L'installazione del maestro Igor Boza Borozan: omaggio al grande Nikola Tesla per il convegno "Etica dei Nuovi Media"

Tecnica e Cultura del mondo contemporaneo, 14 Ottobre 2016 ore 15:30, Terni - Palazzo Gazzoli sala blu. Il secondo appuntamento del ciclo “Apertamente: la Massoneria incontra la città", è un evento solo in parte locale perché, grazie al livello dei relatori selezionati quest’anno, l’evento acquisterà decisamente carattere internazionale. E’ un periodo di grande incertezza a livello mondiale. Oltre alla crisi economica ormai è evidente anche una crisi culturale ed etica.
Terni, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Il sociologo francese Michel Maffesoli sarà ospite a Terni presso la sala blu di Palazzo Gazzoli per una conferenza organizzata dall’associazione culturale Gigi Girolami, la Loggia Gaio Cornelio Tacito, il Grande Oriente d’Italia, l’Accademia dei Filaleti, l’associazione Luce per Terni e l’Accademia Belle Arti di Terni.

La giornata di studio cercherà di superare la rigida categorizzazione fra apocalittici e integrati, per utilizzare una espressione di Umberto Eco, o, ancora,  di tecnofobi e tecnofili, per tracciare le forme delle nuove espressioni di socialità e di umano riconoscimento: come la tecnologia partecipa a questo "reincanto del mondo", ovvero al ritorno dell'emozionale all'interno di un mondo razionale ed asettico. Nei blog, nei social network, in Internet si attua, forse, questa contaminazione emozionale.

Interverranno il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, il Dr. Giovanni Amolini Presidente dell'Accademia dei Filateli, il Prof Giancarlo Seri Presidente nazionale dell'Accademia dei Filateli, il Dr. Sergio Rosso Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia, il maestro venerabile della R.L. Gaio Cornelio Tacito Dr. Renato Carnevali.
I relatori sono:
Michel Maffesoli, Professore emerito di sociologia della Sorbona, Direttore del Centre d'Etudes sur l'Actules et le Quotidien, Amministratore del CNRS
Raffaele Federici, Docente di Sociologia dei Processi Culturali presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia, Scientific Advisor presso il Journal of Defense Sciences dell'Istituto di Scienze della Difesa dell'Accademia Militare Turca.
Paolo Bellini, Docente di filosofia politica Università Isubria - Varese Como
Arturo Diaconale, giornalista membro del Consiglio di Amministrazione della Rai
Fausto Dominici, Presidente Federazione Nazionale Insegnanti di Terni, Professore presso Liceo Classico Gaio Cornelio Tacito di Terni


A far da cornice all'evento L'opera del maestro Igor Boza Borozan, una camicia speciale, piena di ‘energia’, l'opera d’arte battezzata ‘Parentesi graffa’, dedicata all’ingegnere, inventore e fisico, uno dei più interessanti e brillanti cervelli del nostro tempo. Con questa opera, Borozan intende dare luce ad un grande personaggio che ha contribuito a fare la storia, «la nostra storia». L’uomo che, vivendo a cavallo tra ‘800 e ‘900, ha illuminato, in senso letterale e culturale, il mondo con la corrente alternata e ha reso possibili invenzioni rivoluzionarie, indispensabili strumenti di comunicazione moderna come la radio: Nikola Tesla.
Quella dedicata a Nikola Tesla è una camicia che testimonia la grandezza di un personaggio straordinario, un grande scienziato "dimenticato". Tesla è, infatti, il padre della moderna corrente alternata, dei neon, della radio, della Tv, dei radar e dei raggi X.
Sarà esposta, in occasione del convegno "Etica dei Nuovi Media" proprio sulla facciata antistante Palazzo Gazzoli il giorno 14 ottobre 2016.

La camicia, da sempre, rappresenta per Borozan il simbolo del suo essere sia come uomo che come artista. Attraverso le camicie sta realizzando un diario di bordo imponente, ambizioso. Le sue camicie, le innumerevoli versioni: disegnate, incise a torchio su carta, dipinte, modellate in ceramica, realizzate in tessuto, poi sospese in aria, leggere e fluttuanti, parlano a chi le sa ascoltare, a chi riesce a vedere, raccontano esperienze, città, luoghi, culture diverse che si incontrano e si fondono attraverso un linguaggio semplice ed immediato.
Molte e prestigiose le strutture dove hanno preso 'vita' le camicie giganti del maestro Borozan: teatri, rocche, palazzi storici, monumenti. Ricordiamo il Teatro Verdi di Terni, la Rocca di Narni, la Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano, il Forte Stella di Porto Ercole, l'ex chiesa di San Domenico a Narni, le Rocche di Ferentillo, la Cascata delle Marmore, il Taller del Prado di Madrid, il Circulo de Bellas Artes di Toledo, il Museo di El Greco.

Nikola Tesla «Ebbe una vita intensa e travagliata – dice Borozan – morì solo, abbandonato dai suoi finanziatori e accusato di essere diventato troppo folle per fare lo scienziato». Molti dei suoi appunti, si dice, «siano misteriosamente spariti, altri furono sottratti alla famiglia per ricerche top secret dell’esercito statunitense e poi andarono misteriosamente persi anch’essi». Ma non sono solo queste caratteristiche a rendere Nikola Tesla «un uomo troppo avanti per i suoi tempi. Credeva in un futuro di pace, un mondo libero con un’energia disponibile per tutti e su larga scala».

Proprio per l'originalità della sua attività artistica, lo studio e la ricerca incessante concentrati nella sua opera, Borozan è stato insignito di importanti premi e riconoscimenti, come Il Premio San Valentino d'Oro per l'Arte e la Decima Musa Caravaggio.
Attualmente la sua produzione artistica si rivolge verso una concezione più materia e tangibile dell’opera d’arte, installazioni urbane che prendono vita da opere pittoriche degli anni precedenti: gigantesche camice sospese in aria, metafora della condizione umana, a metà tra grandezza e miseria, tra divino e terreno.

www.igorbozaborozan.eu
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