La band viterbese per il secondo anno consecutivo rappresenterà l'Italia al principale congresso di geologia in Europa, con oltre 15.000 presenze.

Il prossimo 12 aprile il noto collettivo EMusic porterà all’European Geosciences Union di Vienna - il principale meeting di Geofisica in Europa - i “Suoni dell’Italia”: uno spettacolo scientifico-musicale basato sulla sonificazione di dati elettromagnetici provenienti da quattro siti di interesse nazionale (Tempi di Selinunte, Campi Flegrei, Piana di Castelluccio e Laguna di Venezia).
Narni, (informazione.it - comunicati stampa - elettronica)
Il prossimo 12 aprile il noto collettivo EMusic porterà all’European Geosciences Union di Vienna - il principale meeting di Geofisica in Europa - i “Suoni dell’Italia”: uno spettacolo scientifico-musicale basato sulla sonificazione di dati elettromagnetici provenienti da quattro siti di interesse nazionale (Tempi di Selinunte, Campi Flegrei, Piana di Castelluccio e Laguna di Venezia). Il tutto introdotto dai suoni acquisiti nel suggestivo circuito ipogeo di Viterbo Sotterranea, da cui è tratto il primo album della band. Non solo: con il contributo dell’INGV presenterà, all'interno della sessione Arte & Scienza, un poster interattivo in cui verrà spiegato il funzionamento della musica elettromagnetica grazie all'esperienza dello scorso luglio presso il Teatro Romano di Ferento.
 
Il progetto EMusic ha trovato il supporto di molte istituzioni e artisti di fama internazionale ed oggi è un format itinerante di successo, richiesto e apprezzato in tutto il mondo.
Il processo di sonificazione segue rigorose regole matematiche, accreditate da riviste internazionali. Ideato dal geologo Antonio Menghini e dal compositore Stefano Pontani nel 2016, prevede la conversione delle vibrazioni emesse dal sottosuolo, eccitato da un impulso elettromagnetico, in frequenze sonore a cui vengono associate note specifiche del pentagramma. La velocità con la quale tale impulso si dissipa è condizionata dalla geologia locale; ogni successione di rocce possiede infatti una propria “impronta musicale” attraverso la quale è possibile percepire la componente sonora di un paesaggio. Tutto ciò a completamento della land-art, ovvero quella corrente artistica che interagisce con il territorio.

Frutto di questo è appunto il disco “i suoni della viterbo sotterranea”, uscito nel 2017 per l’etichetta San Luca Sound. Questo è realizzato sonificando i dati EM acquisiti nei pressi dell'omonimo percorso geoturistico. La composizione così ottenuta è affine ad alcuni generi sperimentali di musica contemporanea quali free jazz, ambient e new age. La traccia, una volta “catturata”, può essere utilizzata come soundscape – ovvero come installazione sonora - ma anche come punto di partenza per realizzare un concerto; è ciò che accadrà all'EGU tramite arrangiamenti e performance estemporanee da parte di appassionati e professionisti.
In questo caso i musicisti coinvolti daranno luogo ad una vera e propria jam session dove la Terra svolgerà il ruolo di band leader, in quanto fornirà le note di partenza. Loro sono Stefano Pontani, chitarra elettrica e loops, Direttore artistico del progetto; Riccardo Marini: elaborazioni elettroniche e project manager; Marco Guidolotti: sassofonista di fama internazionale). Tramite la EMusic il pubblico di Vienna avrà modo di apprendere, in maniera divertente e immediata, concetti di Geologia, Paleontologia e Musica. Sarà inoltre un’occasione originale per far apprezzare ai presenti l’incommensurabile patrimonio turistico-culturale italiano da un diverso punto di vista. Per info: https://www.emusic.world/emusic-guida-ascolto/
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