Monterotondo, la replica di Antonino Gatto alle accuse della sinistra

Il candidato a sindaco del comune eretino interviene nelle querelle politica sollevata dall’ avversario Mauro Alessandri: “Certe accuse cominciano ad essere ripetitive e monocorde, sembra quasi che tra loro scarseggino le argomentazioni propositive”
, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) – “Le dichiarazioni di Alessandri denotano un certo nervosismo e un malumore serpeggiante nello schieramento politico a noi avverso. Accusarmi di demagogia, di ipocrisia e di plateale inconsistenza degli argomenti mi sembra uno sterile tentativo strumentale e populistico diretto a screditare me e la coalizione che mi appoggia. Tuttavia, Alessandri non tiene in considerazione che i cittadini intelligenti e coscienziosi della nostra città non cadranno nel suo tranello infantile di denigrare l’avversario riempiendosi la bocca di parole vuote e infondate. Questo è il segno più evidente che Alessandri e i suoi ci temono e che sono consapevoli della nostra forza e della validità delle nostre idee”. Questa la perentoria replica di Antonino Gatto, candidato a sindaco per la lista civica, alle dichiarazioni rilasciate da Mauro Alessandri, candidato del Pd, riportate dalla stampa locale e incentrate sui dubbi di «consistenza politico-amministrativa e leadership» del professor Gatto.
“Certe accuse – continua il primario chirurgo – cominciano ad essere ripetitive e monocorde, sembra quasi che a sinistra scarseggino le argomentazioni propositive e di conseguenza si preferisca attaccare a testa bassa, ribadendo più volte gli stessi due o tre concetti di critica nei miei confronti”. La controparte politica è arrivata persino ad accusare l’ufficio stampa di Gatto di attribuirgli ossequiosi titoli come quelli di «stimato professore» o «affermato chirurgo». Non si capisce cosa ci sia di sbagliato e per quale motivo una persona arrivata a ricoprire il ruolo di professore all’Università di Tor Vergata e di presidente del Congresso Nazionale dei chirurghi non possa essere designata con tali appellativi.
Quanto alle insinuazioni di incompetenza gestionale e amministrativa del comune avanzate dal suo concorrente a Palazzo Orsini, Antonino Gatto esprime una serie di riflessioni: “Trovo fuori luogo e sleale affermare che ignoro le problematiche di Monterotondo, considerato che sono nato e cresciuto qui, dove esercito la mia professione da anni in costante contatto con i cittadini e le loro esigenze. Sin dal giorno di presentazione della mia candidatura ho sottolineato la volontà di circondarmi di persone valide, in grado di collaborare con me al fine di amministrare la nostra città come merita, e non certo come fa da anni la sinistra. Il mio programma, condiviso da tutti i partiti che mi sostengono, contiene obiettivi mirati e interventi necessari, frutto di approfondimenti, analisi e prese di coscienza reali sul territorio. Mi si accusa addirittura di non conoscere le competenze in fatto di gestione dell’ospedale. Questo è francamente ridicolo. A tal proposito tengo a precisare, benché solo Alessandri non l’abbia ancora capito, che il mio obiettivo è quello di promuovere idonee iniziative atte a ristrutturare il nostro nosocomio. Perciò è inutile e contradditorio rimarcare che un sindaco non ha responsabilità dirette, per poi evidenziare che l’attuale primo cittadino ha svolto un grande lavoro diplomatico con le istituzioni. Nessuno meglio di me conosce i problemi del SS. Gonfalone e, per esperienza diretta, so che in questi anni la sinistra non ha fatto niente per renderlo efficiente e funzionale”.
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