La fondazione di partecipazione: un’opportunità per dar ossigeno al volontariato

Secondo appuntamento, sabato 17 febbraio, con il ciclo di seminari che la Fondazione Fevoss Santa Toscana e l’Università di Verona dedicano al Terzo Settore.
Verona, (informazione.it - comunicati stampa - non profit) Secondo appuntamento, sabato 17 febbraio (dalle 9 alle 12), con i seminari “Il Terzo Settore: sfide nuove, radici antiche” promossi dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana e dal Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona in collaborazione con il Centro Servizio per il Volontariato (CSV) di Verona e l’Associazione Diocesana delle Opere Assistenziali (Adoa).
Tra le opportunità che nel Terzo Settore possono contribuire a restituire ossigeno al volontariato c’è il modello organizzativo della fondazione di partecipazione: un focus attorno al quale discuteranno Tomas Chiaramonte, direttore di Adoa, e Alfredo Dal Corso, presidente della Fondazione Fevoss Santa Toscana.
Nel mezzo tra fondazione e associazione, la fondazione di partecipazione nasce operativamente dal riscontro dell’insufficienza dello schema giuridico della fondazione tradizionale. Si tratta infatti di una figura giuridica atipica, non più istituita dal singolo, ma da una pluralità di soggetti che condividono le medesime finalità di attenzione al bene comune.
Per rinforzare il messaggio dell’importanza della collaborazione si ripercorreranno le tappe più significative dell’attività trentennale della Fevoss: dalle motivazioni profonde che ne hanno segnato la nascita al cammino di cambiamenti attuati per aiutare le persone in difficoltà, con uno sguardo al futuro del mondo del volontariato.
«La nuova legislazione sul Terzo Settore ha stimolato un dibattito all'interno della Fondazione Fevoss Santa Toscana», motiva il vicepresidente, Michele Romano, che per la sua storia e lunga esperienza di gestione nella sanità ha fatto intravedere la possibilità di attuare un diverso modo di affrontare gli aspetti organizzativi per rendere ancor più efficace l'azione della Fevoss. «I lieviti che queste giornate di studio stanno facendo emergere, gli approfondimenti dei relatori e degli stessi partecipanti – conclude – potranno essere il momento e l'occasione opportuna per ricercare la risposta più adeguata al bisogno di miglioramento che ha animato questi trent'anni di attività della Fevoss».
L’evento, coordinato dal prof. Giorgio Mion del Dipartimento di Economia Aziendale, si svolge nell’aula T6 del Polo universitario Santa Marta (in via Cantarane, 24). Il successivo incontro è previsto il 3 marzo. Verterà su una tematica cardine della vocazione al bene comune: “L’economia del dono e delle relazioni”, aspetto su cui dialogheranno il prof. Franco Larocca, già ordinario di Pedagogia presso l’ateneo veronese, e il professor Mion.
La partecipazione ai seminari, grazie al sostegno di Banco Bpm, è libera e gratuita.
Per informazioni e adesioni telefonare alla segreteria della Fondazione (320.2409712), o inviare una email a [email protected].
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