"TRA CORSI D’ACQUA CATTEDRALI DI CEMENTO E STORIE DI CARTA". ALLA SCOPERTA DEI TESORI DI ALZANO

Sotto l’egida di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” e con la guida della Fondazione Giusi Pesenti Calvi – ETS, prende forma una iniziativa tesa a rilanciare le bellezze artistiche e territoriali di Alzano Lombardo, così da favorirne la riappropriazione da parte della comunità, giovani in primis.
Bergamo, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Confermare e riscoprire l’eredità culturale e ambientale di Alzano Lombardo; rilanciarne l’immagine verso la comunità e gli esterni; coinvolgere la popolazione, a partire da quella più giovane, nella riappropriazione della propria identità e storia, attraverso una partecipazione attiva ad una serie di appuntamenti. Con questi obiettivi ha preso forma il progetto di promozione culturale e territoriale “Tra corsi d’acqua cattedrali di cemento e storie di carta. Alla scoperta dei tesori di famiglia” che, frutto del lavoro congiunto tra la Fondazione Giusi Pesenti Calvi - ETS, l’associazione di promozione culturale e ricreativa Pro Loco Alzano Lombardo e la Cooperativa Aeper, è stato presentato nel maggio 2022 al bando “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana.

Assegnataria di un cospicuo finanziamento rispetto all’importo richiesto, l’iniziativa, che gode del patrocinio di “Bergamo Brescia 2023” e del Comune di Alzano Lombardo, per l’articolazione dei diversi eventi che la scandiscono, ha preso spunto dagli ambiti tematici proposti dal Bando “Brescia Bergamo Capitale italiana della cultura 2023" – “La cultura come cura”, “La città dei tesori nascosti” e “La città che inventa” – profondamente adatti a raccontare il territorio in tutte le fasi che lo hanno definito nella storia.

Il progetto ha più di una finalità ma, in prima istanza, vuole far tornare ad appassionare i cittadini di Alzano Lombardo al proprio territorio e alla sua ricca e stratificata eredità culturale, attraverso la riscoperta e la rivalutazione dello sviluppo industriale tra ‘800 e ’900 che ha lasciato segni e testimonianze unici per la città. Parallelamente l’iniziativa, mettendo la lente proprio sulla sua lunga e prestigiosa storia e sul suo preziosissimo patrimonio artistico, come l’eccezionale complesso barocco della basilica di San Martino V. e delle sue sacrestie, vuole rilanciare l’immagine di questa terra pesantemente gravata dalle vicende legate alla pandemia da Covid-19. Ad entrambi gli obiettivi sottende la volontà di coinvolgere estesamente la comunità, in modo trasversale, seminando esperienze che possano replicarsi negli anni a venire, creando consapevolezza e affezione verso la propria città”, conferma Mariangela Carlessi, Presidente della Fondazione Giusi Pesenti Calvi – ETS, ente capofila del progetto. “Per perseguire questi intenti – prosegue la Presidente - sono state pensate molteplici occasioni concrete per fare vivere direttamente il nostro ricchissimo “Museo diffuso”, facendolo diventare motore di relazioni e progettualità”.

Da questa lettura del contesto è scaturita l’idea di ripartire dai punti di forza del territorio, rimettendone al centro il valore e le potenzialità, attraverso azioni concrete legate a cinque temi portanti, a loro volta declinati in molteplici eventi ed attività.

Il primo tema - “Ritratti di famiglia” - è centrato sulla famiglia Pesenti, di cui viene fatto conoscere il ruolo svolto in chiave nazionale, oltre che locale, sul piano industriale, economico, sociale, ma anche architettonico, artistico e territoriale. A metterne in luce la poliedricità sono una serie di iniziative che spaziano dai concerti (“I Salotti Musicali”), performance teatrali (reading “Memorie di famiglia”,  basati su biografie e documenti di famiglia), esposizioni d’arte - “Lo sguardo della borghesia”, mostra di dipinti inediti della collezione Giusi Pesenti Calvi con opere provenienti da altre collezioni pubbliche e private con un focus sul pittore alzanese Giacomo Bosis, importante ritrattista della borghesia lombarda di cui ricorre il 160° dalla nascita, ed Ernesto Piacentini, alzanese d’adozione, ndr – ed un evento equestre legato alla grande passione di famiglia (“La voce del cavallo”). A completamento del percorso sono 3 giornate di studio sul tema “La costruzione dell’Italia Moderna”, affresco della realtà industriale, del progresso tecnico e scientifico, del ruolo anche di committenza architettonica e artistica da parte dell’alta borghesia imprenditoriale, con un’attenzione alla scala urbana e del territorio. Rientra in questa prima compagine del progetto anche la partecipazione all’iniziativa del Ministero della Cultura “La domenica di Carta”, con l’inaugurazione e la presentazione dell’archivio di Villa Belvedere, sede della Fondazione.

