Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 10 maggio 2025

E il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu, negli anni a venire, potrà raccontare che durante i suoi mandati non sono mancati i colpi a sensazione: “Faccio tantissimi complimenti a tutta la società, vincere in questa maniera è ancora più bello – dice - perché la squadra, senza pressioni, ha mostrato tutti i suoi inestimabili potenziali nei momenti che contano. Riesco ad immedesimarmi anche nella autentica euforia dei sostenitori, anche di quelli non propriamente legati alla disciplina
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Cagliari, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Basta rimboccarsi le maniche, avere pazienza e lavorare con entusiasmo. Di sicuro, poi, le sorprese, anche le più inaspettate giungono come una ventata miracolosa a sugellare ciò che di buonissimo è stato messo in pentola. Dopo la straordinaria Dinamo Basket, tocca al Tennistavolo Sassari regalare un fantastico tricolore alla città già nota nel mondo per aver dato i natali a grandi personaggi della storia antica e moderna. E anche per la FITeT Sardegna rappresenta la ciliegina sulla torta dopo la Coppa Italia conquistata lo scorso inverno dalla Marcozzi Cagliari, la finale scudetto femminile giocata dal Tennistavolo Norbello e le promozioni nella massima serie maschile di Muravera TT e Santa Tecla Nulvi. E adesso un po’ di glorioso spazio se lo ritagliano i cinque fanatici della racchetta che prestando esperienza, classe, arguzia volpina, ma soprattutto cuore ad una società appena approdata nella massima serie riportano il titolo nazionale maschile sardo dopo ben 24 anni, e a 12 da quello conquistato nel femminile dallo Zeus Quartu. Il sodalizio presieduto da Marcello Cilloco si prodiga in un’escalation frutto di un ambiente caldo e popoloso che non ha mai fatto mancare l’affetto al collettivo. Si intuisce quindi perché il mancino russo (ex Apuania Carrara ed ex Top Spin Messina) Sadi Ismailov abbia viaggiato con la media dell’86,7% e dietro di lui si sia fatto largo la piacevole rivelazione chiamata Andrea Puppo da Genova con il 63,6% diventando tassello strategico nel suo essere mai domo neppure nelle situazioni più disperate che ha risolto a suo favore. Altro anello di congiunzione della superpotenza turritana è lo slovacco Lubomir Pistej, anche lui come Ismailov, atleta abituato a soggiornare nelle alte sfere del pongismo italico (vedi Apuania Carrara). Importante anche il contributo del perugino Alessandro Baciocchi, già in passato protagonista in Sardegna, ma nel capo di sotto, e del nigeriano Ganyu Ashimiyu più calato nella parte di elargitore di consigli tecnico tattici assieme al coach Mario Santona, anche lui dirigente della prima ora nella società turritana. Giunti al secondo posto nella fase regolare con sei punti di ritardo nei confronti dell’Apuania Carrara, i neo scudettati non hanno guardato in faccia nessuno sgominando, nei play off, prima la società amica Marcozzi Cagliari che aveva chiuso la prima fase con gli stessi punti (19) ma con una classifica avulsa peggiore e poi rimontando e sorpassando il club siciliano TOP Spin alla bella, approfittando dell’apporto di un pubblico di casa entusiasta che fino all’anno scorso non aveva potuto gustare le prelibatezze contenute nel più importante campionato nazionale. Tra loro anche il primo cittadino Giuseppe Mascia che si è goduto fino in fondo il magic moment, manifestando la volontà di trovare uno spazio esclusivo ad una società che attualmente conta circa duecento tesserati tra agonisti, amatori, paralimpici, di cui la metà donne e un’altra cinquantina appartenenti alle classi giovanili che non mancano a loro volta di farsi sentire non solo nelle competizioni regionali.

