MATELICA, TEATRO PIERMARINI: IN SCENA "FEROCIA"

VENERDÌ 24 NOVEMBRE 2017, per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Venerdì 24 novembre al Teatro Piermarini di Matelica Ferocia, spettacolo proposto in prossimità della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre, si inaugura la sezione dedicata alla prosa della stagione promossa dal Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dall’AMAT.

Ferocia di Betta Cianchini con Lucia Bendia, Betta Cianchini ed Elisabetta De Vito porta in scena tre storie di donne, tre diverse vite che si incrociano sul palco, acidamente e beffardamente. Una giovane donna innamorata, una professionista alto-borghese e una madre. Tre donne che vogliono raccontarsi, vogliono ricordare e colpire la nostra attenzione. Un arabesco pulsante di “necessità e urgenza di parlare”. Tre vicende diverse che si identificano in una barbarie “tra le mura poco domestiche”.
Il focus del progetto è la condivisione di impegno e partecipazione attiva nella lotta contro il femminicidio e l’obiettivo è portare alla ribalta il problema da un punto di vista troppo spesso ignorato: gli uomini violenti sono stati prima di tutto figli, fratelli, alunni quindi mariti, compagni e padri; è soprattutto a loro che dobbiamo parlare; per questo la collaborazione con BeFree e C.A.M. Centro Ascolto Uomini Maltrattanti nella fase di scrittura e per la messa in scena è stato fondamentale e continua a esserlo. Ferocia è tratto dal format Storie di donne, un progetto formativo/performativo e informativo sulla violenza contro le donne.

“Le storie raccontate sono storie italiane. Ogni storia messa in scena - afferma l’autrice Betta Cianchini - è un puzzle di tante storie. Questo perché mai avrei messo in scena una storia unica, così com’è. Questo modo di raccontare la crudeltà del fenomeno mi ha sempre permesso di non profanare una vita che già di soprusi e dolorosa profanazione era intrisa. Purtroppo il paradigma mentale è molto spesso lo stesso: il sentirsi improvvisamente in un film horror (lo dicono molto spesso le donne, durante la denuncia), in una gabbia mentale, con la paura di uscire dalla stessa. Quindi l’impotenza e soprattutto l’incapacità di riuscire a raccontare agli altri la verità. Bisogna parlare con “semplicità emotiva nella narrazione” che è cosa ancor più difficile ma tanto più urgente. E bisogna raccontare queste storie perché “spesso anche quando si denuncia, c’è qualcosa che si inceppa, che non va avanti””.

Lo spettacolo è prodotto da 369gradi in collaborazione con Teatro Valmisa con il patrocinio di Regione Marche e in collaborazione con il Comune di Corinaldo. La regia è di Gabriela Eleonori.

Per informazioni: biglietteria del teatro 0737 85088.
Inizio spettacolo ore 21.15.
Ufficio Stampa