compagnia di Athletic Dance Theatre italiana più amata e richiesta al mondo: l’universalità del linguaggio, capace di fondere corpi, luci, ombre e suoni in una scena tanto curata ed evocativa quanto essenziale e coinvolgente per il pubblico più vasto ed eterogeneo.
Cristiana Morganti, da più di vent’anni storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, propone il 5 aprile in Moving with Pina un viaggio nell’universo di Pina Bausch, visto dalla prospettiva del danzatore. Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento? Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia? E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico? Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la grande coreografa tedesca e mostra quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato da Pina Bausch.
Per la chiusura della stagione il 26 aprile si rinnova l’appuntamento con una serata dedicata esclusivamente alla danza con protagonisti i danzatori, allievi oppure formazioni in crescita, di Pesaro. Scuole di danza con estratti dei saggi di fine anno, coreografie ad hoc, formazioni di ragazze e ragazzi che stanno creando un proprio percorso artistico, il Gala offre l’occasione per vedere nel corso di un unico evento le diverse espressioni dell’arte coreutica firmate dalle realtà del territorio pesarese.

Per gli spettacoli del 25 ottobre, 8 novembre e 21 marzo sono previste masterclass gratuite per gli allievi delle scuole di danza della città, occasione preziosa di formazione con maestri di grande talento.
Dal 14 settembre rinnovi abbonamenti, dal 2 ottobre nuovi (da euro 40 a euro 95) presso biglietteria del teatro 0721 387621.
25 / OTT
BALLETTO
DI ROMA
IO,
DON
CHISCIOTTE
FABRIZIO MONTEVERDE
+ masterclass gratuita


coreografia, regia e scene Fabrizio Monteverde
musiche Ludwig Minkus e AA.VV.
costumi Santi Rinciari
assistenti alla coreografia Anna Manes e Sarah Taylor
Light Designer EMANUELE DE MARIA
produzione Balletto di Roma
direzione artistica Francesca Magnini
direttore generale Luciano Carratoni
con il contributo di Regione Lazio

Fabrizio Monteverde svolge, da ormai oltre trent’anni, un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Dopo capolavori come Giulietta e Romeo, Otello, Bolero, Cenerentola, Il Lago dei Cigni ovvero il Canto, ora è la volta di Don Chisciotte. Per la stagione 2019/2020 e per dare inizio ai festeggiamenti dei 60 anni del Balletto di Roma (1960 - 2020), su invito del direttore artistico Francesca Magnini e del direttore generale Luciano Carratoni, Monteverde torna per rileggere in chiave coreografica un’altra pagina della letteratura mondiale: il capolavoro del Siglo de oro.

