Il silenzio delle cose. Leonardo Viola espone a Malta e a Lecce

Leonardo Viola inaugura una mostra permanente presso Gizimina Farmhouse sull’isola di Gozo, Malta dal 21 maggio ed espone a Lecce dal 2 al 10 settembre con una personale presso la chiesa di Santa Maria di Pozzuolo, Parco Balsamo. Di fronte alle visioni di Leonardo Viola viene da pensare allo stupore di chi apre gli occhi a un primo mattino con la grazia di un adulto che rimane sempre se stesso, e rimane ad ascoltare, il silenzio delle cose.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

“Il silenzio delle cose”. Questo è il titolo della mostra che Leonardo Viola tiene a Malta dal 21 maggio, con una serie di opere che rimarranno in esposizione permanente. Dopo Denver (Colorado-USA) e Parigi l’artista di origine pugliese ha accettato l’invito ad esporre di Elisabetta Luciana Sala e Mauro Carnati con cui inaugurerà la personale il 24 maggio alle ore 17 presso Gizimina Farmhouse sull’isola di Gozo.

Si tratta di una splendida cornice, poiché la struttura turistica è ben inserita nel paesaggio incontaminato dell'arcipelago delle Isole Calipsee che il maestro intende ritrarre nelle sue tele durante il soggiorno. Qui Viola può sottolineare lo stato metafisico universale che si esprime senza bisogno di parole, quel misto di mélancolie e quête che assorbono e poi emanano i suoi paesaggi creati dalla luce, dalla posizione di un uomo che si dispone in raccoglimento all’interno della Natura.

Inoltre Viola sarà a Lecce dal 2 al 10 settembre con una personale presso la chiesa di Santa Maria di Pozzuolo, Parco Balsamo, quartiere San Pio.

Di fronte alle visioni di Leonardo Viola viene da pensare allo stupore di chi apre gli occhi a un primo mattino con la grazia di un adulto che rimane sempre se stesso, e rimane ad ascoltare, il silenzio delle cose. I visitatori delle sue mostre si sentono sempre a casa, e riconoscono nei paesaggi, gli stessi della loro anima, spesso esclamando: “Questo paesaggio l’ho già visto”.

Daniele Gironi ha ben parlato di “paesaggi del cuore, per cui l’occhio dell’osservatore non può che soffermarsi ammirato dalle capacità espressive del maestro Viola, dall’uso magistrale, quasi ipnotico, che sa fare del colore. È pittura di meditazione, di contemplazione, di vita intesa come esperienza ed energia. In questo secolo ipertecnologico, saturo di forzature medianiche, Leonardo Viola ci affascina tornando agli antichi, eterni temi del viaggio”.

Articolo e comunicazione giornalistica a cura di Michela Maffei

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Leonardo Viola nasce a San Giovanni Rotondo (Foggia) nel 1949. Dopo gli studi classici si trasferisce in terra bergamasca. Collabora come giornalista a L'eco di Bergamo, approfondendo nel contempo tecniche e conoscenze artistiche presso studi di Maestri lombardi. Dopo la laurea in Sociologia frequenta la Scuola-Artefici dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Copre un ventaglio molto ampio di soggetti pittorici relativi, passando attraverso differenti prove stilistiche: pittura contemporanea e classica, marine, figure umane, nature morte, e paesaggi. Hanno scritto di lui, numerose testate tra cui il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Stampa Romana, il Confronto culturale, Nuovoquotidiano di Puglia, Seilatv. Il giornalista Raffaele Polo ha firmato “Rapsodie di memorie… in acrilico” in cui racconta la storia di Nardino (Leo-Nardino) appassionato colorista e poeta spirituale.

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