DDL ZAN. SIMONA SACCONE:” CUI PRODEST? RAGIONIAMO ED ANDIAMO OLTRE L'APPARENZA CHIEDENDOCI A CHI GIOVI VERAMENTE”

SIMONA SACCONE COMMENTANDO L'INTERVENTO DI VINCENZO SOFO (EUROPARLAMENTARE FdI) A PIAZZA PULITA, LO SCORSO GIOVEDì, STIGMATIZZA LA MUSERUOLA MESSA AL PLURALISMO
Savona, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Savona. “ Il ddl Zan fa parte di un ben congegnato sistema di ingegneria sociale, che si pone come obiettivo lo scardinamento del nostro retroterra valoriale ed antropologico. Non è infatti la tutela di un gruppo di cittadini il fine ultimo, ma una promozione ideologica: la distruzione della famiglia e del dualismo uomo/donna, che sono la base della società, attraverso l’imposizione dell’ideologia del genderismo basata peraltro su delle premesse la cui validità non è stata né definita né verificata.”Ad affermarlo è Simona Saccone, capogruppo FdI in Consiglio Comunale a Savona e già responsabile Welfare Ugl Liguria.

Vincenzo Sofo, europarlamentare di FdIProsegue Simona Saccone - ha più volte trattato il tema in maniera laica ed obiettiva, vedasi ad esempio il suo intervento di giovedì scorso a Piazza Pulita, ma è palese la museruola ai sostenitori di un pensiero non allineato, fin ad arrivare a distorcere la realtà: la narrazione che viene fatta induce infatti a credere nell’ idea paradossale in cui un uomo, che dovesse compiere atti di violenza od insultare una persona omosessuale, non verrebbe punito. Niente di più falso. Il nostro sistema giuridico tutela tutti i cittadini dalla discriminazione, siano essi sostenitori dell’ideologia gender o meno, siano essi omosessuali o meno. Nel Codice Penale sono già presenti tutti gli strumenti giuridici volti a perseguire e condannare chi si è reso colpevole di discriminazioni e violenze motivate dall’ orientamento sessuale: lo dimostrano le numerose e severissime sentenze già passate in giudicato che hanno colpito persone che si sono rese protagoniste di atti contro persone omosessuali. Insultare o percuotere una persona omosessuale è un reato che ha la medesima gravità del colpire un eterosessuale, un disabile, una donna incinta o un bambino. E le pene per chi commette azioni delinquenziali sono presenti nel Codice Penale.

“ZAN, con il suo disegno di legge, non combatte la discriminazione ma intacca la libertà di parola e la libertà di pensiero – Spiega la Saccone - Il DDL rende punibili posizioni e pensieri mettendo in gioco la più ampia libertà di opinione. Quindi chiediamoci perché tanto accanimento, a chi giova veramente questa svolta? La risposta è semplice: dietro la facciata della battaglia per gli pseudo diritti portata avanti dal DDL ZAN, si nascondono un piano sociale, ideologico ed economico ben precisi che il nostro Europarlamentare Vincenzo Sofo ha smascherato in ogni sede possibile: l’articolo 8 del disegno di legge Zan prevede addirittura l’introduzione di forme di indottrinamento nelle scuole di ogni ordine e grado delegate ad associazioni LGBT, senza alcun contraddittorio o voce plurale sui temi sensibili della sessualità!”

“ La tutela dei diritti della popolazione LGBT viene usata come base per compattare Europa e Stati Uniti verso un modello di società che distrugge l’identità, la famiglia e tutto ciò che è nelle nostre radici culturali, offrendo un nuovo modello di identità molto fluido: un fruttuoso affare di decine di milioni di dollari alimentato da alcuni degli uomini più ricchi del pianeta, tra i quali i soliti George Soros e Bill Gates, e sovvenzionato da alcune tra le più grandi e potenti multinazionali miliardarie mediche e farmaceutiche che investono milioni nelle associazioni LGBT per influenzare l’opinione pubblica. L'Essere Umano, derubricato da Persona ad Individuo, diventa un ottimo strumento asservito al lavoro ed al consumismo, senza più rivendicazioni sociali, senza più gratificazioni che non siano quelle legate al narcisismo funzionale ad acquisti compulsivi. Vogliamo davvero questo?”Conclude Simone Saccone.

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