MACERATA, AL TEATRO LAURO ROSSI MARCO BALIANI IN "TRINCEA"

MERCOLEDÌ 16 E GIOVEDÌ 17 MARZO 2016.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Uno dei narratori italiani più amati dal pubblico, Marco Baliani è in scena mercoledì 16 e giovedì 17 marzo al Teatro Lauro Rossi di Macerata nella stagione promossa dal Comune e dall’AMAT con Trincea diretto da Maria Maglietta. “Sono trascorsi cento anni dal primo conflitto mondiale - afferma Baliani - ci saranno celebrazioni, pubblicazioni, conferenze, riflessioni, e altro ancora. Io vorrei provare a toccare un piccolo punto di quell’immensa catastrofe, un solo corpo, quello di un qualsiasi soldato, anonimo, non appartenente ad una precisa nazionalità, e toccare quel corpo nel luogo più emblematico di quella guerra, la trincea”.

Con lo spettacolo torna giovedì 17 marzo alle ore 18 presso la Civica Enoteca Maceratese Gente di Teatro, ciclo di incontri con le compagnie protagoniste al Teatro Lauro Rossi per approfondire e conoscere il processo creativo e quanto si nasconde dietro la realizzazione di uno spettacolo.

Lo spettacolo, prodotto da Marche Teatro in coproduzione con Festival delle Colline Torinesi, ha ricevuto il logo ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della prima guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionali.

“Vorrei tentare di essere laggiù, in quel punto di una trincea di molti anni fa - prosegue Baliani -, ed esserci prima di tutto fisicamente, come corpo, in una forma di mimesi totale, in modo da essere così immerso nella dimensione dell’orrore e della sua gratuità da percepire almeno per un istante “il tipo di esistenza” di quel soldato. Per il soldato in trincea il tempo si assolutizza in un puro denso presente, un tempo inceppato nella minuta quotidianità della sopravvivenza, fatto di gesti folli divenuti normali, di azioni compiute per inerzia, senza speranza di cambiamenti. La percezione del tempo, impedisce alla parola di farsi discorso, essa gira in un flusso vegetativo o semidormiente, si etilizza, ubriaca di terrore o di fame o comunque di mancanze. La narrazione non può più espletarsi in un flusso temporale continuo lineare e accertato da un inizio e una fine, ma viene spezzata, impossibilitata a compiersi, gli improvvisi vuoti dell’anima non sono più ricomponibili né colmabili in parole, il vivere diviene un inarrestabile fluire di frammenti, come frammentato appare il Tempo per chi in ogni istante è sottoposto alla casualità di un morire inutile e atroce. L’individuo perde la coscienza della propria individualità, il singolo soldato diviene ingranaggio di una immensa fabbrica produttrice di morte, è un pezzo di ricambio, un pezzo di artiglieria fatto di carne umana. La prima guerra mondiale sperimenta su larga scala una forma di totale assoggettamento dell’uomo, la sua riduzione ad automa, fantoccio, cosa. È da qui, da quel momento storico che si inaugura in occidente la possibilità di un controllo biopolitico del corpo umano, in forma industriale, di massa. Aprendo la strada ai tanti totalitarismi del terrore del nostro Novecento”.

Trincea è scritto e interpretato da Marco Baliani, le scene e le luci sono di Lucio Diana, musica e immagini sono di Mirto Baliani, visual design è David Loom, costumi e elementi di scena sono di Lucio Diana, Stefania Cempini.

Per informazioni: biglietteria dei teatri 0733 230735, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21.


Barbara Mancia
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