Incontro con Pier Paolo Bisleri ​

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Bari, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Scenografia, arte contemporanea e spazio scenico: tutto questo in un’unica lezione tenuta nell’Aula Magna dell’Ateneo degli studi di Bari dallo scenografo di fama internazionale Pier Paolo Bisleri. Diplomato in scenogra a e costume presso l'Accademia delle Belle Arti di Firenze il suo lavoro si è spinto sempre più verso la ricerca di uno 'spazio emotivo' che gli permetta maggiormente di isolare e approfon- dire i personaggi, le situazioni drammatiche e la musica in tutta la pienezza del loro significato. Il suo lavoro gli ha permesso di collaborare con illustri registi nei più celebri teatri d’Italia e non solo. L’incontro organizzato dall’associazione “Ex studenti Accademia Belle Arti di Bari” ha catturato l’attenzione di un gran numero di studenti ma anche di molti docenti. “Dal settembre del ’75 ad oggi non sono più uscito dal teatro”, cosi Bisleri inizia a parlare alla platea. Rimembra le esperienze della sua lunga carriera artistica, scorre mentalmente l’imprinting della sua vita fino alla proiezione di alcune delle sue produzioni.
A presentarlo all’inizio della conferenza è stato il Prof. Francesco Arrivo anche lui scenografo e professore in numerose Accademie d’Italia. “La scenogra a non è altro che un linguaggio straordinario. La scrittura di scena è un altro racconto, differente dal testo d’origine”... Bisleri questo lo sa bene poiché negli anni ha avuto modo di vedere il palcoscenico non solo dinnanzi ma anche dietro le quinte e partendo dai testi delle opere da rappresentare ha donato loro una nuova storia, un diverso input, insomma nuove parole. Una lezione imperdibile dove l’arte contemporanea si presta alla creazione di nuovi scenari per noti drammi del teatro classico. Bisleri fa questo anche col dramma shakespeariano “Romeo e Giulietta”. I due amanti sono due comuni rom ed è la strada ad essere portata in teatro tramite la scenografia minuziosamente studiata. È cosi che Romeo e Giulietta si incarnano in personaggi reali. Bisleri dà loro un nuovo spazio, innovativo ed alternativo come quello di un campo rom. Studia minuziosamente i dettagli, i costumi, asfalta la scena. Shakespeare non muore nel tempo, le grandi opere sono immortali e per questo possono essere rinnovate dall’interno in una chiave differente. Bisleri da sempre si è sempre fatto promotore di un teatro nuovo ed innovativo, aderendo al “teatro della poesia”, una fase della ricerca arstistica che sviluppa le esperienze maturate nel tempo.
Come direttore degli allestimenti scenici ha partecipato ad oltre duecento spettacoli tra prosa e lirica e nelle aule dell’Ateneo ha irradiato il suo modo di fare teatro e quindi di fare arte mentre sul proiettore non cessavano di scorrere le migliori scenogra e di opere illustri che hanno fatto il giro nei teatri del mondo! Se la prosa lascia largo spazio all’innovazione e all’avanguardia non da meno è la lirica..Bisleri ha illustrato la scenogra a studiata per l’opera “Iris”, esempio di come anche nella lirica ci possa essere inventiva. Una mattinata all’insegna dell’arte e dopo un breve dibattito nale l’incontro si è concluso con lunghe ovazioni. L’associazione “Ex studenti Accademia belle arti di Bari” ringrazia quanti sono stati presenti al convegno.
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