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Arte e Cultura

Mostra PRIMO ATTO, personale di MARINA BRANCACCIO, al caffè del Teatro Duse di Bologna

Dal 26 gennaio al 12 aprile nell'ambito di SetUp Contemporary Art Fair 2017- SetUp Plus.
Forlì, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) A tre anni dalla sua ultima personale, ‘Con l’aiuto dell’Eros’, progetto che offriva opere pittoriche alla fruizione anche dei non vedenti, Marina Brancaccio torna ad esporre le sue tele a Bologna. ‘Primo Atto’ è il titolo scelto per la nuova mostra, ospitata e promossa dal Teatro Duse di Bologna, nell’ambito di DUSEoff, in collaborazione con SetUp Contemporary Art Fair 2017, per il circuito SetUp Plus.

La mostra è uno spassionato omaggio al mondo del teatro, al quale l’artista è legata a doppio filo da oltre vent’anni. ‘Primo Atto’ è una selezione di quasi 20 tele, tra cui alcuni inediti mai esposti al pubblico, come ‘Duse, Duse mon amour’, ispirato proprio allo storico palco di via Cartoleria. La vernice, in forma di reading per due voci e pianoforte, si terrà il 26 gennaio alle 18 al Caffè Duse, interno al teatro (via Cartoleria 42, Bologna).

Il primo atto a teatro è quello in cui si palesano i personaggi con i loro caratteri, l’ambientazione e i fatti da cui scaturisce la trama che si svilupperà durante lo spettacolo. Secondo questo parallelismo, come in drammaturgia, a compimento del primo atto avviene il colpo di scena che innesca il secondo atto, così i quadri di Marina Brancaccio vogliono suggerire l’incipit di una narrazione che può continuare seguendo infiniti plot. Le opere in mostra, tutti oli su tela, sono quindi da intendersi come il primo capitolo di un romanzo, il principio dell’avventura. Spetterà all’osservatore partecipare al gioco, immaginando come prosegue la storia. In questo senso, le opere sono un invito a scrivere il futuro, a decidere le conseguenze di quello che è solo un ‘Primo atto’, ciascuno secondo la propria sensibilità, la propria estetica, il proprio sogno.

“Sono anni che desidero allestire una mostra esplicitamente dedicata al teatro – spiega Marina Brancaccio – e ringrazio il prestigioso Teatro Duse, dalla Direzione Artistica allo staff, per avermi dato l’occasione di rompere finalmente gli indugi ed esprimere quella che considero, a tutti gli effetti, una dichiarazione d’amore verso la forma d’arte che, a mio avviso, più si avvicina alla vita e alla sua imprevedibile e avvincente bellezza”.

La mostra, accompagnata dal testo critico di Emilia Vitulano (giornalista dell’Agenzia Dire), resterà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 12 aprile, da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
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Giancarlo Garoia
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