DOMINICI ( UIL FPL ROMA ): “LAVORATORI SCESI IN PIAZZA CONTRO LEGACOOP, CONFCOOPERATIVE E ACGI”

Vergognosa la proposta delle Centrali Cooperative di un aumento contrattuale di 38 euro in 3 anni, pari a 13 euro lorde che ledono la dignità del lavoratore
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Oggi, Venerdi 3 Dicembre 2010, in Piazza Santi Apostoli a Roma sono scesi in piazza centinaia di lavoratori delle Cooperative Sociali per protestare contro la proposta di aumento contrattuale di 38 euro da parte delle Centrali Cooperative LegaCoop, ConfCooperative e Acgi, spalmati in tre anni per un importo lordo mensile pari a 13 euro circa che riteniamo offensiva, nonché lesiva della dignità del lavoratore. Lo dice in una nota il Segretario Provinciale della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. Dopo 17 mesi dalla presentazione della piattaforma, dopo 14 incontri di negoziazione, a 11 mesi dalla scadenza del contratto collettivo nazionale è uscita fuori solo questa proposta imbarazzante a danno degli oltre 250.000 lavoratori delle cooperative sociali, 20.000 dei quali solo nel Lazio, operanti nei servizi socio – sanitari – assistenziali che mediamente percepiscono nella migliore delle ipotesi uno stipendio di poco superiore agli 850 euro mensili.

Le storiche caratteristiche di flessibilità e disponibilità tipiche della formula cooperativistica vennero esaltate tramite l’argomento dell’alta finalità sociale dei servizi gestiti e di una presunta miglior qualità offerta rispetto ai servizi gestiti direttamente dall’amministrazione pubblica. Dal ruolo iniziale , in alcuni casi sperimentale e di nicchia, le cooperative sociali si sono trasformate, senza troppi incidenti o crisi di coscienza, in ottimi strumenti del processo di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi pubblici, della sanità e dei servizi sociali divenendone anche promotrici attive. Il tutto - prosegue Dominici - è accompagnato dall’argomentazione di aver creato, dal nulla, decine di migliaia di posti di lavoro che in realtà non sono altro che i posti di lavori pubblici non più coperti ma esternalizzati. Per questo le questioni poste non possono riguardare semplicemente il contratto nazionale; al centro della riflessione e dell’azione sono state poste le condizioni generali di precarietà del lavoro e il ruolo nei processi di privatizzazione dei servizi pubblici e dello stato sociale in genere.

I lavoratori ormai sono stanchi di assistere al peggioramento delle proprie condizioni di lavoro e salariali, per questo – conclude Dominici - la protesta odierna, promossa da Uil Fpl, Cisl e Cgil, è solo la prima di una lunga serie di iniziative che porteremo avanti fino a quando le Centrali Cooperative non siederanno al tavolo consapevoli di dover contrattare con una controparte che non accetta elemosine e che rivendica dignità a fronte dell’ alta professionalità offerta da tutti questi lavoratori.

Paolo Dominici
Segretario Provinciale Uil Fpl di Roma
Ufficio Stampa
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