Fare la Cam Girl: scelta o necessità? Un libro racconta l'esperimento sociale dell'autrice

Il nuovo libro “in soggettiva” di un’autrice (“Ho fatto la Cam Girl” - Edizioni Effetto) ha esplorato il nuovo modello di prostituzione virtuale, che ha visto un’importante impennata con la pandemia. Una fotografia dei “dietro le cam”, dei motivi economici che spingono (o costringono) a fare questa scelta, del circolo vizioso legato all’autostima ritrovata. Ma anche molte perplessità sulla mancata consapevolezza dei rischi e delle possibili conseguenze
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

“Ho perso il lavoro, ma continuo a guadagnare lavorando da casa”. Sono poche le donne che con questa frase si qualificano come Cam Girl, ma sono invece tantissime quelle lo fanno, offrendo spettacoli online a pagamento. Anche i dati Istat 2020 confermano la proliferazione di donne che hanno perso il lavoro: nel solo mese di dicembre, c’è stato un calo complessivo di 101mila occupati, di cui 99mila erano donne.Moltissimi anche gli articoli apparsi sul web proprio nei mesi di lockdown, comprese anche esplicite guide come quella riportata su Wikihow che insegna come diventare una Cam Girl. Ma come si comincia? Devo essere bella? Chi c’è dietro? Cosa rischio? Posso smettere quando voglio? A rispondere a queste domande, ha impiegato più di due anni l’autrice dell’ultimo libro “Ho fatto la Cam Girl” (Grazia Scanavini, Edizioni Effetto, in libreria dal 1 luglio, € 16.00, 120 pagine) che ha monitorato questo nuovo panorama virtuale fingendosi una di loro e offrendo spunti di riflessione per chi forse non ha la reale consapevolezza delle opportunità, dei rischi e delle conseguenze che ne possono derivare.

COME È NATA L’IDEA DEL LIBRO

L’autrice ha deciso di raccontare la sua esperienza senza filtri e senza censure proprio per fornire, a chi legge, una chiave di lettura alternativa.“Qualche anno fa, in tempi ancora non così sospetti, ho approfondito l’ambito della prostituzione virtuale, il fenomeno Cam Girl. Ho impiegato diverso tempo per raccogliere tutti i dati, perché le dinamiche di relazione che si instaurano in quell’ambito sono molto complesse e molto distanti dallo stereotipo sociale che riguarda quell’ambiente. Un lavoro complesso – spiega Grazia SCANAVINI, autrice dell'ultimo libro “Ho fatto la Cam Girl” - al punto che lo avevo messo da parte. Il lockdown mi ha portata a riprenderlo in mano perché, solo tra marzo e aprile 2020, ho ricevuto richieste da parte di centinaia di donne riguardo a come iniziare l’attività di cam girl. La mia posizione non è quella di chi consiglia di fare le cam a pagamento, ma quella di fornire più informazioni possibili sulle quali basare la scelta di farlo o non farlo. Il guadagno c’è, è immediato e allettante, per chi è in difficoltà economiche. Ma immettersi in quel mercato sommerso, senza avere un minimo di consapevolezza, è un errore. Ho affidato il saggio a Edizioni Effetto non casualmente, ma perché l’obiettivo dell’editore della collana in questione è quello di aprire un confronto sugli stereotipi, appunto”.


UN BISOGNO DI GUADAGNARE, SENTIRSI DESIDERATA O UN CIRCOLO VIZIOSO?

