FABRIANO, al Teatro Gentile "TUTTO BRUCIA" di MOTUS  

Anteprima SABATO 7 AGOSTO 2021. "Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma" - la residenza di allestimento di "Tutto Brucia" di Motus, uno dei gruppi più amati e seguiti a livello internazionale diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

FABRIANO, SABATO 7 AGOSTO AL TEATRO GENTILE ANTEPRIMA DI TUTTO BRUCIA DI MOTUS

 

Il Teatro Gentile di Fabriano conferma la sua vocazione di luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando – nel programma di Fabriano Scena d’Estate promosso dal Comune di Fabriano con AMAT, Regione Marche, MiC, Consorzio Marche Spettacolo nell’ambito del progetto Marche inVita.

 Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma - la residenza di allestimento di Tutto Brucia di Motus, uno dei gruppi più amati e seguiti a livello internazionale diretto da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Coproduzione con il Teatro di Roma eKunstencentrum Vooruit (BE), Tutto brucia con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle musiche e lyrics, è presentato in anteprima al Gentile sabato 7 agosto, in attesa del debutto nazionale previsto a settembre al Teatro India di Roma.

 

Il titolo viene da una frase di Cassandra nella riscrittura delle Troiane di Jean Paul Sarte e già di per sé mette a nudo la traiettoria di questo progetto: “Sarà un percorso di ricerca stratificato che, dalle funeste visioni delle Troiane di Euripide, andrà a intercettare, parallelamente, le voci delle nuove schiave di oggi”. L’appuntamento è inserito anche nella rassegna regionale di teatro classico TAU/Teatri Antichi Uniti. “Da tempo avevamo desiderio di continuare lo scavo, dopo il viaggio dentro l’Antigone, fra le più scomode figure femminili del tragico che ancora oggi riverberano. La ricerca – affermano Motus nella presentazione dello spettacolo - è cominciata prima del lockdown e ora assume inevitabilmente altra luce e urgenza. La pandemia e il disastro climatico segnano la fine di un’epoca e Le Troiane iniziano con una fine. Tragedia anomala, senza conflitto e tessitura, o meglio il conflitto c’è stato, ma è già avvenuto: Ilio è già stata distrutta. Le donne, ridotte a bottino di guerra, attendono la spartizione, di lì a poco partiranno per mare, schiave, verso territori stranieri. Non c’è trama né intreccio, solo un perpetuo evocare gli spettri del passato. La parola di Ecuba è lamento, parola che seppellisce i morti; la parola di Cassandra rompe la stasi e dà fuoco al futuro. Ma al centro ci sono il dolore e lo strazio del lutto, che, fuori dalla sfera personalistica, aprono una questione fortemente politica. Quali sono i corpi da piangere e quali no? Quali forme abbiamo a disposizione per esprimere il lutto, il dolore della perdita (o anche separazione dal proprio luogo d’origine, come avviene per le comunità diasporiche)?, si chiede Judith Butler in un saggio sul lutto collettivo. Durante la pandemia, le cerimonie per i morti sono state sospese, e i corpi sono stati sepolti d’ufficio, di nascosto, in silenzio, senza saluto. Lo stesso accade per i corpi migranti morti in mare, per i clandestini o per le prostitute giustiziate dal sistema della tratta. Quali vite contano, dunque? Cosa rende una vita degna di lutto? Ripartiamo da queste domande urticanti per costruire Tutto Brucia che sarà inevitabilmente oscuro… ma colmo di abbacinante furore”.

 

Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli di grande impatto, capaci di prevedere e raccontare le più aspre contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni e accompagnato da un’intensa attività di seminari, incontri e dibattiti, viene presentato in Europa e in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali. I registi della compagnia sono direttori artistici del pandemico cinquantenario del Santarcangelo Festival, progetto biennale in tre atti tra luglio 2020 e luglio 2021.

 

Ideazione e regia sono di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, ricerca drammaturgica di Ilenia Caleo, direzione tecnica e luci Simona Gallo, ambienti sonori Demetrio Cecchitelli, progetto di residenza condiviso da L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna e Santarcangelo dei Teatri, in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano, con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, si ringraziano HĒI black fashion,Gruppo IVAS.

 

Prima dello spettacolo, alle ore 19.30 appuntamento con AperiTau passeggiate di storia: Località Attiggio visita all’area Archeologica di Attidium a cura di Comune di Fabriano / Archeomega / Gli Attidiati.

 

Informazioni e prevendite biglietti per lo spettacolo presso rivendite circuito vivaticket e on line su vivaticket.com, inoltre Teatro Gentile 0732.3644. Inizio spettacolo ore 21.30.

Ufficio Stampa
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