Al MuCEM di Marsiglia IL FOTOROMANZO (Le “Roman-photo”)

Fino al 23 Aprile 2018.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Nato in Italia nell'immediato dopoguerra (1947) il fotoromanzo ha avuto il maggior successo editoriale del periodo e, per più di venti anni, è stato il best seller della letteratura popolare, non solo in Italia ma in tutto il Mediterraneo.
Raramente gli storici ed i critici d'arte e di cultura popolare hanno rivolto la loro attenzione a questo fenomeno e, ancora meno, lo hanno fatto i musei ed i centri d'arte: ora il MuCEM di Marsiglia, museo nato in occasione della nomina della città a Capitale Europea della Cultura, colma questa lacuna aprendo l'orizzonte sul periodo e sugli esiti del fenomeno per l'intera area mediterranea, come prevede la sua stessa mission.
Così che ricostruire oggi, senza alcuna aria di sufficienza ma con il rispetto della ricerca, queste piccole e grandi “mitologie sentimentali” ci permette di offrire una rilettura originale dell'avvio della società dei consumi e della evoluzione delle mode, con un particolare sguardo sulla emancipazione femminile nell'Europa mediterranea nella seconda metà del XX secolo.
Il Fotoromanzo, dunque, come percorso culturale e storico da osservare non con sufficienza e distacco, ma come segno dei tempi e dei luoghi.
La mostra riunisce oggetti, film, fotografie, documenti ed anche alcune delle più interessanti realizzazioni di quell'artigianato che poi diventerà una vera e propria industria culturale di massa.

In mostra pagine delle riviste Sogno, Bolero, Grand Hotel, spezzoni di film come “Riso Amaro” di De Sanctis, Tenebre”, “L'uccello dalle piume di cristallo”, “Il gatto a nove code” e “Phenomena” di Dario Argento, “L'Enfance Nue” di Maurice Pialat, fino a Godard e Antonioni del quale viene proiettato un estratto, quasi inedito ormai in Italia, del documentario “Amorosa Menzogna”.

E, quindi, il passaggio dal fotoromanzo al neo realismo appare in tutta la sua evidente naturalezza, fino al Fellini de “Lo sceicco bianco” con Alberto Sordi , al De Sanctis appunto di “Riso Amaro” con Silvana Mangano e a Michelangelo Antonioni di “Amorosa Menzogna” con l'attore-meccanico Sergio Raimondi.

La mostra resterà aperta fino al 23 Aprile 2018.

INFO:
www.mucem.org
Ufficio Stampa
Giancarlo Garoia
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