Al Teatro DUSE di Bologna Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere in IL PADRE
venerdì 27 ottobre | ore 21:00, sabato 28 ottobre | ore 21:00, domenica 29 ottobre | ore 16:00
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Forlì,
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Al Teatro DUSE di Bologna Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere in
IL PADRE.
venerdì 27 ottobre | ore 21:00
sabato 28 ottobre | ore 21:00
domenica 29 ottobre | ore 16:00
Goldenart production presenta:
Con:
Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere e con David Sebasti
di Florian Zeller.
E con Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Riccardo Floris.
Regia Piero Maccarinelli.
Nonostante la sua età, Andrea è un uomo molto attivo ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza.
L’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza. La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perdita di memoria, viene affrontata con leggerezza e con amara e pungente ironia.
Al Teatro DUSE di Bologna Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere in
IL PADRE.
venerdì 27 ottobre | ore 21:00
sabato 28 ottobre | ore 21:00
domenica 29 ottobre | ore 16:00
Goldenart production presenta:
Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere e con David Sebasti
di Florian Zeller.
E con Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Riccardo Floris.
Regia Piero Maccarinelli.
Nonostante la sua età, Andrea è un uomo molto attivo ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza.
L’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza. La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perdita di memoria, viene affrontata con leggerezza e con amara e pungente ironia.
Ufficio Stampa