A Cinzano arriva la pizza napoletana..con Rossopomodoro amico di Slow Food! Il 26 assaggi gratuiti

Giovedì apre un ristorante pizzeria dell’insegna napoletana in Strada Cinzano n°68 (SS231) dove c’era Il Muscatel. Per l’occasione, festa aperta e inaugurazione della mostra itinerante dei progetti AMREF in Africa, a favore dei bambini e degli ammalati, sostenuti da Rossopomodoro con i suoi clienti. Per informazioni: tel. 0172 479285
, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi) Rossopomodoro, marchio del gruppo Sebeto Italia, leader nella ristorazione servita e insegna delle migliori specialità campane nel mondo, apre giovedì 26 febbraio a Santa Vittoria d'Alba (Cuneo), in strada Cinzano n°68 (SS231- Tel.: 0172-479285) dove prima c’era la famosa trattoria "Il Muscatel". Così anche questa parte del Piemonte potrà conoscere e gustare la vera pizza napoletana e le ricette della tradizione di Napoli e dintorni, realizzate con prodotti selezionati, quasi tutti Presidi Slow Food della Campania. Per l’inaugurazione Rossopomodoro invita tutti ad assaggiare gratuitamente le delizie tipiche dei suoi menu, che sono 4, uno per ogni stagione, in modo da offrire sempre verdura e frutta fresche. Giovedì prossimo a partire dalle ore 20, Rossopomodoro aspetta i cuneesi con la pizza verace a base di mozzarella di bufala dop, la Tiella, tipica varietà di fritti, lo ‘spaghettino’ al pomodoro fresco con basilico e tante altre eccellenze della cucina campana.

 

In più: promozione speciale
A tutti i piemontesi in possesso della Pomodoro Card nel locale di Santa Vittoria d'Alba è offerto uno sconto per 20% dal 26 febbraio al 26 marzo 2009, sia a pranzo che a cena.

 

Cuore napoletano, cuore di Piemonte
La nuova pizzeria napoletana Rossopomodoro si estende su 560 mq. Il punto vendita ha una sala con oltre 200 posti a sedere e una zona pub con 100 posti a sedere. All’ingresso, l’ampio corner vendita ‘A Puteca’ (la bottega), dà la possibilità di acquistare 450 prodotti dell’eccellenza alimentare campana e Slow Food. Non mancheranno di attrarre e stupire piacevolmente il pubblico anche i due tradizionali forni a legna coperti di 70mila piastrelline d’oro, nell’esclusiva versione ‘Fornodoro’ dell’artista Riccardo Dalisi. Tecniche e sistemi di preparazione e cottura, oltre all’innovativo sistema di controllo degli approvvigionamenti delle materie prime, quali la mozzarella verace, la pasta a lievitazione naturale del pastificio Afeltra fatta a mano con una ricetta segreta, il pomodoro di Sarno della ditta Strianese, l’olio extravergine di Sorrento dell’Oleificio Gargiulo, la farina Caputo, la colatura di alici, il caffè Kimbo e perfino l’acqua della fonte campana Cannavante, assicurano la straordinaria qualità di tutti i piatti in ogni punto vendita in Italia e all’estero. Gli ambienti Rossopomodoro sono accoglienti, allegri, curati nei particolari: le luci e le divise danno sensazioni stimolanti di allegria, l’arredamento con legno, rame e ceramiche risulta sempre piacevole e familiare; sulle pareti, i quadri sono dell’artista napoletano Manuel di Chiara; la cucina è a vista e i forni a legna sono in posizione centrale. Il servizio, sempre cortese e attento al rapporto umano, è un obiettivo perseguito strategicamente da Rossopomodoro attraverso una scuola interna di formazione. Una ricchezza di attenzioni per il cliente che si riassume nello slogan ‘Cuore napoletano’. Tanto amore per la tradizione, la qualità e le atmosfere non poteva non sposarsi quindi con la terra di Piemonte, regione di grandi vini che illuminano l’anima, del cioccolato che seduce il palato, di Slow Food, che salva il patrimonio alimentare italiano e ‘dulcis in fundo’… scena delle romantiche vicende del capolavoro mondiale ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis.