Marcello Cilloco spera tanto nell’ausilio dell’amministrazione comunale perché smontare e rimontare 14 tavoli tutti i giorni per garantire l’attività curriculare alla scuola media n. 2 di Corso Cossiga non è certo come mangiare un gelato. Prima di buttarsi nuovamente a capofitto nell’attività si gode il bel momento ricordando come è stato generato: “Probabilmente non ho ancora realizzato quanto successo. Abbiamo iniziato la stagione allestendo la squadra con l'obbiettivo di fare un campionato di media classifica – dice – e sicuramente non pensavamo di andare così in fondo. Eravamo certi del valore dei nostri giocatori, ma vincere lo scudetto è un'altra cosa. Questo risultato è storico sia per la nostra società, sia per la comunità di Sassari, ma dai tantissimi complimenti giunti da ogni angolo dell’isola immagino che il successo abbia fatto piacere all’intero panorama sportivo regionale”.

E il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu, negli anni a venire, potrà raccontare che durante i suoi mandati non sono mancati i colpi a sensazione: “Faccio tantissimi complimenti a tutta la società, vincere in questa maniera è ancora più bello – dice - perché la squadra, senza pressioni, ha mostrato tutti i suoi inestimabili potenziali nei momenti che contano. Riesco ad immedesimarmi anche nella autentica euforia dei sostenitori, anche di quelli non propriamente legati alla disciplina. Lo scudetto darà un importante impulso allo sviluppo del tennistavolo nel territorio e anche come Comitato dovremo cogliere al volo questa possibilità affacciandoci con sempre più entusiasmo nelle manifestazioni promozionali. Ancora tante felicitazioni al presidente Marcello Cilloco, alla dirigenza, al settore tecnico e ai bravissimi giocatori”.

LA VITTORIA VISTA DA VICINO: PARLANO MARIO SANTONA E ANDREA PUPPO

Un altro incredulo è Mario Santona, tecnico della A1 maschile ma affiliato di lunghissimo corso della società neo scudettata. Ha vissuto in prima persona i momenti bui, ma grazie a quelli ha potuto tracciare, assieme ad altri amici-appassionati di lungo corso, il sentiero della ripresa, passo dopo passo, senza strafare, ma convinto che alla lunga qualcosa sarebbe arrivato. Ecco di getto le sue sensazioni maturate dopo la conquista del titolo:

“Abbiamo iniziato questo campionato da matricola con l'obiettivo salvezza tranquilla. Grazie ad un girone di andata al di là delle aspettative, ci siamo ritrovati nelle zone alte della classifica e questo ci ha consentito di andare avanti nel campionato senza troppo stress di poter rendere al meglio. Nel girone di ritorno siamo rimasti nelle posizioni di vertice e proprio sul filo di lana siamo riusciti ad avere un miglior quoziente vittorie rispetto alla Marcozzi Cagliari arrivando al secondo posto; questo è stato importante poi in sede di play-off. A questo punto abbiamo incontrato la Marcozzi con la quale non avevamo mai vinto in campionato avendo perso all'andata, pareggiato al ritorno e perso in Coppa Italia. I play off sono stati giocati in crescendo di condizione e di fiducia e poi è salito di livello anche un campione come Lubomir Pistej. Questo ci ha consentito di chiudere il discorso semifinale già in casa loro all'andata con un 4-2 veramente combattuto. Devo dire abbastanza a sorpresa ci siamo ritrovati in finale contro il Top Spin Messina che era alla sesta finale consecutiva, quindi una società abituatissima a questi appuntamenti. La sfida in terra siciliana è stata molto equilibrata e decisa da un paio di punti girati a nostro sfavore forse anche a causa dell'inevitabile scotto emotivo. Siamo quindi tornati a Sassari con l'obbligo di dover vincere. La finale di ritorno è stata probabilmente la gara decisiva: con le spalle al muro siamo riusciti a portare a casa una monumentale vittoria per 4-2 nonostante nella squadra avversaria ci fosse un giocatore come Vladislav Ursu praticamente imbattibile in questa fase del campionato. Domenica c'è poi stato il trionfo e sono particolarmente contento del fatto che lo scudetto sia arrivato con un punto decisivo di Andrea Puppo, protagonista di una stagione davvero incredibile. Noi abbiamo creduto fin dall'inizio in lui e lui ha ripagato con gli interessi. Alessandro Baciocchi ci ha dato un contributo impagabile con la sua esperienza, ha portato anche a casa dei punti pesantissimi per la classifica ed è stato veramente un capitano in campo. Lubomir Pistej, nei play-off in particolar modo, ha dimostrato il suo valore dando un grandissimo contributo sia dentro, sia fuori dal campo; e che dire di Sadi Ismailov giocatore solidissimo che è stato un punto di forza importantissimo durante tutto il campionato. In definitiva si può dire che siamo ancora abbastanza increduli per l'impresa compiuta ma siamo stati bravi a non accontentarci e a crederci fino in fondo, con una grande unione di intenti tra giocatori società e il meraviglioso e caldissimo pubblico al quale dedichiamo questa impresa”.