In questa versione del romanzo spagnolo di Cervantes il protagonista non smette di incarnare la doppiezza, la “con-fusione” degli opposti. Al centro della scena, senza un significato presunto univoco, ci sono i rottami di una macchina abbandonata, cavallo da corsa dei nostri giorni, simbolo di un mondo in trasformazione continua. Sempre in bilico tra intenzioni logiche, razionali, ben espresse e azioni assurde, temerarie, Don Chisciotte, con il suo sguardo strabico sulla realtà, conquista la gloria attraverso avventure sconnesse e poco calcolate, imponendo la propria illusione sulla realtà con eroico sprezzo del ridicolo: elemento disturbante e artefice del caos, in fondo ci dimostra che ogni cosa, ogni persona è sempre altro da quello che dice di essere. L’errore è verità e la verità è errore in una società che, soprattutto per un Don Chisciotte poeta, folle, mendicante come quello immaginato da Monteverde, è alla rovescia. Il mondo, del resto – così come la scena – è sempre diverso in base al punto di vista da cui lo guardiamo e la verità si manifesta solo nella libertà di muoversi al suo interno, una libertà incondizionata che testimonia l’inseguimento di un sogno, la ricerca del proprio io bambino, il desiderio infinito di amare. Fabrizio Monteverde dopo Il Lago dei Cigni ovvero il Canto del 2014 dichiarò che questo sarebbe stato il suo ultimo lavoro coreografico e che poi si sarebbe ritirato dalla scena per vivere a Cuba, luogo in cui trovare una nuova dimensione umana e artistica ispiratrice. Così è stato, ma questo Don Chisciotte bizzarro, pazzo cavaliere animato dall’idea di combattere per una giusta causa, lo ha felicemente riportato a far danzare quei valori umani e artistici rappresentati da un protagonista che grottescamente contrasta i privilegi, spesso sordi e ben ovattati, imperscrutabili. Io, Don Chisciotte, rappresenta la rivincita del senso “individuale” contro il dominio dell’astratta “universalità” delle leggi umane: una lotta contro i mulini a vento che diventa metafora della ricerca di un’identità, di quella persa dell’uomo fuori dal tempo, guerriero che combatte una guerra già finita e che si è smarrito nella pazzia dell’hidalgo o nell’ignoranza di Sancho Panza. Quel che la danza testimonia come imprescindibile è che l’azione dell’uomo non trova mai “un fine” e neppure “una fine” in senso assoluto, perché in fondo il bello – dice Don Chisciotte – “sta a impazzire senza motivo!”.
08 / NOV
ATERBALLETTO
SERATA
SHECHTER /
NAHARIN
HOFESH SHECHTER
OHAD NAHARIN
+ masterclass gratuita


WOLF
coreografia, musica, luci e costumi Hofesh Shechter
additional music Verdi, Bach, Atm and Dance Music by Ophir Ilzetzki
rimontata per Aterballetto da
assistente alla coreografia Sita Ostheimer
lighting design associate Richard Godin

Wolf è presentata in associazione con Hofesh Shechter Company - www.hofesh.co.uk
produzione Fondazione Nazionale Della Danza / Aterballetto

durata 30 minuti – per tutta la compagnia

SECUS
coreografia Ohad Naharin
musica Chari Chari, Kid 606 + Rayon (mix: Stefan Ferry)
AGF, Chronomad (Wahed), Fennesz, Kaho Naa Pyar Hai
Seefeel, The Beach Boys
sound design & editing Ohad Fishof
costumi Rakefet Levy
luci Avi Yona Bueno (Bambi)

creazione per Batsheva Dance Company [all’interno di Three, 2005]
produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
coproduzione Oriente Occidente Festival – Rovereto [I]
Les Halles de SchaerbeekBruxelles [B]
Malraux scène nationale Chambéry Savoie [F]

durata 30 minuti – per tutta la compagnia

Secus fa parte del nuovo trittico Dreamers
presentato il 6 settembre 2019 al Festival Oriente Occidente di Rovereto


FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA - ATERBALLETTO

La Fondazione Nazionale della Danza nasce nel 2003 con soci fondatori la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia, svolgendo la sua attività principale di produzione e distribuzione di spettacoli di danza con il marchio Aterballetto, la principale compagnia in Italia, nata nel 1977, e la prima realtà stabile al di fuori delle Fondazioni Liriche. La compagnia collabora con alcuni tra i coreografi più importanti del panorama internazionale, come Jiří Kylián, Johan Inger e Hofesh Shechter, rivolgendo attenzione anche ai giovani più interessanti, come Philippe Kratz e Diego Tortelli. Dal 2017 la Fondazione ha intrapreso un nuovo corso con una rinnovata dinamica progettuale. Armonizzando grandi proposte di repertorio con uno sguardo a dimensioni più teatrali, senza smarrire la propria attenzione per i giovani interpreti italiani, la Fondazione intende stimolare in Italia la diffusione di una cultura della danza e favorire un maggiore irraggiamento della danza italiana all’estero

WOLF

Hofesh Shechter è uno dei coreografi contemporanei più intensi e viscerali. Forse perché la musica è quasi sempre composta da lui stesso e s’intona strettamente all’energia del suo movimento. Il risultato è un punch, come afferma lui stesso, un pugno con il quale lo spettatore viene investito da un’onda di energia. In Wolf, un suo precedente lavoro oggi ripensato per i 16 danzatori di Aterballetto, troviamo una sorta di selvaggia animalità che attraversa a tratti gli uomini e a tratti le donne. Il quadro che si compone ci trascina in un universo misterioso e coinvolgente.

