ENERGIA, PROCACCINI (FDI): “DAL COPASIR FORTE RICHIAMO PER UN PIANO STRATEGICO NAZIONALE”

Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente ed Energia del partito, commentando la “Relazione sulle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell'ambito della sicurezza energetica” approvata oggi dal Copasir.
BRUXELLES, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

“Dal Copasir arriva un forte richiamo a Governo e Parlamento per predisporre un vero e proprio piano di sicurezza energetica, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’estero e di affrancarci nel più breve tempo possibile dalle forniture russe di gas, ma anche di carbone e il petrolio. E’ un fattore strategico per il nostro Paese e quindi condivido quanto affermato nel documento approvato oggi dal Comitato che evidenzia, tra l’altro, la necessità dello snellimento di procedure autorizzative per incrementare la produzione energetica nazionale, specie per le rinnovabili, e realizzare le reti necessarie per fare del nostro Paese l’hub energetico del Mediterraneo e dell’Europa”. 

Lo afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR Nicola Procaccini, responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente ed Energia del partito, commentando la “Relazione sulle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell'ambito della sicurezza energetica” approvata oggi dal Copasir. 

“In questa drammatica fase geopolitica che l'Europa sta vivendo a causa del conflitto russo-ucraino è però necessario coordinare una adeguata strategia italiana ed europea, perché puntare sul continente africano per diversificare gli approvvigionamenti energetici rischia di farci passare dalla dipendenza attuale dalla Russia a quella di Paesi fortemente instabili o al condizionamento della Turchia. La ricerca di un’autonomia energetica e l’adozione di una pianificazione strategica vale anche per l’approvvigionamento di materie prime, terre rare e minerali preziosi necessari per le filiere energetiche e produttive e in tal senso è indispensabile imprimere il massimo stimolo alla ricerca nel settore energetico”, conclude Procaccini.