La mancanza di autonomia manda in frantumi l'unità d'azione tra CGIL, CISL ed UIL in Campania

23/Febbraio 2008 Manifestazione della CISL
, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) CAMPANIA: LA MANCANZA DI AUTONOMIA MANDA IN FRANTUMI L’UNITA’ D’AZIONE TRA CGIL,CISL ED UIL.

 

di Raffaele Pirozzi

 

Domani, 23 Febbraio 2008, ci sarà una grande manifestazione contro il degrado del territorio determinato dal disastro ambientale e per le dimissioni della giunta di centro sinistra che governa la Regione da parte della CISL.

 

Il leader campano della Cisl, Pietro Cerrito, ha raccolto attorno a sè le associazioni delle piccole imprese guidate da Sergio Fedele, gruppi di industriali guidati da Ninni De Sanctis, la Confcoperativa, la Confartirgianato, la Coltivatori Diretti di Amendolara e molte strutture di imprese sociali collegate al terzo settore.

 

Sembra di sentire la voce del Cardinale Sepe quando gridava nel Duomo: “Napoli alzati in piedi!” Ora l’ opposizione al Presidente Regionale ha una grande base sociale, è indicativo il fatto che il comizio della manifestazione sarà tenuto da Raffaele Bonanni, il segretario generale della Cisl, che è succeduto nella carica a Pezzotta.

 

Anche la pallida unità d’azione tra i sindacati confederali viene sacrificata sull’altare degli errori commessi da Bassolino e da alcuni autorevoli esponenti del Sindacato. La posizione della Cgil è stata sempre molto appiattita in difesa del Governatore, anche di fronte allo sfascio generale, non si è registrata una posizione, un approfondimento, una iniziativa credibile che dimostrasse la presenza attiva del movimento sindacale in Campania, come una parte decisiva per indirizzare lo sviluppo, per consentire una partecipazione democratica dei cittadini alle scelte ed alle decisioni indispensabile al benessere di tutti.

 

L’impegno attuale della CGIL sul degrado determinato dal disastro ambientale è sospetta, perché in ritardo e dopo che la posizione dell’On. Bassolino è diventata insostenibile ed indifendibile. I lavoratori si pongono la seguente domanda” Se al Governo della città di Napoli, della regione Campania e del Governo nazionale vi fosse stato un governo di centro-destra , di fronte al disastro ambientale, l’atteggiamento della CGIL Campana sarebbe stato uguale”?

 

La CISL con ritardo, con molto ritardo, è stata l’ organizzazione che ha espresso la sua contrarietà al sistema di potere in atto in Campania, ed oggi, ha trovato il modo di esprimere politicamente il suo dissenso.

 

La UIL ha tentato, circa un anno fa, di affrontare i veri problemi della regione ma alle parole non ha fatto seguire i fatti ed è perfettamente inutile che il segretario regionale di questa organizzazione polemizza con gli altri vertici sindacali.

 

Fra qualche giorno,anche i giornali devoti al Presidente della regione dovranno prendere atto che sta nascendo in regione un movimento nuovo e molto più credibile agli occhi dei cittadini,della sgangherata opposizione di centro-destra che in tutti questi anni non ha saputo costruire alternative valide ai governi di centro-sinistra.

 

Era finalmente arrivato De Gennaro per risolvere l’emergenza rifiuti, che aveva bisogno di una sola presa di posizione per passare nella realtà regionale, le dimissioni di Bassolino, che non sono arrivate, mentre anche l’ex capo della polizia deve far fronte al ramificato sistema di potere esistente in Campania..

 

Il segretario generale della CGIL Epifani è venuto di nuovo in Campania per sollecitare la soluzione dei problemi della regione e non ha incontrato l’On. Bassolino, quante contraddizioni, quante difficoltà, quanta improvvisazione nel disperato tentativo di continuare nel trasformismo meridionale, in cui tutto deve sembrare che cambi per non cambiare nulla nei fatti.

 

Di fronte alla crisi politica, istituzionale e morale presente in Campania è necessario costruire una nuova classe dirigente che affronti e risolva i gravi problemi. Dopo che l’On. Bassolino andrà via i cittadini, dovranno fare i conti con immense macerie e per questo è necessario che, a cominciare dall’elezioni del 13/14 Aprile 2008, venga eletta una nuova classe dirigente all’altezza dei complessi e difficili problemi che la Campania ed il Mezzogiorno devono fronteggiare.

 

Napoli, 22/02/08
Ufficio Stampa
raffaele pirozzi
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