 

Solidarietà senza confini
Ma ‘cuore’ per Rossopomodoro non è solo uno slogan. Infatti, da quando l’azienda si è consolidata, ha voluto dividere il suo successo con gli ultimi della Terra, i bambini e gli ammalati d’Africa, sostenendo le iniziative di AMREF, la più importante e accreditata associazione sanitaria onlus di quel Continente. Lo strumento è un ricettario giunto alla quinta edizione, che Sebeto Italia produce a sue spese e al quale di volta in volta chiama a collaborare diversi personaggi famosi. Il libro viene distribuito da dicembre a maggio nei locali in cambio di offerte libere che alla fine sono interamente consegnate ad AMREF. Negli ultimi 3 anni grazie ai suoi clienti e al ricettario, Rossopomodoro ha portato ad AMREF 157.795,00 euro. Il quinto volume de ‘Le nostre ricette’ è reperibile anche sul sito WWW.rossopomodoro.it. Offre le ricette di 20 nomi della moda (Versace, Vivienne Westwood, Maurizio Marinella, Alessandra e Franmcesca Piacentini di Miss Bikini, Elio Fiorucci, Lavinia Biagiotti, Lorenzo Riva, Simonetta Ravizza, Antonio Fusco, Cosimo Gucci, Nenella Impiglia Curzi di Oxs e Vic Matiè, Ermanno Scervino, Massimo Rebecchi, Imelde e Stefano Cavalleri di I Pinco Pallino, Gaetano Navarra, Marco Ferrone di Laltramoda, Elena Mirò, Elisa Pensa, Ettore Bilotta, Gai Mattiolo e Anna Fendi Accademia della moda), che hanno messo a disposizione non solo una loro ricetta, ma anche la propria faccia e i propri brand. Completano l’edizione, le ricette dei maestri chef Rossopomodoro Enzo De Angelis e Antonio Sorrentino e una guida al prodotti Slow Food della Campania. Firma la quarta di copertina il vicepresidente Slow Food Roberto Burdese.

 

Una mostra itinerante per condividere la gioia di donare
A garanzia della destinazione reale delle offerte, il presidente del gruppo SEBETO Italia Franco Manna, in novembre è andato personalmente in Africa riportandone una esperienza toccante che scrive in apertura de ‘Le nostre ricette volume V’: “Giovedì 13 novembre, aeroporto di Entebbe, Uganda. Questa settimana in Africa è stata per me la più incredibile di tutta la mia vita! …”. Comincia così il reportage dell’imprenditore campano che con Tommy Simmons, il fondatore di AMREF Italia, in 5 giorni ha affrontato 2.500 Km in jeep nel Nord Uganda, per visitare i villaggi ed i campi profughi delle regioni di Gulu, Pader e Kitgum, una delle zone più depresse del Continente. “Abbiamo fatto e visto cose difficilmente descrivibili senza farsi venire le lacrime agli occhi – continua Manna-. Bambini segnati dalla malnutrizione, dalla febbre malarica, dall’AIDS e tutti con le loro pancine gonfie, in contrasto con le braccine e le gambine sottili come fuscelli! Erano immagini così in contrasto con gli orizzonti infiniti dell’Africa, da farti chiedere di chi sia la colpa di tutto ciò e perché un bambino che nasce per caso qui, sia ineluttabilmente condannato ad una vita tanto misera e drammatica. La mia settimana in Africa è stata davvero indimenticabile, ha cambiato per sempre i miei bisogni di sicurezza, di normalità, ha spostato verso il basso quella che consideravo la mia soglia minima di bisogni primari….”. Il locale di Santa Vittoria d'Alba ospiterà per 3 giorni la mostra fotografica itinerante che racconta i progetti di AMREF sostenuti da Rossopomodoro negli anni, dalle aule costruite nella scuola di Bedida, nel distretto di Kaloleni in Kenya con 40.409 euro messi insieme da Rossopomodoro con i suoi clienti, alla vaccinazione di 12mila bambini contro la tubercolosi, difterite, pertosse, tetano, poliomielite, epatite B e Haemophilus Influenzae B, in Uganda del Nord, nei distretti di Gulu, Kitgum e Pader, obiettivo raggiunto l’anno scorso con 81mila euro. La mostra poi toccherà altre città d’Italia dove Rossopomodoro è presente, per testimoniare e rinnovare il legame di solidarietà che l’insegna ha creato nel tempo con la gente di tutto il mondo che…ama davvero la pizza!