La danza è come un sogno, quando ti risvegli non ti sai spiegare come certe idee e cose siano avvenute e perché proprio in quel modo. Hofesh Shechter

HOFESH SHECHTER

Conosciuto come uno degli artisti contemporanei più emozionanti, grazie alle sue composizioni di musica d’atmosfera che vanno a completare l’eccezionale fisicità del suo movimento. In seguito al debutto come coreografo con Fragments nel 2003, The Place Prize gli commissionò Cult l’anno successivo, con il quale vinse il premio Audience Choice Award. Nel 2006 fu la volta di Uprising, un’opera composta da sette uomini che da allora ha fatto il giro dei teatri di tutto il mondo. Nel 2007, The Place, il Southbank Centre e il Sadler’s Wells Theatre gli commissionarono In your rooms, che valsero a Hofesh il premio Critics’ Circle Award per la migliore coreografia (moderna). Nel 2008, Hofesh costituì la Hofesh Shechter Company, che raggiunse in breve tempo fama internazionale. Successivamente, il Sadler’s Wells gli commissionò Uprising/In your rooms: The Choreographer’s Cut (2009), messo in scena all’iconica Roundhouse di Londra. Quello stesso anno, il Brighton Festival gli commissionò un’opera per sei ballerine; nacque così The Art Of Not Looking Back. Nel 2010, anche la sua prima opera full-length, Political Mother (commissionata dai teatri di Parigi, Lione, Roma, Londra e Barcellona) debuttò al Brighton Festival; l’anno seguente, l’opera fu rivisitata per creare Political Mother: The Choreographer’s Cut, che venne messa in scena in teatri per la musica rock a Berlino, Montpellier, Londra, Parigi e Hong Kong. Hofesh collaborò con Antony Gormley nel 2012 per la realizzazione di Survivor, per il Barbican Centre. Sun, opera del 2013, calcò i palcoscenici per molto tempo in seguito alla sua presentazione al Melbourne Festival. Il mese di luglio del 2015 vide la première della trilogia di Hofesh, barbarians, al Berliner Festspiele. All’interno della cornice dell’#Hofest (2015), una stagione lunga 4 settimane che prevede la messa in scena di una selezione delle opere di Hofesh sui palchi di quattro iconici teatri londinesi, si è tenuta la prima di Orfeo ed Euridice di Gluck, codiretta con John Fulljames, alla Royal Opera House. Grand Finale, la più recente delle opere full-length di Hofesh, è stata messa in scena per la prima volta a La Villette dalla compagnia di danza del Théâtre de la Ville di Parigi il 14 giugno del 2017. Hofesh ha lavorato inoltre come coreografo per il teatro, la televisione e l’opera, in particolare al The Royal Court Theatre per Motortown di Simon Stephens (2006), The Arsonists (2007), e per Saint Joan (2007), produzione del National Theatre vincitrice di un premio. Hofesh ha realizzato la coreografia della celebre sequenza di ballo, Maxxie’s Dance, per il primo episodio della seconda stagione della famosa serie televisiva Skins. Nel 2013 si è occupato della coreografia di Two Boys, opera di Nico Mulhy, andata in scena al Metropolitan Opera di New York. La prima di Untouchable (2015), è stata messa in scena per il Royal Ballet, eseguita alla Royal Opera House con musiche co-composte da Hofesh e dal suo collaboratore storico Nell Catchpole. Ha realizzato la coreografia della nuova versione di Fiddler On The Roof (2015) di Bartlett Sher a Broadway ed è stato nominato per un Tony Award. La prima di Clowns, sua creazione per il Nederlands Dans Theater, si è tenuta nell’aprile del 2016 e verrà eseguita per tutto il 2018 all’interno di un dittico dalla sua compagnia Shechter II, di recente formazione. Hofesh Shechter è stato ospite speciale al Brighton Festival come Regista nel 2014 ed è Artista Associato al Sadler’s Wells di Londra. La Hofesh Shechter Company è una compagnia residente del Brighton Dome. La sua prima creazione per Aterballetto, dal titolo Wolf, con debutto a Gorizia, nell’ambito della NID Platform 2017.

