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Punti Leed: come funziona la certificazione per la progettazione sostenibile degli edifici

Negli ultimi anni la spinta alla sostenibilità ha raggiunto anche il settore della pianificazione urbana, per favorire una costruzione edilizia di tipo sostenibile, che impatti poco l’ambiente e che abbia dei sistemi per favorire il riutilizzo dei materiali. In questo articolo parleremo della certificazione Leed per la progettazione sostenibile degli edifici; e di come poter ottenere concretamente un livello di punteggio alto.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - energia)

Negli ultimi anni la spinta alla sostenibilità ha raggiunto anche il settore della pianificazione urbana, per favorire una costruzione edilizia di tipo sostenibile, che impatti poco l’ambiente e che abbia dei sistemi per favorire il riutilizzo dei materiali. 

In America nasce, a questo proposito, la certificazione leed che attesta un certo grado di sostenibilità dell’edificio attraverso una serie di parametri, sia obbligatori che non obbligatori. Il livello raggiunto della certificazione dipende dai punti totalizzati su un massimo di 110 punti possibili e un minimo di 40. 

Ci sono molte modalità tra cui scegliere per poter implementare la propria certificazione di punti leed. Vediamo ora quali sono i campi su cui la certificazione si concentra maggiormente, in modo da studiare quelle che possono essere le soluzioni pratiche di implementazione sostenibile.

 

 

La certificazione leed prevede una serie di parametri da analizzare

Come già anticipato, la certificazione prevede l’individuazione di una serie di parametri in cui distinguersi per le azioni di sostenibilità, dentro e fuori l’edificio.

In primis troviamo un parametro volto a garantire la “sostenibilità del sito” quindi mirato ad abbattere le emissioni causate dall’edificio stesso, ad una gestione appropriata delle acque e all’utilizzo di edifici già esistenti.

In secondo luogo è indicato il parametro sulla gestione efficace delle acque che è volto proprio al suo riutilizzo e ad evitarne gli sprechi. Successivamente, si trovano parametri come energia, ambiente, risorse e materiali; e ancora qualità dell’aria negli ambienti interni e luogo e trasporti.

Appare immediata la volontà di costruire città che abbiano poco impatto ambientale nel lungo periodo, che mirino a raggiungere strategie di economia circolare dei materiali e di energia, e che possano favorire la consapevolezza della salvaguardia ambientale verso la popolazione, per cercare di affrontare nella collettività il problema del cambiamento climatico

 

 

Come riuscire ad ottenere punti leed?

Nella sfera pratica, ci sono molte modalità diverse per ottenere dei punti leed, ottenendo quindi una certificazione di livello più alto. Ad esempio, il posizionamento di pannelli fotovoltaici, e quindi l’utilizzo di energia rinnovabile, è sicuramente un’azione per ottenere più punti leed.

Nell’ambito della gestione delle acque e della sostenibilità del sito, si possono utilizzare dei sistemi chiamati “Filterra” che, oltre ad avere pochissimo footprint, riescono a filtrare le acque meteoriche di dilavamento per poterle riutilizzare in molti modi diversi. In più, questi sistemi non necessitano di alimentazione, quindi si tratta di sistemi di biofiltrazione e bioritenzione. Il sistema Filterra garantisce fino a 12 punti leed e può essere utilizzato per l’ irrigazione del verde urbano in ottica di economia circolare.

Inoltre, anche strumenti per il miglioramento della qualità dell’aria, del suono e della luce naturale sono metodi per raggiungere un livello più alto di certificazione. Tutto questo è possibile solamente progettando un tipo di design che sia compatibile con l’ambiente a disposizione ma che sia congruo ad accogliere tecnologie di questo tipo. 

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Chiara Esposito
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