Voci per la Libertà sostiene la campagna di Amnesty International contro la mortalità materna

Dal 21 novembre al 12 dicembre, con un semplice SMS al numero 45506 puoi aiutare Amnesty nella sua campagna mondiale per fermare questa tragedia
Villadose (RO), (informazione.it - comunicati stampa - società) Potrai offrire il tuo contributo inviando un sms - del valore di 2 euro - al numero 45506,  da un cellulare privato Tim, Vodafone, Wind, 3 e CoopVoce, oppure dalla rete fissa, tramite Telecom Italia (5 o 10 euro) o Infostrada (5 euro).
Potrai inoltre diventare tu stesso testimonial della campagna registrando e inviando un videomessaggio su Facebook: alla pagina http://www.facebook.com/event.php?eid=177463898936096  le istruzioni per aderire!

 

La mortalità materna è una delle più insopportabili conseguenze della povertà. Ogni anno, nel mondo, 350.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e al parto.
Molte di loro muoiono tra sofferenze atroci. Alcune a casa, senza l'assistenza di personale medico; altre mentre cercano di raggiungere un ospedale, a piedi, in auto o in motocicletta; altre ancora in un letto d'ospedale perché non sono state curate in tempo. La maggior parte di queste donne vive in povertà e risiede nei Paesi in via di sviluppo, tuttavia, anche nei cosiddetti Paesi ricchi le donne che appartengono a minoranze etniche vanno spesso incontro a ostacoli nell'ottenere l'assistenza sanitaria cui hanno diritto.

 

Amnesty chiede ai governi di che l'assistenza ostetrica d'urgenza sia disponibile per ogni donna, che siano eliminati i costi che ostacolano l’accesso alle cure mediche di base e che sia rispettato e tutelato il diritto delle donne al controllo sulla loro vita sessuale e riproduttiva

Grazie alle donazioni Amnesty International potrà realizzare una serie di interventi concreti in Perù, uno dei Paesi con il più alto tasso di mortalità materna di tutta l'America Latina, in Sierra Leone, dove, più che in qualsiasi altra parte del mondo, le donne rischiano di perdere la vita durante il parto, in Burkina Faso, dove ogni anno 2.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza, e nei ricchi Stati Uniti d’America in cui, nonostante la spesa sanitaria sia tra le più alte nel mondo, a morire sono ancora le donne che appartengono a minoranze etniche o a comunità native.

 

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