La capacità di creare spettacolo senza allentare per un attimo la tensione, di giocare con i contrasti forti di luci, di organizzare architetture mobili in palcoscenico fanno di Shechter un talento unico. E i sedici danzatori di Aterballetto […] sono prodigiosi nell’assecondare la fisicità dello stile. Sergio Trombetta, “La Stampa”

Wolf, sostenuto in buona parte dalle musiche percussive dello stesso Shechter, è la visione onirica di una tribù che riporta in primo piano sensazioni immediate e primitive. Francesca Pedroni, “Il Manifesto”

Wolf, un lavoro puro, incontaminato e toccante. Marinella Guatterini, “Il Sole 24 ore”

Il suo Wolf (lupo)… impone uno sforzo di sottrazione alla stratificazione estetica del ballerino. […] La musica percussiva, ideata come sempre dal coreografo, è il combustibile dei corpi che, innescati, procedono quasi per inerzia con un’istintualità accecante, sorgente archetipica di immediata comunicazione con lo spettatore. Brano strepitoso. Maria Luisa Buzzi, “Danza&Danza”


SECUS

Secus è una creazione di Ohad Naharin che vanta un collage musicale che si estende dagli insoliti stili elettronici di AGF alle seducenti melodie indiane di Kaho Naa Pyar Hai alle armonie risonanti dei Beach Boys. Questo mix avventurosamente eclettico funge da sfondo adatto per la coreografia audacemente stravagante. Si compone sotto i nostri occhi increduli un alfabeto umano fatto di corse, assoli, gesti tersi e puliti, duetti interrotti, che, attraverso calci precisi e improvvisi, sinuose disarticolazioni delle anche, torsi che si piegano in tutte le direzioni come gomma da plasmare, esprime emozioni e sentimenti puri senza diventare sentimentale. Gioia, vulnerabilità, paura, innocenza, confusione e rabbia tessono una tela armonica e dinamica che oscilla fra delicatezza ed esagerazione

OHAD NAHARIN

Coreografo, direttore artistico della Batsheva Dance Company, ha sviluppato il suo personale linguaggio del movimento, chiamato Gaga. Nato nel 1952 a Mizra, in Israele, ha iniziato la sua carriera con Batsheva nel 1974 e ha fatto il suo debutto coreografico a New York nel 1980. Nel 1990 Naharin è stato nominato direttore artistico della Batsheva Dance Company e ha fondato la compagnia junior, Batsheva - the Young Ensemble. Ha creato oltre trenta opere per entrambe le compagnie e coreografie per il Nederlands Dans Theater, Paris Opera Ballet e Les Grand Ballets Canadiens de Montréal. Naharin inoltre ha sviluppato GAGA, l'innovativa ricerca sul movimento e l'addestramento quotidiano dei ballerini di Batsheva che si è diffusa a livello mondiale tra ballerini e non ballerini. Cittadino israeliano e statunitense, Naharin attualmente vive in Israele con la moglie, ballerina e costumista Eri Nakamura e la loro figlia Noga.

