PAOLO SCOLLO E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA SIGO PAROLE D’ORDINE: CONTINUITÀ E RINNOVAMENTO DELLA GINECOLOGIA

Il prof. “Dobbiamo dare più spazio a giovani e alle donne con investimenti nella formazione delle nuove leve”
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) - Il prof. Paolo Scollo è il nuovo Presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO). L’elezione è avvenuta ieri all’88° Congresso Nazionale dei ginecologi in corso a Napoli. 56 anni, nato a Siracusa, sposato con due figli il prof. Scollo è il direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania. Dal 2011 era Vice Presidente della SIGO e dal 2012 presiede anche la Società Italiana di Oncologia Ginecologica (SIOG). Subentra al prof. Nicola Surico. “E’ un grandissimo onore poter dirigere per i prossimi tre anni una così prestigiosa Società scientifica - afferma Scollo -. Le due parole d’ordine della mia presidenza saranno continuità e ammodernamento. In questi ultimi anni noi ginecologi abbiamo portato avanti tanti importanti progetti di ricerca e di prevenzione e avviato numerose collaborazioni con le istituzioni e altre associazioni mediche. Queste iniziative proseguiranno insieme a nuovi programmi sempre rivolti alla salvaguardia del benessere e della salute femminile. Al tempo stesso, la SIGO inizia a sentire il peso degli anni. Il mio obiettivo sarà rinnovare la ginecologia italiana, per dare più spazio ai giovani e alle donne. Per raggiungere questi obiettivi punteremo sulla formazione delle nuove leve in tutte e tre le anime della ginecologia: universitaria, ospedaliera e territoriale. Cercherò una sempre più stretta collaborazione con le Istituzioni, Ministero e Regioni in primo luogo, perché si dia seguito ai processi di riorganizzazione dei punti nascita, ormai indispensabile in tutto il Paese, a tutela delle pazienti e dei ginecologi. Con un grande impegno anche ad affrontare il tema sempre più spinosa del contenzioso medico legale, diventato uno dei problemi più rilevanti per la categoria. Senza dimenticare, anzi incrementando, le campagne di prevenzione per il benessere riproduttive”.
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