Destinatario di tante attestazioni di stima, il ventiduenne ligure Andrea Puppo è sempre di poche parole ma efficaci: “E’ stata un’emozione incredibile vincere lo scudetto davanti a tantissimi spettatori; ad inizio anno il nostro obbiettivo era quello di una salvezza tranquilla e ci siamo ritrovati a lottare per lo scudetto. Dopo la sconfitta dell’andata era veramente difficile ribaltare il risultato ma siamo rimasti uniti fino alla fine e abbiamo fatto due grandissime partite”.

CAMPIONATI SARDI MASTER: LISCI, NIOLU, DESSI’ CON UNA MARCIA IN PIU’

La tanto agognata maglia da Campione sardo si è palesata a Guspini in occasione dei Campionati Sardi Master e prossimamente sarà indossata anche a Nulvi nel week end dedicato a paralimpici e giovanili (17 – 18 maggio 2025). Manca all’appello la sede riservata agli assoluti che il comitato sardo della FITeT renderà nota successivamente.

Nel florido centro minerario, la società locale fa gli onori di casa ma gratifica anche i propri tifosi con due titoli. Nel singolare maschile master 40 – 60 vince Riccardo Giulio Lisci a coronamento di una stagione da favola. Assieme al suo compaesano Silvio Dessì non trovano ostacoli nell’aggiudicarsi anche il doppio maschile.

Tra gli over 60 il catalano Carmine Niolu (Il Cancello Alghero) rispetta il pronostico con risolutezza, abbrancando t-shirt e l’altro ricercatissimo gadget, lo scudetto dei Quattro Mori.

La parola passa a Riccardo Giulio Lisci che riassume così i due titoli conquistati: “Si inizia al mattino con i doppi, faccio coppia con Silvio Dessì, incerto della sua partecipazione fino all'ultimo poiché reduce da un infortunio alla caviglia. Dopo una partenza difficoltosa riusciamo a ritrovare il giusto equilibrio e vinciamo abbastanza agevolmente tutti gli incontri, compreso il derby in finale contro i nostri compagni Massimiliano Broccia/Fabrizio Melis. Archiviato il doppio si passa al singolare, il cammino verso la finale è tranquillo, solo in semi concedo un set al mio compagno di scuderia Massi Broccia. La finale con Maurizio Muzzu (Tennistavolo Quartu) devo dire che è stata divertente. Abbiamo dato vita ad una bella gara dove si è visto anche qualche bel punto che il pubblico abbastanza numeroso ha apprezzato”.

Interviene anche il doppista neo campione regionale Silvio Dessì: “Nonostante un piccolo infortunio, volevo assolutamente partecipare al torneo organizzato dalla nostra società. In doppio con Riccardo, dove partivamo da favoriti, abbiamo avuto un po' di difficoltà ad entrare in partita soprattutto per merito mio. Al primo turno con la coppia del Torrellas Capoterra, Luigi Congiu-Antonello Migliaccio, sotto di un set a zero e 10-7 per loro, siamo riusciti a ribaltare la gara e a vincere 3-1. Più agevoli sono state le vittorie in semifinale contro i marcozziani Stefano Manca-Licio Rasulo e in finale contro i nostri compagni di squadra Broccia-Melis entrambi terminati 3-0. È stata una bella giornata di sport tra amici diversamente giovani. Vorrei fare i complimenti a tutto il Tennistavolo Sassari per la strepitosa vittoria dello Scudetto”.