29 / DIC
RUSSIAN
CLASSICAL
BALLET
IL LAGO
DEI CIGNI
MARIUS PETIPA
LEV IVANOV
[fuori abbonamento]


musica Pëtr Il'ič Čajkovskij
coreografie Marius Petipa e Lev Ivanov
libretto Vladimir Begitchev e Vasily Geltzer
scenografie Russian Classical Ballet
costumi Evgeniya Bespalova
direzione artistica Evgeniya Bespalova

Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone, già dalla sua fondazione avvenuta nel 2005 nella città di Mosca, di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo.
La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm. Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali Compagnie russe, danno corpo a questo ensemble, nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita.

Considerato l’icona dei balletti classici ottocenteschi, Il lago dei cigni, è una storia d'amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico.
La coreografia richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità dei ballerini. La rappresentazione dei personaggi, in particolare nel confronto tra la purezza del Cigno Bianco e l’oscurità del Cigno Nero, richiede virtuosismo e un forte talento drammatico da parte dei ballerini solisti, culminante nei due "grand pas de deux" nella seconda e nella terza scena. Un altro momento di forte impatto è l'incantevole "danza dei piccoli cigni".
Il prestigio e la notorietà senza tempo raggiunti da Il lago dei cigni sono esaltati dalla musica ispiratrice di Pëtr Il'ič Čajkovskij e dalla grande inventiva ed espressività delle coreografie di Marius Petipa. La genialità del suo potenziale coreografico e artistico culmina nel tradurre la relazione tra il corpo umano e le movenze dei cigni.
Pëtr Il'ič Čajkovskij ha composto quest’opera in modo trascendentale; La Suite Op.20 rende eterno il nome del compositore. Il successo delle sue composizioni deriva dalla capacità di esprimere i suoi sentimenti attraverso il linguaggio musicale, creando melodie intense ed emotive.
La messa in scena del Russian Classical Ballet esalta la poesia romantica, presentando una produzione con sontuose scenografie, raffinati costumi e un cast guidato da stelle dello scenario internazionale del balletto.

21 / MAR
KATAKLÒ
EUREKA
GIULIA
STACCIOLI
+ masterclass gratuita

di Giulia Staccioli
una produzione MITO SRL
ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli
collaborazione artistica Vito Cassano e Alberta Palmisano
performers Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani
Eleonora Guerrieri, Sara Palumbo, Stefano Ruffato
musiche autori vari
realizzazione elementi di scena e costumi Studenti di Scenografia Accademia di Brera
Valerio Brambilla, Greta Gasparini, Erika Mazzola, Francesca Moioli, Beatrice Torresin
promozione e distribuzione Progetti Dadaumpa


