Netbet: Le case automobilistiche costrette a spendere il 40% delle loro entrate per ridurre le emissioni. Lo studio ha rivelato che
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Una nuova ricerca ha mostrato come, nell'ultimo anno, le prime dieci case automobilistiche sarebbero costrette a sborsare in media il 39,5% del loro fatturato annuo per compensare la loro impronta di carbonio.
Il Rapporto sulle emissioni delle automobili ha rilevato come il Gruppo Volkswagen avrebbe dovuto spendere il 70,7% del suo fatturato per compensare le emissioni causate dalle vendite dell'anno scorso, mentre Daimler AG avrebbe dovuto utilizzare solo il 17% del suo fatturato annuo.
Da uno studio condotto dalla Carbon Engineering è emerso che recuperare una tonnellata di CO2 nell'atmosfera costa una media di 150 euro che, oltre a mitigare il cambiamento climatico, favorisce inoltre l'implementazione di tecnologie a basse emissioni di carbonio e fonti di energia rinnovabili.
Sulla base delle emissioni medie per modello e delle unità vendute per marchio, i principali produttori avrebbero potuto emettere lo scorso anno 282 miliardi di kg di CO2 ciascuno, con un costo di compensazione pari a 424 miliardi di euro.
Fiat Chrysler Automobiles è proprietaria dei veicoli con le maggiori emissioni, che producono in media 63,1 kg di CO2. Toyota Industries invece è la compagnia meno inquinante con emissioni medie di carbonio pari a 53,8 kg. Sulla base delle loro cifre di vendita, i costruttori hanno prodotto rispettivamente 278,8 miliardi e 577,8 miliardi di kg di carbonio nell'ultimo anno.
Costo per compensare le emissioni in % del fatturato
Produttore |
% delle entrate per compensare le emissioni |
Produttore |
% delle entrate per compensare le emissioni |
Volkswagen Group |
70.7 |
Ford Motor Company |
36.8 |
Renault |
56.5 |
Mazda Motor Corporation |
35.3 |
Hyundai Motor Group |
44.7 |
Toyota Industries |
34.6 |
Groupe PSA |
38.7 |
BMW |
22.5 |
Fiat Chrysler Automobiles |
37.5 |
Daimler AG |
17 |
Oltre ai costi di compensazione delle emissioni di anidride carbonica dell'ultimo anno, le case automobilistiche potrebbero incorrere in pesanti sanzioni a causa del mancato rispetto degli standard di emissione dell'UE entro il 2021.
I costruttori che non riusciranno a raggiungere l'obiettivo medio di emissioni della flotta auto stabilite dall'UE di 95 CO2/km saranno multati di 95 euro per ogni CO2/km in più rispetto all'obiettivo, moltiplicato per le unità vendute. Sulla base dei dati attuali, le prime dieci case automobilistiche si troveranno ad affrontare una multa collettiva di 114,6 miliardi di euro nel 2021, a meno che non riducono drasticamente la loro impronta di carbonio.
L'industria dei trasporti è uno dei maggiori contribuenti dell'impronta di carbonio globale, responsabile di circa il 24% delle emissioni mondiali di gas a effetto serra dell'anno scorso. Sebbene i produttori stiano cercando di elettrificare la loro flotta auto per ridurre le emissioni, il settore automobilistico è più che mai sotto pressione per apportare il proprio contributo al cambiamento climatico.
Per vedere i risultati del Rapporto sulle emissioni dell'auto, visitate il sito: https://www.netbet.it/rapporto-emissioni-automobili
-FINE -
Note per l'editore:
Dati raccolti da una serie di fonti, tra cui i rapporti annuali dei produttori di automobili, EUROPA, transportenvironment.org e Carbon Engineering.
Vedi la versione originale su businesswire.com: https://www.businesswire.com/news/home/20200729005312/it/
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Claudia Georgevici
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