Il duo Broccia-Melis, nel percorso verso la finale, ha estromesso nell’ordine il fortissimo tandem marcozziano Giuseppe Lepori/Gianluca De Vita e la coppia del Torrellas Capoterra formata da Celestino Pusceddu e Antonio Cingolani.

Per ciò che concerne il singolo, Maurizio Muzzu è approdato in finale grazie alle vittorie conseguite su Stefano Manca (Marcozzi) e Marco Schirru (Tennistavolo Decimomannu). Tra i primi otto figurano Luca Pinna, Gianluca De Vita e Licio Rasulo (Marcozzi).

Negli over 60, Carmine Niolu sentiva aria di vittoria sin dal principio: “Questo sport mi ha regalato un’altra bella soddisfazione, partivo con i favori del pronostico, ma non era sufficiente – dice – perché bisognava vincere tanti incontri, ed è noto che in un torneo partecipano in tanti ma poi vince solo uno. Fino alla semifinale ho vinto diverse partite tutto sommato abbastanza agevolmente ad eccezione di un set conclusosi 19-17 con Luciano Macrì (TT Carbonia). La finale con Giuseppe Lepori (Marcozzi), atleta pericoloso, forte ed estroverso, che penso sia arrivato a disputare la partita decisiva provato e fiaccato dal precedente incontro vinto con un sofferto 3-2 contro Fabrizio Melis (TT Guspini). Tale evento mi ha sicuramente avvantaggiato per la vittoria finale”.

Tra i primi otto compaiono Adriano Zucca (Atletica Serramanna), Carlo Carta (TT Oristano), Celestino Pusceddu e Luigi Congiu (Torrellas Capoterra).

COPPA SARDEGNA: NEL RICORDO DI NAZZARO PUSCEDDU IL TT GUSPINI SBANCA

Un’iniziativa portata avanti con serietà ed impegno, come la società Paulilatino 2014 ha dimostrato negli anni di saper fare. Grazie al supporto logistico del Tennistavolo Norbello che ha messo a disposizione l’impianto di via Azuni, l’edizione della Coppa Sardegna 2025 ha funzionato come sempre molto bene, con l’aggiunta della grande commozione che tutte le 18 squadre (42 partecipanti) hanno palesato quando c’è stato da ricordare Nazzaro Pusceddu, atleta conosciuto in tutta l’isola e improvvisamente scomparso lo scorso anno. La società paulese che ha avuto la fortuna di saggiare gesta atletiche e umane del pongista oristanese ha quindi perfezionato il Memorial con la collaborazione della famiglia Pusceddu.

Il verdetto dei campi, manco a dirlo, ha sancito la supremazia del TT Guspini che ha piazzato tre squadre nei primi quattro posti. Domina la fazione “Rossa” con Riccardo Giulio Lisci e Manuel Broccia, davanti al collettivo “Bianco” con Francesco Lai e Luca Broccia e a quello “Giallo” con Massimiliano Broccia e Fabrizio Melis. Sul podio anche La Saetta con il terzetto formato da Christian Ferro, Alessandro Mercenaro e Lorenzo Piras;

Nel tabellone finale, oltre alle squadre salite sul podio, si sono affacciate il Sassari A di Luca Pinna e Edoardo Ian Eremita, il Guspini Blu (Sergio Vacca, Giorgio Onnis), Marcozzi Cagliari (Giuseppe Lepori, Gianluca De Vita), Paulilatino Gialla (Gian Carlo Carta, Nicolo’ Carta), Tennistavolo Decimomannu (Antonello Mei, Francesco Mela, Mattia La Gaetana).

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GIAMPAOLO PUGGIONI
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