Per festeggiare i 25 anni dalla fondazione della compagnia italiana Kataklò Athletic Dance Theatre, la coreografa e direttrice artistica Giulia Staccioli offre al pubblico italiano un esclusivo riallestimento di Eureka realizzato appositamente per un tour in Brasile che avverrà tra ottobre e novembre 2019. Lo spettacolo ha già debuttato in Italia nel 2016 ma è stato arricchito e rivisto nelle scelte coreografiche, musicali e scenografiche.
In Eureka resta intatto e ben riconoscibile il carattere della compagnia, ciò che ha reso Kataklò la compagnia di Athletic Dance Theatre italiana più amata e richiesta al mondo: l’universalità del linguaggio, capace di fondere corpi, luci, ombre e suoni in una scena tanto curata ed evocativa quanto essenziale e coinvolgente per il pubblico più vasto ed eterogeneo. Eureka (dal greco ho trovato) rimanda alla celebre esclamazione utilizzata dal matematico greco Archimede per celebrare e condividere con la sua gente la sua sorprendente scoperta.
Giulia Staccioli comunica con lo stesso vigore del celebre scienziato la sua rielaborata e inedita visione di Idea e la voglia di condividere con il pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, teatrale, sempre immediatamente comprensibile e apprezzabile da tutti. I due tempi dello spettacolo sono molto diversi tra loro: il primo è intenso, poetico, evocativo, quasi in bianco e nero, protagonisti il corpo e la luce; il secondo è invece colorato, energico, coinvolgente e ironico. Eureka è uno show a quadri, il cui cuore pulsante è rappresentato dalle straordinarietà fisiche ed espressive di sei performer, già applauditi dagli spettatori di tutto il mondo nelle tournée dello spettacolo Puzzle e Play. In alcuni quadri dello spettacolo i performer in scena hanno la responsabilità e la spettacolare difficoltà di condividere il palco con alcune comparse del pubblico desiderose di far parte in modo attivo e performativo alla riuscita dello show, che verranno letteralmente avvolti dalla scena godendo della performance dal suo interno. Le comparse del pubblico, che si candidano spontaneamente e consapevolmente e ai quali non è richiesta alcuna preparazione atletica o teatrale specifica, diventano così, ad ogni replica, dei componenti unici ed originali per la messa in scena, per donare allo spettatore nuovi impulsi e un nuovo elettrizzante punto di vista sul teatro. La partecipazione delle comparse sarà coordinata dalla compagnia in collaborazione con il teatro. Alla direttrice artistica Giulia Staccioli, il compito di istruirle su ruoli e compiti due ore prima dell’inizio dello spettacolo. Ecco quindi che Eureka diviene un fresco omaggio al concetto stesso di spettacolo dal vivo; un manifesto per la naturale armonia tra performer e spettatori, coreografia e movimento naturale. È un connubio tra teatro e realtà, collaborazione generosa tra le parti, una gioia per gli occhi e un’arte diretta alla condivisione dei sentimenti collettivi più profondi. La scelta musicale contribuisce in maniera impeccabile alla costruzione quasi spontanea di quest’atmosfera, che è capace di richiamare l’uomo alla terra e da lì, gettando nuova luce sul corpo, raggiungere la danza. I performers in scena sono tutti provenienti dal percorso formativo di Accademia Katakló Giulia Staccioli, la prima accademia di formazione e avviamento professionale dedicata a performer di Athletic Dance Theatre, nata a Milano nel 2010 all'interno di DanceHaus Susanna Beltrami.
05 / APR
IL FUNARO
MOVING
WITH
PINA
CRISTIANA MORGANTI

di e con Cristiana Morganti
produzione il Funaro – Pistoia
con l’appoggio e il sostegno della Pina Bausch Foundation – Wuppertal

Nella conferenza danzata Moving with Pina Cristiana Morganti, da più di vent’anni storica interprete del Tanztheater di Wuppertal, propone un viaggio nell’universo di Pina Bausch, visto dalla prospettiva del danzatore.
Com’è costruito un assolo? Qual è la relazione dell’emozione con il movimento? Quand’è che il gesto diventa danza? Qual è la relazione tra il danzatore e la scenografia? E soprattutto, come si crea il misterioso e magico legame tra l’artista e il pubblico? Eseguendo dal vivo alcuni estratti del repertorio del Tanztheater, Cristiana Morganti racconta il suo percorso artistico e umano con la grande coreografa tedesca e ci fa scoprire quanta dedizione, fantasia e cura del dettaglio sono racchiusi nel linguaggio di movimento creato da Pina Bausch.

