Grande spettacolo degli alunni dai Fratelli delle scuole cristiane di Massa per gli auguri.

Ancora una volta la scuola “San Filippo Neri” di Massa i meglio noti Fratelli Cristiani hanno trasformato il vasto cortile in un grande teatro all’aperto
Massa, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura)

Ancora una volta la scuola “San Filippo Neri” di Massa i meglio noti Fratelli Cristiani hanno trasformato il vasto cortile in un grande teatro all’aperto. Nel pieno e rigoroso rispetto delle norme anti Covid i Fratelli con i loro studenti e grazie a tutti gli insegnanti di questa prestigiosa scuola hanno voluto porre gli auguri ai genitori ed alla collettività di Buona Pasqua. Dunque hanno strappato gli applausi  al pubblico presente gli alunni della classe Quinta della scuola San Filippo Neri nell’ampio cortile della scuola dei Fratelli delle scuole cristiane di Massa, trasformato ancora una volta in un teatro all’aperto. In scena Non uccidetelo è innocente, musical del cantautore Giosy Cento, ospite tra l’altro anni fa nella parrocchia di San Sebastiano per un concerto con gli allora alunni della scuola paritaria massese. Un’ora e mezza circa di spettacolo portato avanti con bravura dagli attori in erba (tutte le alunne e gli alunni della classe) che hanno sorpreso per la sicurezza e la spontaneità con cui hanno calcato la scena sostenuti e incoraggiati dalla colonna sonora del Coro e delle soliste che hanno fatto da fil rouge con la loro impareggiabile esecuzione.

 

Personaggi e interpreti. Gesù: Matteo Neagu; bambina: Elisabetta Massa; Maria: Ludovica Vannucci; apostoli: Luca Eschini, Chiara Galloni, Ginevra Giannoni, Filippo Iacopini; Giuda: Nicolò della Pina; sommo sacerdote: Edoardo Pacchiarini; sacerdoti: Hicham Giarelli, Luigi Musetti, Alessio Tonnera; Pilato: Justin Araco; soldati: Edoardo Bogazzi, Alessio Rubini.Sono stati riproposti gli ultimi avvenimenti evangelici: l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, l’Ultima Cena, il Tradimento di Giuda e la Cattura nel Getsemani, il Processo dinanzi al Sinedrio e quello di Pilato poi... loro, i piccoli, che non sopportano le ingiustizie, hanno inventato un finale a sorpresa: i soldati romani del governatore Pilato liberano di nascosto Gesù, che di fatto non viene crocifisso.La fantasia e il cuore dei ragazzi riescono a ribaltare anche gli avvenimenti della storia, quella della morte e resurrezione del Figlio di Dio. Una storia che non è conservata nella naftalina di duemila anni fa. È viva e attuale, rintracciabile nei Pilato, nei Giuda, nel Clero, negli Apostoli... di oggi. Per questo i mini attori non indossavano abiti dell’epoca (tranne i personaggi di Gesù e di Maria), ma vestivano abiti moderni. Soliste e Coro: Sara Beani, Ludovica Berneri, Alessandra Iacobelli, Rebecca Ianni, Giada Michelucci, Valeria Panesi, Elena Sblano, Aurora Tarantola, Lucia Tedeschini Lalli.

 

Organizzatori gli insegnanti fr. Alberto e la maestra di sostegno Tatiana Paparo.Sette le canzoni che unite a degli intermezzi musicali hanno sottolineato i momenti salienti della narrazione scenica: In questa notte(solista Sara Beani) che ha fatto da introduzione; Osanna (solista Valeria Panesi) per l’ingresso di Gesù a Gerusalemme; Un desiderio di Pasqua (solista Alessandra Iacobelli) per l’Ultima Cena; Scende ormai la notte (solista Elena Sblano) per la cattura nel Getsemani; Non uccidetelo, è innocente (solista Rebecca Ianni) per il processo di Pilato e Gesù Pasqua dell’umanità (solista Ludovica Berneri) per il finale a sorpresa. Musiche che ti entrano da subito nella mente. Alcune meste, altre appassionate, qualcuna molto ritmata, un paio molto allegre. Tutte orecchiabili e da cantare con facilità.Il messaggio finale è apparso in tutta la sua scottante attualità: “...Ogni volta che una persona viene emarginata, sfruttata, violentata, Lui viene ucciso. È un Gesù innocente il bambino abortito, violentato, il lavoratore sfruttato, lo straniero pestato, il magistrato ucciso, il ragazzo sequestrato. Siamo liberi... di uccidere un Innocente!”.Scenografia essenziale, la scalinata della scuola con spalti laterali ravvivati dal verde delle piante per gli attori e il coro.Il laboratorio teatrale Non uccidetelo, è innocente e la messa in atto del musical ha rappresentato anche una degna preparazione alla Pasqua cristiana per gli alunni con l’approfondimento di avvenimenti che divisero in due la storia e finirono per prestare volti e avvenimenti alle più disparate espressioni artistiche dell’umanità, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla poesia e alla letteratura

 

.La San Filippo Neri si conferma sempre più scuola nella quale il protagonismo dei piccoli è pane quotidiano nel menù della pedagogia lasalliana di viale Chiesa. In medias res come dicevano gli antichi, non da spettatori, ma da attori. Bimbi e bimbe artisti in erba, bimbe e bimbi cantanti in erba. Quasi a sognare un domani quando il teatro o la musica potranno essere una passione da vivere fino in fondo.Tutto questo rinforza la fiducia in se stessi. Abitua ad agire e a interagire. Ti dà il coraggio per parlare o cantare in pubblico. Vince la tua timidezza e le tue paure. Ti rende sicuro di te facendoti assaporare emozioni vive e gratificanti.Dagli sms. La coordinatrice Elisa Calanchi: “Bravissimi ragazzi e attualissimo il copione! Complimenti agli insegnanti!”. Una docente, Tiziana Tenace: “I bambini sono stati super. Complimenti per il bellissimo lavoro. E devo dire anche... che bella colonna sonora!”. Una mamma della classe Quinta: “Grazie ancora per lo spettacolo di ieri. È stato come osservare un prato dove stanno sbocciando tanti fiori di diverse specie e di diversi colori. Grazie!”.A margine dello spettacolo e nella visione di una Pasqua cristiana di solidarietà è stato organizzato anche un sorteggio il cui ricavato (duemilatrentotto euro) è stato devoluto all’Associazione Un cuore un mondo che opera in favore dei bambini ricoverati nell’ Ospedale Pediatrico Apuano. Un grazie sentito a coloro che hanno generosamente offerto i doni: Cartoleria Cartolandia , GF1 di Avenza, Giocattoli e modellismo, Libreria Mondadori, Pasticceria Aldo, Pizzeria Vasco, Vizi e Vanità.

 

Nelle foto: alcuni momenti della rappresentazione.

Ufficio Stampa
Alberto Cesare Ruffini
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