A Roma serata di presentazione degli autori emergenti della casa editrice Il Filo

Le Nuove Voci delle Edizioni Il Filo presentano i loro libri
, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Martedì 17 giugno 2008 alla libreria “Tra le righe” avverrà la presentazione di quattro libri degli autori della casa editrice Il Filo. Nella serata presenteranno i loro testi Ros Casalone per “Le casa inquietanti – Otto racconti e le poesie perdute e ritrovate di Transnature, Maurizio Corsale con “Archeologia familiare”, Alfonso Pierro “Svendendo Altrove il Bacio Bugiardo. Poesie” e Renato Roncaglia con “Caccia al tesoro”.

“Le casa inquietanti – Otto racconti e le poesie perdute e ritrovate di Transnature” (Edizioni Il Filo) di Ros Casalone.
Otto storie d'amore, avventura, sogni e fantasmi, ambientate tra le colline del Monferrato, banchi di nebbia, case isolate abitate da inquietanti presenze e il fiume Po. Struggenti, poetici e stravaganti personaggi, con le passioni e i drammi di ciascuno di noi. Lontano dai flussi frenetici della città, il Monferrato da secoli sembra immobile, ma nasconde una ricchezza immensa di vicende e drammi. I suoi abitanti possiedono una strana mescolanza di follia, saggezza e inquietudine. C'è Bobè, l'uomo che vuole costruire una barca su una collina, progetto che realizzerà insieme al Francese, il Pila e il Collambano e che li porterà verso l'avventura; c'è il brigante Ratatuia e la amata Dolcina, la cui storia d'amore e dell'oro nascosto nelle grotte è rivisitata, a Parigi, da Erika; c'è la bella ed erotica Maria; ci sono ragazzi in cerca di avventura, aiutati dal Santo, un individuo solitario con ambizioni più folli delle loro; c'è Lorenzo che non riesce ad allontanarsi dalla collina e da una casa piena di libri; c'è il furto di un cadavere e strane case invisibili. In queste storie predomina infine la nebbia che tutto ingoia. Questi racconti sono piccole gemme scatenate da fantasia e spirito di osservazione e dal solito lampo di genio di uno scrittore che sì è accorto di come "in Monferrato c'erano mille storie da raccontare, ma nessuno lo faceva".

“Archeologia familiare” (Edizioni Il Filo) di Maurizio Corsale
Giovanni, magistrato della Corte di Cassazione, dopo la morte della zia torna alla villa di famiglia. La sua vita è a un bivio: deve fare i conti con la fine del suo matrimonio che l'ha fatto precipitare in un vortice di dubbio e solitudine. Ma la casa deserta è tutt'altro che silenziosa, e ha ancora molto da raccontare. L'uomo trova infatti per caso degli strani messaggi criptati, che svelano particolari sconosciuti del passato della famiglia. La vicenda dai contorni gialli, riesce a mantenersi sospesa tra l'indagine del protagonista alla ricerca di una soluzione all'enigma e la difficile e dolorosa analisi interiore, come se la propria storia restasse racchiusa tra le mura silenziose della villa, celata dietro il significato di quei versi cifrati.
"Perché non poteva sistemarsi lì? Chiudere se stesso in quell'eremo fuori dal tempo, uscire dal presente per restare sospeso, non per riandare al passato, all'oscurità delle cose sepolte, vissute e non vive, ma per frenare, fermare il futuro e tornare all'eterno, con l'animo pieno del tutto e del nulla, frammento invisibile dell'universo immanente. Chiuse gli occhi e sospirò".

“Svendendo Altrove il Bacio Bugiardo. Poesie” (Edizioni Il Filo) di Alfonso Pierro
Svendendo Altrove il Bacio Bugiardo. Poesie è un viaggio che l'autore, Alfonso Pierro, compie in tre tempi: Attimi, Spazi, Persone che sono difatti le sezioni in cui egli dispone il proprio discorso poetico, sono le tappe di un andare in profondità in cui il sogno e la veglia, il dato onirico e quello del reale, paiono indistinguibili. Sì perché l'autore in queste pagine narra perlopiù il desiderio di "sollevarsi", di disgiungersi (mediante un'astrazione creativa) dalla realtà più bieca, dall'omologazione, dall'apatia dei giorni uguali a se stessi: egli immagina di fermare il tempo, di delegittimarlo, per poi immergersi nel non-tempo del paesaggio, nel non-tempo della poesia. Si tratta di versi tesi a smontare la finzione che ricopre la sostanza, la forma fine a se stessa, si tratta di versi che vogliono dire (rappresentare) la verità dell'abbandono e la cruda indecenza della "normalità". La domanda chiave è certamente "si può trasmettere qualcosa? Si può comunicare?" (veramente, oltre gli scemi, oltre la paura di svelarsi). Alfoso Pierro si interroga dunque sul senso profondo dell'esistenza, su ciò che spinge ognuno a seguire il tracciato prestabilito in silenzio e solo, sull'ordinarietà di una vita di "cartapesta" che egli ricusa, che egli trasforma in poesia.

“Caccia al tesoro” (Edizioni Il Filo) di Renato Roncaglia
Dopo essere uscito dalla scuola del kgb, Dmitry Morosov, detto Dima, apre un'agenzia di investigazione privata. Nel suo ufficio attende l'occasione giusta per intraprendere un caso sensazionale che lo renderà famoso. Questo accade quando riceve la telefonata di Nikolay Nikolaevich Artiumov, un personaggio ricco e molto discusso, interessato a uno scomparso fascicolo giallo lasciatogli in eredità dal padre appena deceduto. Serghey Olegovich Kapustin era stato un ex dirigente delle istituzioni sovietiche e al momento della morte lavorava come direttore finanziario per la Rostorg, società di distribuzione e vendita di prodotti alimentari, di proprietà di sua moglie e di suo cognato Fiodor Gavurian. La grande sorpresa per Dima arriva quando anche Gavurian lo chiama per affidargli lo stesso caso. Tutti sembrano avere un enorme interesse a conoscere il contenuto del fascicolo giallo. L'abilità di Dima gli permette di rintracciarlo con facilità, ma proprio quando scopre chi n'è in possesso la situazione si complica: da qui dovrà portare alla luce la sottile rete che lega tutti i protagonisti della storia. Da qui inizierà la vera e propria caccia al tesoro, al mistero che quel fascicolo racchiude.

Martedì 17 giugno 2008, ore 18
Roma, Libreria “Tra le righe”
Viale Gorizia,29

www.ilfiloonline.it

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