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Agricoltura

Bocciolini (Coop. Legnaia): "Agricoltura toscana, da Rossi proposte concrete per superare crisi"

“Chiedevamo idee concrete per sostenere l’agricoltura in questo momento di crisi e non siamo rimasti delusi. Da Enrico Rossi sono arrivati spunti importanti che toccano alcuni dei punti chiave, come il credito alle imprese, la valorizzazione del “made in Tuscany”, la volontà di creare una filiera fra produzioni locali e grande distribuzione e il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura per la tutela del territorio toscano e delle sue specificità”.
, (informazione.it - comunicati stampa - agricoltura) “Chiedevamo idee concrete per sostenere l’agricoltura in questo momento di crisi e non siamo rimasti delusi. Da Enrico Rossi sono arrivati spunti importanti che toccano alcuni dei punti chiave, come il credito alle imprese, la valorizzazione del “made in Tuscany”, la volontà di creare una filiera fra produzioni locali e grande distribuzione e il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura per la tutela del territorio toscano e delle sue specificità”. David Bocciolini, presidente della Cooperativa Agricola di Legnaia, commenta positivamente l’intervento di Enrico Rossi, candidato alla presidenza della Regione Toscana, che ha partecipato a un’iniziativa dal titolo “La politica per l’agricoltura. L’agricoltura per i cittadini”, svoltasi nella sala assemblee del centro agro-commerciale della Cooperativa a Sollicciano. All’incontro, organizzato dalle associazioni di categoria degli agricoltori, hanno preso parte, fra gli altri, Claudio Martini, presidente della Giunta regionale toscana, Stefano Meli, presidente di Confcooperative Firenze-Prato, a cui sono stati affidati gli interventi di apertura, e Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. “L’agricoltura – ricorda Bocciolini – resta un punto di riferimento per la Regione Toscana, sia dal punto di vista imprenditoriale-produttivo, che da quello della tutela del territorio e del paesaggio. Da Rossi è arrivato un riconoscimento importante in questo senso e l’individuazione dell’accesso al credito come uno dei perni per sostenere le aziende in questo momento di crisi e favorire il rilancio degli investimenti. Penso che oggi, considerata la grande sensibilità espressa dalle associazioni di categoria e dai referenti politici, sia locali che europei, si siano poste le basi perché la prossima amministrazione regionale convochi una conferenza sull’agricoltura per definire strategie per il rilancio del settore”. “In questo momento – ha riconosciuto Stefano Meli, presidente di Confcooperative Firenze-Prato – c’è bisogno di grande attenzione da parte delle istituzioni regionali, se vogliamo che l’agricoltura toscana faccia il salto di qualità, perché purtroppo in questo difficile periodo gli investimenti non vengono ripagati dalla redditività giornaliera. Dobbiamo essere in grado di conciliare più agricolture: dalle imprese che competono sul mercato e che ricercano l’ottimizzazione e la promozione delle produzioni, alle realtà più legate alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, come agriturismi, vendite dirette o turismo sostenibile”. L’ex ministro dell’Agricoltura e attuale presidente della Commissione europea, Paolo De Castro, ha evidenziato il momento difficile dell’agricoltura, con circa 30 mila aziende che hanno cessato l’attività nel 2009 e una diminuzione dei redditi agricoli di circa il 25 per cento su base nazionale, ribadendo la necessità di una maggiore attenzione da parte dei singoli stati. “A livello di Parlamento europeo – ha spiegato – c’è grande sensibilità di fronte alla crisi, con maggioranze molto ampie a sostegno degli interventi di aiuto e delle Pac. Servono, però, anche interventi decisi dei singoli stati. Per fare un esempio, la Francia ha stanziato un miliardo e 600 milioni di euro, l’Italia poco o niente. A breve avremo i bandi per i piani di sviluppo rurale, ma rischiamo che molti agricoltori non abbiano la possibilità di partecipare, perché non in grado di sostenere i costi della parte in carico ai privati. Devo dare atto alla Regione Toscana di aver operato bene in passato, anche con gli interventi sul credito”.
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