IL PENTAGRAMMA DELL'ANIMA, il secondo libro di Stefania Bonomi

“Il pentagramma dell’anima” esplora la spiritualità tra musica e scrittura: se un aldilà esiste, con quale linguaggio potrebbe mai esprimersi e comunicare con un "aldiqua"? Solo uno: la musica. La più subliminale fra le forme d’arte capace di smuovere il divino che c’è in noi.
milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

Un uomo muore, muore ma la fine si rivela in realtà l’inizio di un’ascesa spirituale tutta in salita, da conquistare attraverso il riesame di una vita terrena vissuta tra frustrazioni, dolori, amore e un sogno mai realizzato: la musica. E proprio la musica sarà la chiave di svolta per “la missione” che Leonardo Alfieri, scrittore-attore, colto da una fine improvvisa e inaspettata, dovrà portare a compimento fra cielo e terra.

Se un aldilà esiste con quale linguaggio potrebbe mai esprimersi e comunicare con un aldiqua? Solo uno: la musica. La più subliminale fra le forme d’arte capace di smuovere il divino che c’è in noi.

E allora, le note musicali, piene e vuote, alte e basse, legate, intrecciate e ripetute, s’insinuano fra i neuroni, superando l’inconscio e svelando legami insospettabili di attrazioni, apparenti coincidenze, canalizzazioni, dejavù e destini karmici dentro i quali tutti i personaggi del romanzo, in un ben congegnato gioco di specchi, si ritrovano inesorabilmente invischiati. 

La spiritualità come antica tradizione millenaria interseca la Scienza e le potenzialità della recente fisica quantistica. Universi paralleli, onde vibrazionali, visioni ancestrali, energie cosmiche e reincarnazioni, ma soprattutto loro, le emozioni, al centro di una trama che è archetipico dell’eterno ritorno.

Il romanzo è ispirato al noto attore scrittore Giorgio Faletti, caro amico dell’autrice, mancato nel luglio 2014, tornato a trovarla nel personaggio di Leonardo Alfieri.  

Maria Sole e Lucas Prandi sono due persone lontane sia dal mondo terreno, vissuto come gabbia di sofferenza, sia da quello spirituale in cui non credono.  Chi canalizza l’autrice nel proseguo della scrittura è un uomo, la cui primaria visione, si posa sullo sguardo, caratterizzato da due profondi occhi azzurri: Leonardo Alfieri. Con dovizia di particolari racconta del suo trapasso, del mondo energetico in cui si trova, della beatitudine, della pace, ma anche della perfetta organizzazione di una dimensione dove, Alati, Predestinati ed Eletti hanno un compito: la purificazione dell’anima di chi ancora sta facendo il suo percorso terreno. Tutto avviene tramite la potenza energetica. Un’equazione di dare ed avere in relazione al proprio vissuto.

Alla base di questa purificazione ci sono le EMOZIONI. Leonardo racconta all’autrice chi era in vita e quali erano le passioni che lo portavano al completo abbandono emozionale: la musica. In questo percorso sarà aiutato da Amanda, la sua guida spirituale, giovane ragazza mancata per una grave malattia.

Si dipana così un doppio racconto: di qua il percorso di Maria Sole e Lucas, di là quello di Leonardo e Amanda, le cui emozioni finiscono per confluire in uno stesso percorso la cui linea guida è la musica, la MUSICA DI UN PENTAGRAMMA  che li accomuna e li guiderà verso la soluzione dei loro desideri futuri.

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