Giustizia lenta, ecco che fare – di Clerici (Assoedilizia)

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) E’ noto da sempre che tra principali freni agli investimenti in Italia, in particolare dall’estero, ci sono corruzione e lentezza della giustizia.

Su quest’ultima lo ‘stato dell’arte’ è fornito da Carlo Nordio nel ruolo di portavoce della ricerca realizzata dai consulenti di European House Ambrosetti, in occasione del tradizionale Forum annuale di Cernobbio.

In Italia, da alcuni anni, i Tribunali hanno smaltito parecchio arretrato. In particolare, vengono definiti 113 procedimenti ogni 100 che vengono iscritti ex novo. Contro i 103 di Germania e Spagna ed i 99 della Francia.

Ma il nostro Paese è tra i peggiori per tempo di risoluzione delle cause. Il tempo medio per la definizione di un procedimento civile in tutti i gradi di giudizio è di 2807 giorni (oltre 7 anni e mezzo) a fronte di Germania (783 giorni), Spagna (806), Francia (1250).

Se l’arretrato cumulato nel tempo è passato da 5.700.000 pendenze del 2009 a 3.629.000 lo scorso anno (meno 37%), l’italica litigiosità grava ulteriormente sul sistema della giustizia: nel 2017 si contavano 4.000 pendenze con contenzioso ogni 100.000 abitanti, quasi 5 volte la Germania, più del doppio della Spagna, 70% in più della Francia. E 82 tribunali su 140 (con netta prevalenza nel centro-sud d’Italia che registra comunque isole di efficienza) hanno oltre il 20% delle pendenze che riguarda procedimenti ultra-triennali, cioè oltre i “tempi ragionevoli” stabiliti dalla Legge Pinto.

Viene quindi meno il principio dell’equità della giustizia, che non è solo legata al tipo di decisione presa, ma anche ai tempi con cui questa decisione viene presa.

Operando con risorse limitate, lo sviluppo di una cultura manageriale aiuta a migliorare l’allocazione delle risorse stesse, favorendo l’equità della giustizia nel totale rispetto dell’autonomia della magistratura.

Queste le proposte di soluzione avanzate dal team di consulenti dell’Ambrosetti Club.

Accelerare ed estendere l’adozione di: strumenti di valutazione della performance dei Tribunali e dei Magistrati; criteri manageriali nella gestione e organizzazione dei Tribunali; misure e buone pratiche organizzative (best practice) per migliorare la performance complessiva del sistema; corsi di management ed organizzazione (dagli studenti di giurisprudenza, ai concorsi in magistratura e quelli per i passaggi di carriera) predisponendo, al contempo, adeguati criteri e strumenti di valutazione.

Per fare ciò è necessario garantire adeguate risorse finanziarie, umane e tecnologiche al Sistema Giustizia.
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