Grande Brera Milano – Mostra nell’ex chiesa di San Carpoforo in via Formentini a Milano

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Grande Brera Milano – Mostra nell’ex chiesa di San Carpoforo in via Formentini a Milano – gennaio 2016 –

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Disegni e plastici in mostra nell’ex chiesa di San Carpoforo in via Formentini a Milano

POLITECNICO E ACCADEMIA PROGETTANO LA GRANDE BRERA

Se la cultura è il petrolio dell’Italia, il giacimento della Grande Brera milanese non è stato ancora trivellato. Se ne parla dalla metà degli anni Settanta, quando l’idea era stata lanciata dal soprintendente Franco Russoli, grande sponsor Giovanni Spadolini che aveva appena istituito il ministero dei Beni culturali e ambientali.

Come un fiume carsico, il tema periodicamente riemerge. Ora con una interessante mostra. I progetti sviluppati nei corsi di Architettura del Politecnico di Milano per il consolidamento e ampliamento dell’Accademia di Belle Arti di Brera sono in esposizione nell’ex chiesa di San Carpoforo, via Formentini, Milano fino al 20 gennaio prossimo.

La mostra, organizzata dal Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito – ABC e curata da Luca Monica e Sandro Scarrocchia, nasce dalla passione comune ad alcuni docenti della Scuola di architettura del Politecnico per l’Accademia di Brera. Gli spazi del suo insegnamento, del suo patrimonio d’arte, della sua vita – in una parola la sua architettura – rappresentano un tema perfetto per progetti di ricerca e didattici nel concreto del dibattito attuale.

I disegni e i plastici in mostra sperimentano diverse tipologie e si applicano a più luoghi tra loro integrati: sia alla sede storica, rivalutando il carattere di “Museo-Laboratorio” proprio dell’Accademia; sia a un ampliamento esterno con le potenzialità per un nuovo “Campus delle Arti”.

I progetti reinterpretano il Palazzo di Brera nel suo insieme e nelle sue relazioni con la Contrada. Il “Campo di Brera” viene riconosciuto nella sua configurazione fondata sul sistema delle corti e delle gallerie che sono assimilabili a vie coperte e piazze porticate, in un dialogo senza soluzione di continuità con via Brera, via Fiori Oscuri, lo Strettone.

L’integrazione tra le diverse istituzioni presenti a Brera si rende credibile nella prospettiva di articolare le sedi della didattica dell’Accademia attraverso l’ampliamento nel “Campus delle Arti”, attuabile con il recupero dell’ex-“Quartiere delle Milizie” adiacente al Parco Sempione e al Palazzo della Triennale.

La valorizzazione delle corti del Palazzo, il recupero degli spazi ipogei e la riconfigurazione dell’aula, originariamente unitaria, di Santa Maria di Brera, rende praticabile l’ipotesi che l’Accademia trovi gli ambienti appropriati alle attività di museo-laboratorio volte allo studio e all’esposizione delle proprie raccolte.

L’Orto Botanico – stanza a cielo aperto – si consolida con il giardino di Palazzo Citterio e trova un nuovo fondale nel percorso espositivo di connessione con Palazzo Brera, che disegna il cosiddetto pratone lungo il confine ovest.

Questi i progetti: Campo di Brera; La “graziosa invenzione” della Gipsoteca nel futuro di Brera; Brera Scalo Farini e, collegato, Per Campus Brera un nuovo modello teresiano; Scalo Farini Milano; Il Tempio crematorio del Cimitero Monumentale, conoscenza e valorizzazione del manufatto.

In occasione dell’inaugurazione si è svolto un dialogo sull’insegnamento di arte e architettura coordinato da Stefano Pizzi e Angelo Torricelli. Sono intervenuti Giuseppe Bonini, Roberto Casiraghi, Lorenzo Degli Esposti, Stefano Della Torre, Marco Dezzi Bardeschi, Roberto Favaro, Giorgio Fiorese, Gabriella Guarisco, Giovanni Iovane, Anna Mariani, Franco Marrocco, Tiziana Tacconi, Francesca Valli.
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