CRISTIANA O IL TEMPO DELLE FIABE
di Leonetta Bentivoglio

Strega di mezzanotte o Alice nel paese degli incanti? Magamaghella o demonietto in forma di ballerina? Il meccanismo delle fiabe, che hanno il potere di sfuggire a un tempo convenzionale, appartiene a Cristiana Morganti, artefice e interprete del piccolo grande omaggio a Pina Bausch Moving with Pina. Cristiana, che più di vent’anni è una danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal, ha in sé il segreto del tempo “bauschiano”: magico ed elastico, completamente soggettivo, che si restringe e si dilata senza subire imposizioni o norme.
È il tempo degli opposti che coincidono, dei cattivi che sono buoni e viceversa, delle maliarde che si trasformano in candide fanciulle, dei gesti sadici o aggressivi pronti ad aprirsi a squarci di tenerezza, dei corpi colmi di sensualità e passione che guardano in faccia la morte. Cristiana è così: una giocoliera dei contrari.
Provocante e sexy, eppure commovente nella sua innocenza, e intrepida nella capacità di esporre le zone più vulnerabili della propria umanità. Artista sensibile ed esperta, sa diventare in scena al tempo stesso una bambina e una signora. Il suo corpo è musicale, materno e accogliente, modellato dalle tecniche del balletto classico e forgiato dalla danza espressionista. Ma ha anche una comunicatività clownesca che rende subito complice lo
spettatore, infondedogli una confortante leggerezza. Il suo Moving with Pina si auto-definisce una «conferenza danzata»: presenta estratti del repertorio del Tanztheater, decompone la struttura degli assoli, parla del rapporto tra emozione e movimento nelle coreografie di Pina Bausch. Insegna, spiega, trasmette. Però Cristiana non ha mai la supponenza di una conferenziera: è un’artista empatica, maliziosa e dotata di humour. Ha compreso veramente il mondo di Pina, vivendolo con la mente, le emozioni e con il corpo. Ma ce lo narra come se per
noi fosse un ambiente naturale, “semplicemente” da ritrovare, e lei ci stesse conducendo, con amicizia e confidenza, dentro una genuina parte di noi stessi: un luogo riconoscibile e importante, abitato dal tempo dei sogni e delle fiabe.

CRISTIANA MORGANTI

Danzatrice e coreografa, si è diplomata in danza classica all'Accademia Nazionale di Danza di Roma e in danza contemporanea alla Folkwang Hochschule di Essen. In Germania ha lavorato con Susanne Linke, Urs Dietrich,
Felix Ruckert e con la compagnia NEUER TANZ diretta da VA Wölfl e Wanda Golonka. Per approfondire lo studio della voce e la ricerca teatrale ha studiato con l'Odin Teatret di Eugenio Barba.
Dal 1993 al 2014 Cristiana Morganti è stata danzatrice solista del TANZTHEATER WUPPERTAL PINA BAUSCH. Ha partecipato a numerose creazioni e ha danzato in tutti gli spettacoli del repertorio, partecipando anche al film di Pedro Almodovar Parla con lei (2001) e al film di Wim Wenders Pina (2011). Nel 2010 Cristiana Morganti crea, in omaggio a Pina Bausch, la Conferenza Danzata Moving with Pina, presentata poi con grande successo in numerosi teatri italiani e recentemente anche in Germania, Cile, Spagna, Francia, Portogallo e Argentina. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Positano Leonide Massine come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno.
Tra le attività legate all’insegnamento Cristiana Morganti collabora con il Conservatoire Nationale Superieure de Paris e con l’Accademia D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Per il Conservatoire de Paris ha creato le coreografie: Out of twelve (2012), Sacré Printemps! (2013), Petit Rêve (2017). Per il suo spettacolo Jessica and me creato nel 2014 , che la vede interprete, autrice e coreografa, Cristiana Morganti ha ricevuto il Premio Danza & Danza come migliore Interprete/Coreografa 2014. Dopo una lunga tournée italiana, Jessica and me è stato presentato in oltre 30 città e Festival all’estero, tra questi: Dublin Dance Festival, la Biennale de la Dance de Lyon, Théâtre des Abbesses / Theatre de la Ville - Parigi , The Place - Londra, Festival Tanz Im August - Berlino, Dansens Hus - Stoccolma e Festival BIPOD - Beirut.
La creazione 2016, A fury tale (debutto al Festival Aperto di Reggio Emilia) è attualmente in tournée in Italia e all’estero. Per la compagnia ATERBALLETTO, Cristiana Morganti ha recentemente creato la coreografia Non sapevano dove lasciarmi….