 

Gruppo SEBETO Italia
Bilancio 2008: + 15%
“Il meglio della tradizione gastronomica partenopea per il palato e la salute”
Rossopomodoro è il marchio italiano leader della ristorazione commerciale con servizio al tavolo, con oltre 80 locali in Italia, Inghilterra, Argentina, Islanda e Danimarca, Tokio.

 

In programma aperture nel Sudest asiatico e negli USA. Napoletano di nascita (il primo locale è stato aperto nel 1997 nel capoluogo partenopeo, in corso Vittorio Emanuele), oggi questo brand rappresenta una realtà internazionale. Con le insegne Pizza Contorni & Maccheroni (nato nel 1988) e Anema & Cozze (2000), Rossopomodoro (1999) E’ di proprietà di VESEVO spa, holding del gruppo che controlla SEBETO Italia srl che ha il compito di sviluppare i marchi. A fine 2008 ha registrato un giro di affari di circa € 61 milioni, + 15% rispetto al 2007 . Il complesso delle attività del gruppo si sviluppa fra locali a gestione diretta, in franchising e affitto d’azienda. I manager sono: Franco Manna, Pippo Montella e Roberto Imperatrice, ideatori dei brand. Nell'azionariato di VESEVO è presente, inoltre, il fondo di private equity Quadrivio SGR. Missione di Rossopomodoro è riconvertire il classico modello di pizzeria napoletana. Gli addetti all’attività di Rossopomodoro sono circa 1500; la clientela supera i 4,2 milioni di unità; in pratica, il 5% degli italiani adulti entra almeno una volta all’anno in un ristorante del gruppo SEBETO Italia. Nell’ottobre 2007, Rossopomodoro ha creato Fornodoro e ha brevettato un forno a legna a due bocche più grande del mondo.

 

In un’ottica di responsabilità sociale, Sebeto italia è impegnata nella raccolta di fondi per i progetti umanitari AMREF, in Africa, attraverso la produzione di un ricettario distribuito nei ristoranti con offerta libera. Rossopomodoro intende esportare in tutto il mondo la filosofia della qualità intesa come “Il meglio per il palato e la salute della tradizione gastronomica partenopea”. Leva del successo di Rossopomodoro sono le materie prime, selezionatissime, e in molti casi anche prodotte in esclusiva per questa insegna, con l’intento di tutelare prodotti rari e a rischio di estinzione. Frutta e verdura sono sempre di stagione. Anche il forno è tradizionale con 340 mattoni. Novità del 2008: oltre ai piatti storici e alla pizza preparata come da manuale partenopeo, il menù propone 10 nuovi piatti realizzati con prodotti genuini certificati e presidi Slow Food. Altro valore aggiunto di Rossopomodoro è la gestione dell’approvvigionamento degli ingredienti. I prodotti provengono da una filiera artigianale da produttori amanti della loro terra che mettono il cuore nel mantenere inalterati gli antichi sapori partenopei. Così su tutte le tavole Rossopomodoro del mondo, sono assicurati la mozzarella verace, la pasta a lievitazione naturale del pastificio Afeltra (fatta a mano con una ricetta segreta), il pomodoro di Sarno della ditta Strianese, l’olio extravergine di Sorrento dell’Oleificio Gargiulo, la farina Caputo, il caffè Kimbo e perfino l’acqua della fonte campana Cannavante, trasportata a Londra in fusti appositamente per la pizza e il caffè, altrimenti i simboli della nostra terra là non potrebbero avere il sapore nostrano. Ricerca e Sviluppo e Ingegnerizzazione delle ricette garantiscono internazionalmente il massimo livello di preparazione, mentre un originale sistema informatico è a sostegno dei processi operativi, di controllo e di reporting per la qualità del servizio e il controllo gestionale e finanziario.

 

Organizzazione, logistica e information technology permettono insomma di fruire del meglio del passato secondo le esigenze più evolute del presente. La formazione delle persone è garantita dalla Company University, che certifica l’omogeneità dei livelli di servizio attraverso lo sviluppo delle conoscenze e delle capacità.
Ufficio Stampa
Elena Gambaro
Areté Comunicazione
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