Grande successo di pubblico a Pescara per La manipolazione affettiva nella coppia - Edizioni Psiconline

Venerdì 4 marzo, presso l’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo sede di Pescara, una sala incredibilmente affollata da un pubblico particolarmente attento e interessato hanno accolto Pascale Chapaux-Morelli e la Dott.ssa Raffaella Sasso (psichiatra e psicoterapeuta) che hanno presentato La manipolazione affettiva nella coppia. Riconoscere ed affrontare il cattivo partner – Edizioni Psiconline.
Pescara, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Venerdì 4 marzo, presso l’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo sede di Pescara, una sala incredibilmente affollata da un pubblico particolarmente attento e interessato hanno accolto Pascale Chapaux-Morelli e la Dott.ssa Raffaella Sasso (psichiatra e psicoterapeuta) che hanno presentato La manipolazione affettiva nella coppia. Riconoscere ed affrontare il cattivo partner – Edizioni Psiconline.

La manipolazione affettiva, come ha precisato il Presidente dell’Ordine degli Psicologi Dott. Tancredi Di Iullo, è di grande attualità e sarebbe opportuno sensibilizzare i giovani ed educarli al rispetto di se stessi e degli altri per evitare che le relazioni sociali e di coppia degenerino, favorendo l’instaurarsi di veri e propri squilibri che portano nei casi estremi anche alla violenza.
Per comprendere meglio la tematica trattata e per focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti dell’argomento trattato abbiamo intervistato la Dott.ssa Pascale Chapaux-Morelli al termine della presentazione.
Ringraziamo quindi Pascale Chapaux-Morelli per la sua bella ed esaustiva presentazione e per la cortesia che ci ha dimostrato, restando a chiacchierare con noi della redazione, dandoci la possibilità di pubblicare l’intervista. (L'intervista completa è sul Blog di Edizioni Psiconline)

D. La manipolazione affettiva, di cui lei tratta nel suo libro, è un problema attuale che ha per certi versi radici molto antiche. Vuole illustrarci brevemente cosa si intende per manipolazione affettiva?
R. Manipolare significa portare l’altro a fare o pensare ciò che non avrebbe
fatto né pensato altrimenti, attraverso un subdolo meccanismo di
sopraffazione. Quando gli affetti sono anche in gioco in modo diretto, come
avviene nella coppia, chi manipola fa leva anche sui sentimenti propri al
legame.

D. Quali sono le fasi della manipolazione affettiva nella coppia?
R. Per instaurare la manipolazione, occorre infatti passare attraverso alcune
tappe, o fasi, che portano all’opera compiuta. Prima la seduzione,
accattivare l’oggetto, illuderlo, creare e rafforzare il legame. In seguito,
l’invasione della vita dell’altra persona. Rendersi utile, e poi insostituibile,
intromettersi nella sua vita il più possibile. Poi, ancora, isolare l’altra
persona, da tutto e da tutti, dalla sua famiglia, dagli amici, a volte persino
dal lavoro, facendoglielo abbandonare. Infine, la distruzione: denigrare,
umiliare, tradire, assoggettare…

D. La figura del manipolatore solitamente da chi è rappresentata? Ci sono differenze di genere?
R. Chi manipola è una persona intelligente, un furbo che sa trarre vantaggio da
ogni situazione. Dotato di grande intuizione nell’indovinare l’altro, è
tuttavia privo di empatia verso il prossimo. La manipolazione esiste senza
differenza di genere.

D. Quali soggetti, invece, sono più a rischio di essere vittime della
manipolazione affettiva?
R. Le persone molto empatiche, desiderose di aiutare gli altri, e che dubitano
spesso di se stesse, con una scarsa autostima. Sono convinte che l’altro
cambierà, che riuscirà ad amarle, se lo accontentano come egli desidera,
dimostrando abnegazione totale. Si assumono un compito ambizioso
irrealizzabile: dare felicità all’infelice, rendere buono il cattivo.

D. Nel libro si parla spesso del “perverso narcisista” all’interno della coppia. Chi è il perverso narcisista e da quali esperienze di vita può scaturire il suo comportamento?
R. È la versione estrema del manipolatore. Fa finta. Inganna. Essendo bravo
attore ci riesce molto bene, finché la sua violenza verbale o fisica viene
fuori, ma solo nell’ambito ristretto della relazione: sa mantenere
un’immagine di sé positiva e brillante agli occhi del resto della società. Si
propone come vittima: del suo passato famigliare, e alle fine della sua
stessa partner, vera vittima. Egli lamenta sempre un’infanzia marcata dal
rapporto alterato con almeno uno dei genitori.

D. Cosa può esserci di positivo in una relazione con un perverso narcisista?
R. Il momento in cui lo si lascia.
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