26 / APR
LA CITTÀ
IN SCENA
SCUOLE DI
DANZA
DELLA
CITTÀ
GALA
[fuori abbonamento]


Una serata dedicata esclusivamente alla danza i cui protagonisti sono i danzatori (allievi oppure formazioni in crescita) di Pesaro: scuole di danza con estratti dei saggi di fine, coreografie ad hoc, formazioni di ragazze e ragazzi che stanno intraprendendo un proprio percorso artistico. La serata è l’occasione per vedere nel corso di un unico evento le diverse espressioni dell’arte coreutica firmate dalle realtà del territorio pesarese.

RINNOVO ABBONAMENTI
da sabato 14 a mercoledì 25 settembre
diritto di prelazione riservato agli abbonati della passata stagione [con conferma turno e posto]
da sabato 28 settembre a martedì 1 ottobre
diritto di prelazione riservato agli abbonati della passata stagione [con possibilità di cambio turno e/o posto]
NUOVI ABBONAMENTI
da mercoledì 2 ottobre
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
in campagna abbonamenti tutti i giorni con orario 10 - 13 e 17 – 19.30 [tel. 0721 387621]
ABBONAMENTO DANZA [4 SPETTACOLI]
SETTORE A € 95 ridotto € 75
SETTORE B € 85 ridotto € 65
SETTORE C € 72 ridotto € 50
SETTORE D € 58 ridotto € 43
SETTORE E € 40
ridotto fino a 29 anni, oltre 65 anni, iscritti scuole danza, possessori Marche Cultura Card e convenzionati vari
PACCHETTO ABBONAMENTI PROSA + DANZA a 11 SPETTACOLI [ulteriore riduzione dell’8%]
SETTORE A € 250 ridotto oltre 65 anni € 210
ridotto fino a 29 anni € 165 | ridotto fino a 19 anni € 153
SETTORE B € 213 ridotto fino a 29 anni € 150 | ridotto fino a 19 anni € 137
SETTORE C € 175 ridotto fino a 29 anni € 130 | ridotto fino a 19 anni € 115
SETTORE D € 143 ridotto fino a 29 anni € 97
SETTORE E € 100

VENDITA BIGLIETTI
da mercoledì 9 ottobre vendita biglietti per tutti gli spettacoli
BIGLIETTERIA TEATRO ROSSINI
da sabato 14 settembre a martedì 8 ottobre tutti i giorni con orario 10 - 13 e 17 – 19.30
da mercoledì 9 ottobre dal mercoledì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30
nei giorni di spettacolo feriali con orario 10- 13 e dalle 17 ad inizio rappresentazione
la domenica di spettacolo con orario 10- 13 e dalle 16 ad inizio rappresentazione
BIGLIETTI
SETTORE A € 27 ridotto € 21
SETTORE B € 24 ridotto € 18
SETTORE C € 20 ridotto € 14
SETTORE D € 16 ridotto € 12
SETTORE E € 10
LOGGIONE € 7,50
IL LAGO DEI CIGNI [fuori abbonamento]
SETTORE A € 35 ridotto € 32
SETTORE B € 31 ridotto € 27
SETTORE C € 27 ridotto € 24
SETTORE D € 23 ridotto € 20
SETTORE E € 15
LOGGIONE € 10
GALA DELLE SCUOLE DI DANZA DELLA CITTÀ [fuori abbonamento]
POSTO UNICO NUMERATO € 12 ridotto € 10
ridotto fino a 29 anni, oltre 65 anni, iscritti scuole danza, possessori Marche Cultura Card, Carta Regionale dello Studente e convenzionati vari.

VENDITA ON-LINE
www.amatmarche.net, www.vivaticket.it, www.teatridipesaro.it
l’acquisto on-line comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio

INIZIO SPETTACOLI
feriali ore 21 | domenica ore 17 | domenica 5 aprile ore 21

INFORMAZIONI
Teatro Rossini tel. 0721 387620 | www.teatridipesaro.it
AMAT tel. 071 2072439 | www.amatmarche.net
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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47122 (Bologna) Italia
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