Incendio stabilimento Farla di Latina, accordo raggiunto in Regione a tutela dei lavorator

Soddisfazione del segretario nazionale di Sindacato CLAS, Davide Favero
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LATINA, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

Accordo raggiunto presso la Regione Lazio a tutela dei lavoratori della Farla di Latina, l’azienda che opera nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici il cui stabilimento pontino era stato distrutto lo scorso mese di luglio a seguito di un violento incendio. Per evitare gravi conseguenze occupazionali, il Sindacato CLAS aveva subito chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con l’azienda, per trattare con massima urgenza il futuro occupazionale e reddituale degli 85 lavoratori dipendenti dello stabilimento latinense. 

L’accordo raggiunto è l’accesso per la Società FARLA SOC. COOP al beneficio del trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale conseguente ad un evento improvviso ed imprevisto esterno alla propria gestione. La Cassa Integrazione è per un numero massimo di n.56 lavoratori, con decorrenza dal 01.10.2024 e fino al 30.09.2025. L’accordo, realizzato con l’intervento di Sindacato CLAS, ha avuto il parere favorevole della Regione.   

“E’ un accordo importante a tutela del lavoratori - afferma il Segretario Generale del Sindacato CLAS Davide Favero - realizzato grazie alla disponibilità del personale che, in una situazione così grave, si è reso immediatamente disponibile per affrontare l’emergenza. Ma anche l’azienda ha mostrato disponibilità, tanto che presenterà al Ministero del Lavoro un piano di riorganizzazione e di ristrutturazione aziendale, al fine di poter continuare a gestire e garantire il servizio alle farmacie del territorio e assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e reddituali delle lavoratrici e dei lavoratori.

Oltre alla Cassa Integrazione, che sarà svolta a rotazione, il piano aziendale prevede altre misure come lo smart working per il personale impiegatizio e amministrativo, un parziale e temporaneo spostamento dell’attività produttiva nei due magazzini di Roma e Viterbo e il ripristino di un piccolo magazzino attiguo a quello distrutto dall’incendio”.