Cellule staminali, fra speranze ed etica

Andro Merkù intervista per Radio Punto Zero il dott. Massimiliano Fanni Canelles, dirigente medico Ass 4, direttore del mensile SocialNews e Presidente nazionale del Comitato Italiano Progetto Mielina, fondazione internazionale di Washington che finanzia le ricerche delle malattie demielinizzanti.
, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Gli scienziati americani dell'Harvard Stem Cell Institute sono riusciti a trasformare cellule staminali adulte della pelle in cellule del sistema nervoso. Questo risultato è di grande importanza per la cura di molte malattie come quelle degenerative del sistema nervoso centrale (sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, leucodistrofie ecc.) ma anche altre patologie in organi che non hanno la possibilità di aggiustarsi da soli, cioè di organi dove le loro cellule non hanno più la capacità di duplicarsi come quelle miocardiche nell'infarto o che vengono aggredite dal proprio sistema immunitario come e nel diabete e in alcune malattie demielinizzanti del sistema nervoso.

Da oggi quindi abbiamo la possibilità di utilizzare delle cellule di un organo che può darcene in grande quantità e trasformarle in cellule dell'organo non funzionante e reimpiantarle nell'organismo proprio per farle funzionare al posto di quelle malate. Gli scienziati erano già riusciti a trasformare cellule staminali in cellule di altri organi, ma i problemi erano molteplici, le cellule staminali embrionali hanno una grande capacità di trasformarsi in cellule di qualsiasi organo ma nascono problemi etici all'utilizzo e non abbiamo una riserva adeguata per la terapia si grande scala. Si era riuscito a far trasformare le cellule staminali del cordone ombelicale ma con molta più difficoltà di quelle embrionali e comnque rimaneva il problema della scarsa quantità a disposizione.

Fino ad ora solo in limitate ricerche si era riuscito a far trasformare le cellule staminali adulte (cioè prelevate da un organismo adulto e non da un embrione) in cellule diverse dall'organo in cui erano predisposte a funzionare. Oggi però con questa scoperta possiamo usufruire di un bacino quasi infinito (la pelle) di cellule staminali da poter far trasformare in cellule del sistema nervoso ma probabilmente anche in cellule adulte e funzionanti di qualsiasi organo, senza dover sottostare a problemi di natura etica e di materiale adeguato all'utilizzo terapeutico su grande scala. Inoltre poer utilizzare le cellule della pelle permette di poter utilizzare le proprie cellule staminali per curare le malattie di altro organo del proprio organismo evitando i rischi di rigetto che potevano esserci utilizzando cellule staminali di un altro essere vivente.
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Ufficio Stampa
Monica Coronica
Progetto Mielina / @uxilia
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