Il secondo tassello del mosaico si focalizza sulla riscoperta dei tesori alzanesi, sia artistici, storico culturali che naturalistici, attraverso percorsi di visita guidati grazie agli Operatori Culturali di Alzano Lombardo, alla Fondazione Giusi Pesenti Calvi, ai volontari del Museo d’Arte Sacra San Martino V. e ai giovani appositamente formati (“Promenade nella bellezza”). Di particolare rilievo è “Dalla Roccia alla roccia”, che si propone di far conoscere da vicino il mondo del cemento attraverso tour all’“Officina Pesenti” (ex cementificio Italcementi) e un progetto-laboratorio artistico a Villa Belvedere e nella prima cava appartenuta ai Pesenti (Segni. Arte e Territorio).

Terza “anima” dell’iniziativa riguarda la riscoperta del territorio e la creazione di relazioni con la bresciana Toscolano Maderno, grazie ad un accordo tra le rispettive amministrazioni cittadine. Sulla scorta della comune storia produttiva tra le antiche Cartiere Pigna di Alzano e la Valle delle Cartiere di Toscolano, a raccontare le due realtà ci pensano non solo le gite comunitarie e il calendario di passeggiate culturali, ma anche una serie di attività letterarie, ludiche, musicali e didattiche con focus il rapporto tra Bergamo e Brescia come “Sapori non dissapori”, “Stalle aperte”, “Letti di notte” e “Note di notte”. Tutte queste azioni vedono coinvolto il mondo giovanile (“Time to visit”) impegnato direttamente in un percorso formativo e di sostegno alle attività culturali e di promozione territoriale.  

Il quarto pilastro – “Castelli di Carta” – si fonda invece sul rapporto tra la famiglia Pesenti e quella Pigna, siglato dal matrimonio tra Daniele Pesenti e Giuseppina Pigna, oltre che sul richiamo, nuovamente, a Toscolano Maderno. A raccontare il sodalizio tra le due famiglie è una mostra dedicata alla più importante collezione di Quaderni Pigna, affiancata da attività laboratoriali per le scuole, frutto anche della collaborazione con le Cartiere Paolo Pigna SPA.

Il “viaggio” di riscoperta di Alzano Lombardo si chiude con i progetti di protagonismo giovanile curati da Aeper, con l’obiettivo di ristabilire una relazione forte tra giovani e territorio, perché possano appropriarsi delle sue eredità culturale e ambientale. Un processo attivato attraverso azioni concrete come “Time to Visit”, dedicata alla collaborazione giovanile nella gestione degli eventi culturali, a “Facciamo per Alzano” (cura, manutenzione e pulizia di alcuni dei suoi luoghi significativi) e “Growing art”, abbellimento di uno spazio di Alzano Lombardo attraverso un graffito che racconti l’intenso anno 2023.

Questo nostro progetto – conclude Carlessi - si inserisce in quello complessivo di “Alzano Bellissima Città 2023” che, promosso dall’Amministrazione comunale della Città, vuole sviluppare sinergie di co-programmazione e co-progettazione per promuovere il patrimonio culturale, sociale e naturalistico della città, principalmente attraverso il sostegno, il coordinamento e la valorizzazione degli enti del terzo settore comunale e opere di riqualificazione urbana”.

Se allo sviluppo e realizzazione di “Tra corsi d’acqua cattedrali di cemento e storie di carta. Alla scoperta dei tesori di famiglia” hanno contribuito Fondazione Giusi Pesenti – ETS, Proloco Alzano e Cooperativa Aeper, ad aderirvi sono il Comune di Alzano Lombardo, il Museo d’Arte Sacra San Martino, la Fondazione Valle delle cartiere di Toscolano Maderno, Dedalo– Buildings And Urban Development (attuale proprietario dell’antico stabilimento Pigna), Cartiere Paolo Pigna SPA e Polini Motori SPA.

3 FONDAZIONI PER UN PROGETTO COMUNE

“Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” vede il coinvolgimento attivo di Fondazione Cariplo insieme a Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana. Le tre Fondazioni, partner istituzionali dell’iniziativa, hanno individuato attraverso un bando dedicato e un Comitato di valutazione congiunto 92 progetti provenienti dalle comunità di Bergamo e Brescia, sostenuti con un contributo complessivo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un ricco palinsesto di iniziative in grado di favorire la partecipazione dei cittadini, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità di fruizione culturale e agli abitanti delle aree del territorio più marginali e geograficamente più distanti dai due comuni capoluogo.

Di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023” interessa, più di quello che accade, ciò che resta. Per questo le Fondazioni di comunità non sono ‘sponsor’ di eventi o progetti, ma agiscono in alleanza con le istituzioni locali e del Terzo settore per promuovere – attraverso il metodo della co-progettazione – crescita culturale e sociale, benessere, sviluppo sostenibile e duraturo per le comunità, di cui sono un solido riferimento.

Ufficio Stampa
RAFFAELLA BOREA
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