La Spagna gestisce male le proprie relazioni con il Marocco, partner privilegiato dell'UE

La difesa dell'unità nazionale di ogni Paese è un questione interna e ogni appoggio diretto o indiretto è disfatto una pesante ingerenza negli affari interni di quella Nazione. La Spagna poi conosce meglio di ogni altra Nazione europea la questione del Marocco avendone occupato il territorio delle sue provincie meridionali fino al 1975 e ancora oggi mantiene due città sul suolo marocchino
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

"La reazione del presidente del governo spagnolo "rifiutando la dichiarazione marocchina collegandola all'immigrazione" suscita una "grande sorpresa", ha detto lunedì il ministero degli Affari esteri, della cooperazione africana e dei marocchini che vivono all'estero. “Il Marocco non è abituato a fare polemiche su dichiarazioni di alti funzionari di paesi stranieri. Tuttavia, desta grande sorpresa il commento odierno del presidente del governo spagnolo, che respinge la dichiarazione marocchina collegandola all'immigrazione”, ha affermato il ministero in una nota. Queste parole richiedono i seguenti chiarimenti, continua la stessa fonte.Non sappiamo a quale dichiarazione marocchina si riferisca il presidente del governo spagnolo. Tutte le ultime dichiarazioni dei funzionari diplomatici marocchini (tra cui il ministro, l'ambasciatore di Sua Maestà a Madrid e il direttore generale) non menzionano in alcun modo la questione migratoria ", ha affermato il ministero, sostenendo che la sua dichiarazione resa pubblica lunedì e ampiamente ripetuta , inoltre, dai media spagnoli, si discute solo brevemente della questione migratoria, e proprio per ricordare la buona collaborazione. "È quindi legittimo chiedersi se il presidente del governo spagnolo abbia letto le varie dichiarazioni inerenti a questa crisi e in particolare a quella di oggi", si chiede il ministero, sottolineando che "non sono i funzionari degli esteri a definire quale ministro marocchino debba parlare su quali argomenti”. In Marocco, la gestione della crisi riguarda diverse istituzioni e dipartimenti statali, tra cui il Ministero degli Affari Esteri che porta, nell'ambito delle sue attribuzioni, solo la posizione nazionale, a livello diplomatico e mediatico, mantiene la stessa fonte.Ricordando che il Marocco ha più volte sottolineato che la crisi bilaterale non è legata alla questione migratoria, il ministero precisa che “la genesi e le ragioni di fondo della crisi sono ormai ben note, in particolare all'opinione pubblica spagnola”. “Citare la migrazione non dovrebbe essere un pretesto per distrarre dalle vere cause della crisi bilaterale”, conclude il ministero."

Questa l'intera nota del Ministero degli Affari Esteri del Marocco. Ma che merita alcune riflessioni. L'irrigidimento spagnolo difronte alle legittime domande del Marocco sull'arrivo, la permanenza di capi dei movimento separatista in Marocco senza che il Governo Spagnolo abbia minimante informato il Regno del Marocco di questo arrivo. La seconda un tentativo di enfatizzare la questione migratoria come il vero problema della crisi tra le due Nazioni. Un fatto poi ripreso da numerosi partiti politici , anche in Italia , che hanno preferito per ragioni elettorali sottolineare la questione migratoria invece di capire l'origine della questione.

Il terzo aspetto è il sostegno assunto dal Governo spagnolo alle forze separatiste di un paese che dovrebbe essere il naturale alleato nella regione. Il Marocco non è mai intervenuto quanto forze separatiste operavano in Spagna e non si vede perché ora la Spagna non si comporta in questo modo. In questo modo si crea un pesante precedente ovvero la possibilità di ingerenza negli affari interni di un altro Stato sul delicato tema della preservazione dell'integrità territoriale.

La difesa dell'unità nazionale di ogni Paese è un questione interna e ogni appoggio diretto o indiretto è disfatto una pesante ingerenza negli affari interni di quella Nazione. La Spagna poi conosce meglio di ogni altra Nazione europea la questione del Marocco avendone occupato il territorio delle sue provincie meridionali fino al 1975 e ancora oggi mantiene due città sul suolo marocchino

Quarto aspetto il silenzio europeo ed italiano in particolare. L'Italia che non ha maia avuto mire coloniali sul Marocco potrebbe essere arbitro in questa vicenda , essere protagonista di questa crisi che non è solo diplomatica ma per certi versi rischia di minare le stesse regole del diritto internazionale . Gestire i rapporti internazionali come nell' XIX secolo non è solo andare contro ogni logica ma anche contro ogni senso di drammaticità.

L' Europa non è più il centro del mondo, non è lei a gestire i rapporti principali . L'Europa deve guardare all'Africa con un rapporto paritetico , è il continente del futuro . Lo hanno capito bene sia gli Stati Uniti sia la Cina che la prossima partita si gioca in Africa ed il multilateralismo marocchino può essere il punto di caduta tra interessi geopolitici che altrove possono creare tensioni.

Marco Baratto
studioso di geopolitica

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