Corrado Tedeschi in “Un uomo e le donne”

A teatro di vetro in Fabbrica di Lampadine, nuovo spazio artistico e culturale nato nel cuore di Milano, si parlerà d'amore grazie a Corrado Tedeschi, che porterà in scena lo spettacolo “Un uomo e le donne”
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - spettacolo) A teatro di vetro in Fabbrica di Lampadine, nuovo spazio artistico e culturale nato nel cuore di Milano, si parlerà d'amore grazie a Corrado Tedeschi, che porterà in scena lo spettacolo “Un uomo e le donne” diretto da Cristiano Roccamo insieme a Luca Cairati. Appuntamento dal 25 al 28 febbraio alle ore 21.
“Perché la vita è fatta in modo tale che non si può fare a meno di amare e di essere amati” diceva François Truffaut ed è proprio a lui e al suo cinema, in particolare al film “L’homme qui aimait les femmes”, che si ispira lo spettacolo, in cui Corrado Tedeschi fa rivivere con passione ed ironia alcuni passaggi del capolavoro, interpretando il celebre personaggio di Bertrande Morane, un ingegnere esperto di meccanica che dedica la sua vita all’amore infinito verso le donne, un modo per riscattare l’affetto che sua madre non era mai stata capace di offrirgli.
“Il sipario si apre con il funerale di Morane, a cui partecipano tutte le donne della sua vita” - ci svela Tedeschi - “Anche io ne vorrei uno così, dato che mi sento un po' l'alter ego di Morane, per via del mio amore smisurato nei confronti dell'universo femminile”.
E la componente autobiografica di “Un uomo e le donne” viene confermata anche dal regista Cristiano Roccamo: “Io e Corrado lavoriamo insieme ormai da qualche anno e ad un certo punto ci è venuta l'idea per questo spettacolo, che non solo attinge alla sua passione per il cinema francese e la poesia, ma assomiglia anche tanto alla sua vita personale”.
La particolarità di “Un uomo e le donne” è quella di arricchire la narrazione con frammenti di film, ma anche con l'intervento di altri artisti in scena, come la pianista-cantante Sara Castiglia e l’attrice Elisa Fumagalli. Il risultato? Un racconto che scorre come un sogno ad occhi aperti, in cui il vero protagonista si rivela essere l’universo femminile, in tutte le sue indecifrabili sfumature.
“Poi è bello tornare a parlare d'amore, perché il pubblico ne ha bisogno, soprattutto in questo momento dove internet ha abbassato il livello del linguaggio (e anche dei sentimenti)” - aggiunge Tedeschi, che anticipa: “In tutto questo avremo modo anche di coinvolgere direttamente gli spettatori che stanno in platea, ma non aggiungo altro per non rovinare la sorpresa”.
Ufficio Stampa
Laura Frigerio per Greggio Comunicazione
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