Ma in quel mondo, le Cam Girl trovano uomini che pagano pur di guardarle, di giocare sessualmente con loro o anche solo di parlare, con loro. Uomini che fanno complimenti, che le seguono, che le aspettano.“Solitamente le donne si immettono nell’attività di Cam Girl per un immediato bisogno economico, dove l’autostima aumenta, inevitabilmente. Soprattutto quelle che, magari, nella vita extra virtuale non hanno un grosso successo con gli uomini. E, se il loro corpo non assomiglia proprio allo stereotipo di bellezza con i quali fanno i conti tutti i giorni, e solitamente – continua SCANAVINI -  tendono a cammuffarlo, dietro alla cam succede che le caratteristiche di “normalità” non solo vengono apprezzate, ma anche esaltate. Sembra assurdo, ma lì si perdono la vergogna e l’imbarazzo legati a una fisicità che nella vita extra virtuale è vissuta come “difettosa”. Sono entrata in conflitto con me stessa, a fronte della tristezza per il loro bisogno economico e la consapevolezza che si sarebbero immesse in un mondo a loro sconosciuto, e quindi in qualche modo pericoloso, se mal gestito. 


L’INDOTTO E LA “NORMALIZZAZIONE" DELLA PROFESSIONE

Se il sommerso economico dell’attività delle Cam Girl conta cifre da sballo, le attività annesse non sono da meno. "Tolta la possibilità di fissare incontri a pagamento a parte, c’è chi attraverso quei canali ha conosciuto persone che poi hanno offerto loro un lavoro “serio”. C’è chi ha creato un vero e proprio business sulla vendita della biancheria usata… avreste mai pensato che ci fossero uomini disposti a pagare una cinquantina di euro per un paio di slip, spediti a domicilio? O persone che cercano la dominazione economica, che voi spendiate i loro soldi? Complice il lockdown e la crisi economica che ne è scaturita, moltissime donne – prosegue SCANAVINI - fanno cam di nascosto. Molte escort sono passate al virtuale, ma stanno nascendo migliaia di profili Instagram in cui ragazze e donne si propongono pubblicamente come Cam Girl di professione. Apertamente, senza nulla da nascondere. Profili che sono seguiti da milioni di follower. Che si stia andando verso una normalizzazione della professione?”

DECIDI LIBERAMENTE MA SOPRATTUTTO CONSAPEVOLMENTE

“La questione dei fenomeni sessuali ha sempre necessità di essere trattata chirurgicamente, proprio per la complessità di quanto si celi dietro a ciò che umanamente siamo, a fronte di ciò che la società ci chiede di essere. O ci impone, di essere. Questo libro – conclude SCANAVINI - vuole essere una guida alla consapevolezza riguardo a ciò che succede in quell’àmbito, quindi ai benefici che se ne possono trarre e alle conseguenze che ne possono conseguire"

CHI È L’AUTRICE GRAZIA SCANAVINI

Classe 1973, nata e cresciuta a Ferrara, educatrice per formazione e per passione, si occupa di ricerca e di educazione nell'ambito delle relazioni interpersonali e sessuali. L’astensione dal giudizio è il caposaldo del suo lavoro, che non ha come obiettivo il giudizio, bensì la comprensione oggettiva delle dinamiche di relazione. Usa la scrittura per divulgare il prodotto delle ricerche e stimolare riflessione costruttiva. Ciò che scrive, che si tratti di narrativa, reportage d’inchiesta, testi teatrali o cinematografici, ha l’obiettivo di incentivare una narrazione alternativa rispetto ai pregiudizi, in funzione di una crescita di consapevolezza individuale e sociale. 

LA CASA EDITRICE …D’ EFFETTO

Edizioni Effetto nasce nel 2017 dalla sfida del suo titolare Flavio Passi che decide di aprire una casa editrice che ha come valore principale l’etica.Presta molta attenzione sia agli autori, anche emergenti, che ai lettori, e con le sue pubblicazioni (romanzi e saggistica) vuole fornire libri di alta qualità, sia nell’aspetto estetico (copertine, qualità della carta e legatura), sia nei contenuti. Nel 2020 è stata inaugurata “Effetto Entourage”, una collana di saggistica che prende spunto dalle esperienze personali dei diversi autori e ha come mission quella di abbattere gli stereotipi su argomenti “scomodi”.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa
STEFANIA COSSA
Italia
[email protected]