Preg.mi Sigg. Presidente della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

, 26/10/2009 (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Il sottoscritto Salvatore GERMINARA, residente a Pistoia, in Viale Adua n. 220 (tel.e fax 0573.903134) espone e richiede quanto segue.
In seguito a comunicazione protoc. P19191/2009 (Doc.1 allegato) da parte del Consiglio Superiore della Magistratura datata 25.09.2009 al sottoscritto indirizzata in seguito ad esposti per distinti fatti estranei l’uno dall’altro, giacenti presso detta istituzione alla data del 30 luglio 2008 (di cui viene fatto riferimento ad uno solo – pratica 532/RE/2008 - senza che si possa comprendere a quale sia riferita), comunicazione che facendo riferimento ad esplicita deliberazione dell’assemblea plenaria del C.S.M., richiamando l’art. 2 del Decr.Leg.vo n.109 del 23.02.2006 recita testualmente: “l’attività di interpretazione di norme di diritto e quella di valutazione del fatto e delle prove non danno luogo a responsabilità disciplinare”.
In nessuno di quegli esposti il sottoscritto faceva riferimento a doglianze relative alla interpretazione della legge da parte di giudici e magistrati.
Nella stessa giornata del 25 settembre 2009 i quotidiani nazionali riportavano le dichiarazioni del Ministro Roberto Maroni rilasciate parlando alla festa del PDL a Milano, come risulta dall’articolo apparso su “Il Messaggero” (Doc.2 allegato) scaricato dal sito: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=74547&sez=HOME_INITALIA il quale riporta: “Lo ha detto il ministro dell’interno …. “La legge – ha ribadito Maroni – è chiarissima e se un magistrato non la applica dovrebbe intervenire il CSM o un altro magistrato perché non applicare la legge è un reato.” ….
Ritenendo che il Consiglio Superiore della Magistratura abbia voluto cogliere l’occasione per dare una risposta indiretta alle affermazioni dell’On.le Maroni, indirizzata però ad un comune cittadino, quale è il sottoscritto, a causa sia della inesistenza di alcuna doglianza segnalata dal sottoscritto negli esposti in possesso del CSM al 30 luglio 2008 circa la interpretazione di norme e sia dalla esatta coincidenza della data del 25 settembre 2009 fra le affermazioni del Ministro Maroni pubblicate dalla stampa nazionale sull’argomento e la formazione della comunicazione diretta al sottoscritto, ore 12:53 pervenuta al sottoscritto in data 29.09.2009 tramite servizio postale.
Comunicazione “girata” al Ministro Maroni mediante e-mail del 2.10.2009 oltre ad ulteriore documentazione attinente tali argomenti, nonché al Ministro Renato Brunetta.
Pertanto, ritenendo che il C.S.M. abbia volutamente e forse provocatoriamente affrontare l’argomento di carattere generale dell’applicazione e della interpretazione delle leggi apparsa sulla stampa nazionale ed inserire quindi della casistica concreta a sostegno del corretto operato dei propri membri e quindi dare delle risposte indirette a controparti istituzionali (usando però casistica privata, e ricercando casistica segnalata a suo tempo dal sottoscritto, evidentemente ritenuta idonea per un dibattito a livello generale e di attualità quale è quello della riforma della giustizia) circa l’interpretazione delle norme pur non essendo argomenti trattati nei citati esposti, il sottoscritto chiede di poter intervenire in contraddittorio, e quindi di essere invitato, proprio perché “tirato in ballo” dallo stesso CSM sull’argomento, a tali dibattiti di natura istituzionale, per portare un concreto contributo in ordine al comportamento di giudici e magistrati nell’esercizio delle proprie funzioni, stante le richieste fatte dall’Associazione Nazionale Magistrati con una nota apparsa sulla stampa in data 21.10.2009 (Doc.3 allegato) di cui il sottoscritto allega quanto riportato dall’adnkronos, scaricato dal sito: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/?id=3.0.3901755991 di essere ricevuta “nei prossimi giorni” dai presidenti di Camera e Senato e dalle relative commissioni parlamentari e gruppi parlamentari in maniera trasversale.

Cordialmente
Salvatore GERMINARA