DECRETO SBLOCCA SVILUPPO DI MALPENSA: EUROPA VERDE (BALOTTA), ATTO D'IMPERIO ILLIBERALE
Oggi il Ministro dei Trasporti Salvini ha annunciato una norma illiberale "che superi il blocco del dispositivo del ministero dell’Ambiente che aveva bocciato lo sviluppo della cargo city a Malpensa". Si tratterebbe di un atto di imperio intollerabile per annullare la decisione del ministero dell’Ambiente che aveva dichiarato incompatibile con il territorio l'uso di 44 ettari brughiera che sarebbero necessari per ampliare l’area Cargo.
Malpensa, a vent’anni dalla nascita, non ha ancora utilizzato tutte le sue potenzialità (merci e passeggeri), e le aree all'interno del sedime vanificando il grande investimento statale di fine secolo scorso. Tanto è vero che sono soltanto 720.000 le tonnellate all'anno trasportate dallo scalo contro una capacità di oltre un 1 milione di tonnellate. Anche il richiamo all’accordo ita Lufthansa, che è ancora per aria e tutto da definire, è improprio, visto che nei progetti delle due compagnie c’è al centro lo sviluppo di Linate e dell’aeroporto intercontinentale di Fiumicino.
Salvini farebbe prima a dire che intende sopprimere il ministero dell’ambiente per assicurare prospettive inesitenti di sviluppo. In Italia non mancano le infrastrutture. Mancano invece le capacità di gestione delle stesse in questo caso della Sea, visto che spesso si tratta di aziende pubbliche che vivono grazie a rendite di posizione, derivanti da monopoli garantiti.
Prospettive “gonfiate” che non corrispondono alla domanda di traffico reale e neppure a quella futura. Inoltre il Ministro non tiene conto che l'eventuale crescita del trasporto merci aereo alla luce della crisi climatica deve per forza essere spalmata su più aeroporti che nel nord Italia non mancano, anzi sono tenuti in vita inutilmente vuoti come quello di Montichiari (Bs).
Dario Balotta Europa Verde
Osservatorio Trasporti (ONLIT) (Leggi tutti i comunicati)
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