Ex Alunni dell’Antonianum - Lunedì 15-02 conferenza di Carlo Nordio: “Educare alla legalità”

Lunedì 15 febbraio alle 21.00 conferenza di Carlo Nordio dal titolo “Educare alla legalità”. Aula Morgagni del Policlinico Universitario – Via Giustiniani 2 – Padova (Ospedale). L’incontro fa parte del ciclo di conferenze 2016 “L’educazione” organizzato dall’Associazione Ex Alunni dell’Antonianum di Padova.
Padova, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Magistrato, Procuratore aggiunto di Venezia, il dr. Carlo Nordio è uno dei protagonisti della stagione di Mani Pulite con la celebre inchiesta sulle cooperative rosse e, dal 2014 ad oggi, dell’inchiesta sul MOSE e le tangenti legate alla realizzazione dell’opera.
“Noi magistrati”, ha dichiarato commentando gli anni di tangentopoli, “tra il 1992 e il 1993 siamo intervenuti in modo molto violento come forse era necessario in quel momento storico. Io stesso ho usato l’arma della custodia cautelare in modo assai severo e credo di essere stato uno dei pochi a fare autocritica. Non sempre ciò che è legittimo – e le nostre armi lo erano tutte – è anche necessario e opportuno. Non credo nella teoria che la magistratura abbia usato due pesi e due misure. Né a Milano, né a Venezia, né altrove. Penso che la difficoltà delle indagini sulle varie forze politiche fosse determinata dal sistema diverso di finanziarsi che queste avevano. C’era chi lo faceva in modo grossolano e chi in modo raffinato” (da un’intervista di Enrico Caiano).
Nel 2010 ha scritto il libro con Giuliano Pisapia “In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili” (Guerini e Associati).
A chi gli ha chiesto quali siano le analogie tra la Tangentopoli degli anni Novanta e la vicenda Mose ha risposto: ”L’avidità insaziabile e l’assoluto disinteresse verso la buona gestione delle risorse pubbliche dei protagonisti. Oggi, però, le tangenti sono molto più consistenti, e sono coinvolti anche soggetti investiti di funzioni di controllo”. Così in un’intervista a Repubblica.
E ancora alcune altre sue note dichiarazioni:
 “Io penso che nessun magistrato dovrebbe mai candidarsi alle elezioni, a maggior ragione non deve farlo un pm che è diventato famoso per inchieste in ambito politico.”
 “Non è detto che le scelte legittime siano anche opportune. Il magistrato non deve solo essere ma deve anche apparire imparziale.”
 “La forma mentis del magistrato non è quella dell’amministratore pubblico. […] L’idea che la politica non riesca a esprimere un nome al proprio interno e che debba ricorrere a un magistrato è un segnale di crisi profonda.”
 “Condivido la crisi della giustizia. Il nostro lavoro è inutile al 90 per cento perché abbiamo procedure bizantine per perseguire montagne di reati. Noi maciniamo acqua e questa è una frustrazione.”
Ufficio Stampa