Marco Carra: cure domiciliari in Italia sotto la media europea

L’Italia è sotto la media Ue di oltre 8 punti percentuali ed è a otto posti dal fondo della classifica.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Nel 2016, poco più del 20% delle famiglie nell'Ue con persone bisognose di aiuto a causa per problemi di salute a lungo termine utilizzava servizi di assistenza domiciliare professionale.
L'assistenza a domicilio punta a consentire alle persone di rimanere nelle loro case piuttosto che usare cure in strutture residenziali, a lungo termine o istituzionali.
Questo tipo di assistenza, secondo Eurostat, Può includere assistenza sanitaria e/o assistenza per le funzioni della vita di tutti i giorni.
L'assistenza domiciliare può includere, ad esempio, cure mediche, infermieristiche, cura delle ferite, gestione del dolore e terapia. L'assistenza per le funzioni di vita quotidiane include un aiuto per le attività di tutti i giorni come preparazione del pasto, la tempistica di somministrazione di farmaci, lavanderia, pulizia della casa, shopping, trasporti e compagnia.
Le più alte percentuali di famiglie che hanno usufruito di cure domiciliari professionali sono state registrate in Lussemburgo (88%), Repubblica Ceca (58%) e Danimarca (54%). E comunque quasi tutti i maggiori stati Ue sono al di sopra della media europea.
Le quote più basse invece toccano a Bulgaria ed Estonia (entrambi 5%) e Romania (6%).
L’Italia è sotto la media Ue di oltre 8 punti percentuali ed è a otto posti dal fondo della classifica. Stanno peggio solo - oltre le tre ultime già evidenziate - Spagna, Grecia, Lituania e Polonia, a indicare questo ancora una volta la scarsezza e la difficoltà ad ottenerla dell’assistenza territoriale.
Ufficio Stampa